giovedì 31 dicembre 2015

Fiamme nel centro di Dubai

di Pierpaolo De Natale - Paura nel centro di Dubai, dove un grattacielo affianco al celeberrimo Burj Khalifa è stato improvvisamente avvolto dalle fiamme, da terra al ventesimo piano. Ancora sconosciute le cause del terribile incendio, mentre vigili del fuoco e protezione civile sono al lavoro per spegnere le fiamme ed evacuare l'edificio, il The Address Downtown Dubai. Circa due milioni di persone erano attese nell'area dell'incidente, dove di lì a poche ore avrebbe avuto luogo il grande spettacolo di fuochi d'artificio che - come ogni anno - incanta il mondo coi colori degli Emirati Arabi. Ancora ignota la presenza di vittime o feriti.

martedì 22 dicembre 2015

Incidente aereo in India, 10 morti


di Antonio Gianseni - Un velivolo Superking con a bordo membri del personale tecnico delle Bsf (Forze di sicurezza delle frontiere indiane) è precipitato al suolo poco dopo il decollo. A riferire la notizia è la tv Times Now, che riporta un primo bilancio di 10 vittime. Accortosi di un mal funzionamento, il pilota del piccolo aereo ha provato a richiedere un atterraggio d'emergenza, ma non è riuscito a portare a termine la procedura perchè avrebbe urtato contro un muro di recinzione di un aeroporto vicino New Delhi, prendendo fuoco.

giovedì 17 dicembre 2015

I giardini invernali dell’Arte 10-13 dicembre.Iniziano le giornate ortodosse di San Nicola a Bari


di Redazione - Profonde emozioni e passione hanno accompagnato la realizzazione della sesta edizione del "Giardino delle arti invernali" del Festival dell'arte pugliese, promosso ed organizzato dal Cesvir (Centro Economia Sviluppo italo-russo) in collaborazione con la Direzione dei Programmi internazionali di Mosca, che si è svolto nella Capitale russa e nella città di Dmitrov dal 10 al 13 dicembre. Riuscire a portare artisti pugliesi in Russia è per la delegazione del Cesvir sempre motivo di grande orgoglio: una vera missione, in considerazione del particolare momento storico, di tensioni politiche nel mondo, e delle criticità economiche che penalizzano, da tempo ormai, l'arte e la cultura. Il rinnovato interesse e il caloroso coinvolgimento degli spettatori moscoviti è sicuramente la grande soddisfazione che ripaga gli sforzi convogliati nella volontà di non spezzare questo prestigioso dialogo culturale che, a maggio del 2016, con la realizzazione del Festival dell'arte russa a Bari e in Puglia, celebrerà il decimo anniversario. A rappresentare il calore della attraente terra di Puglia in questa ultima edizione si sono avvicendati il cantautore Antonio DIODATO, il DUO FOLKSONG (Francesco PALAZZO e Tiziana PORTOGHESE) e il quartetto COLFISCHIOSENZA (Francesco BIANCO, Andrea CAMPANELLA, Stefano SCAGLIUSO e Massimo Bonuccelli). Sempre più soddisfatta la Direzione dei Programmi internazionali che ha mostrato compiacimento per lo spessore artistico e la professionalità degli artisti che si sono esibiti, confermando ancora una volta come l'arte e la cultura costituiscano i linguaggi universali capaci di rafforzare i rapporti tra due Paesi lontani, ma da secoli uniti da un filo sacro e mai spezzato, l'amore per il Santo delle Genti: San Nicola.

Da domani il capoluogo pugliese suggellerà la propria vocazione all’ecumenismo ed al dialogo interreligioso accogliendo, come avviene da secoli, migliaia di pellegrini ortodossi che, in rispettosa preghiera, sfileranno nella Cripta della Basilica, dinnanzi alla tomba del Santo Taumaturgo, in una suggestiva Basilica dall'atmosfera fortemente spirituale. Sono giunti questa mattina a Bari tre voli charter, due da Mosca e uno da San Pietroburgo, con circa cinquecento tra fedeli e religiosi. Per la giornata clou del 19 sono previsti nella Basilica di San Nicola circa tremila pellegrini. Alle celebrazioni ortodosse parteciperanno anche autorità religiose del Patriarcato di Mosca, tra cui il Metropolita Metodiy della città Perm (Urali) e il Priore della Chiesa Russa di Bari, Padre Andrey Boitsov che, insieme al Direttore Generale del Cesvir , Rocky Malatesta, hanno preso parte oggi anche alla conferenza stampa organizzata presso l'Hotel Palace di presentazione delle giornate ortodosse della festività di San Nicola.

