di Antonio Gianseni - L'India è in fermento a seguito dell'ennesimo episodio di stupro avvenuto ieri notte a New Delhi. Un tassista, probabilmente legato ad Uber, ha infatti violentata una 27enne, sua cliente, mentre questa rientrava a casa.
Dopo una serata trascorsa con amici, la ragazza aveva preso il taxi e si era addormentata sul sedile posteriore. A svegliarla, però, è stato l'autista, che la stava aggredendo per violentarla. L'uomo, inoltre, le ha detto che sarebbe stato pronto a "infilarle una sbarra di ferro nella pancia", se la vittima avesse provato a denunciare l'accaduto.
Questa mattina un gruppo di militanti dell'Aap si è riunito dinanzi alla casa del ministro dell'Interno indiano - Rajnath Singh - per protestare contro l'accaduto.
Il governo è "incapace di tutelare i cittadini", hanno detto i manifestanti, che si sono poi scontrati con gli agenti di polizia intervenuti sul posto.
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