“Questa sesta edizione - ha spiegato il Direttore Generale del Centro Economia e SViluppo Italo-Russo (CESVIR) Rocky Malatesta – ha per noi un valore molto particolare. In questo momento in cui si vivono quotidianamente attimi di tensione per le note vicende legate al terrorismo islamico, proseguire nell’opera di costruzione di un ponte culturale e relazionale tra due grandi Paesi come la Russia e l’Italia, è motivo per tutti noi di grande orgoglio”.

“Siamo pertanto davvero grati ai nostri partner russi – ha continuato Malatesta - per aver sostenuto e organizzato ancora una volta questa missione e apprezziamo molto l’entusiasmo con il quale tutti gli artisti pugliesi hanno accolto il nostro invito. Altresì non possiamo non constatare come l’amministrazione della Città di San Nicola, che tanto ha operato negli anni passati per la valorizzazione di questo progetto e per il rafforzamento delle relazioni istituzionali ed economiche bilaterali, sia ormai lontana da tutti i processi non solo di sviluppo, ma anche di mantenimento di quanto sino ad oggi faticosamente costruito nell’ambito dello straordinario patrimonio spirituale e storico che lega la Città di Bari al mondo ortodosso dell’Est Europa e della Russia in particolare”.

Per tutti coloro che fossero interessati a partecipare alla celebrazione delle liturgie ortodosse, di seguito si indicano le date e gli orari degli incontri:
  • 18 Dicembre, Venerdi:
16.00 - Vigilia festiva (Chiesa russa )

  • 19 Dicembre, Sabato:
8.30 - Divina liturgia (Basilica di San Nicola)

martedì 15 dicembre 2015

Hiroshima mon amour

Il quindici agosto scorso tutto il mondo ha ricordato la fine della seconda guerra mondiale, nel suo settantesimo anniversario. Pochi giorni prima di quello stesso agosto 1945, due bombe atomiche furono sganciate dagli americani per – si giustificheranno essi in seguito – accorciare la durata del conflitto. Le tragedie passano sempre attraverso un’incapacità di giudizio.

L’estate scorsa, dunque, il Giappone aspettava il discorso che il suo leader, Shinzo Abe, avrebbe tenuto per l’importante occasione.

Il primo ministro, eletto nel 2012, ha espresso profondo rimorso per il ruolo avuto dal suo paese nella Seconda Guerra Mondiale. In questa cornice, Cina e Corea del Sud si aspettavano delle scuse formali per l’aggressione giapponese ma il primo ministro giapponese, invece, ha minimizzato, facendo notare come i giapponesi non siano obbligati a chiedere scusa in eterno.

Sono parole che fanno un’eco sinistro, se si considera che a luglio lo stesso Abe aveva promosso una riforma legislativa per ampliare il ruolo delle forze armate, modificando la costituzione pacifista che il Giappone fu costretto a darsi all’indomani della fine del conflitto.

In un’epoca che il santo padre già definisce “terza guerra mondiale”, sapere che il Giappone progetta un riarmo non fa una bella impressione.

Certo, la Cina e la Corea del Sud non sono in pericolo diretto, il Giappone vuole solo mostrare i muscoli e sentirsi forte.

Ma questa ansia di riscatto del potere nipponico non può lasciare del tutto indifferenti: ci sono diverse questioni di politica estera e di economia internazionale che prenderanno connotati più angosciosi, se uno degli interlocutori, quali il Giappone, fa sapere che si sta armando.

La cultura nipponica avrebbe altro da offrire che un nazionalismo testosteronico.

Una cultura secolare che comprende la riflessione del silenzio zen, la sapienza dello scintoismo, la tradizione rituale del tè, la disciplina delle arti marziali del budo e, più vicino a noi, i fantastici disegni delle storie a fumetti manga, il mito afrodisiaca delle geishe,.

La presenza della cultura in occidente è profonda, essendo alcune sue parti diventate una moda. Il successo del sushi è l’esempio classico. Ma non sempre il successo da rima con l’autenticità.

Se vuoi avere però un contatto più sincero con la cultura giapponese, considera che i circoli culturali giapponesi presenti in Italia sono molto attivi.

Potresti cercarne uno sul web: un sito come Bakeca potrà essere un valido aiuto. Può vantare un’esperienza decennale e un ampio spazio dedicato ai corsi di formazione.

Una ricerca mirata sulla lingua e la cultura del Giappone sarà per te senza dubbio rapida!

E pensa che un corso del genere potrebbe non essere che l’innesco di un bel viaggio nel Sol Levante, in un futuro non molto lontano!

domenica 13 dicembre 2015

Band preferita di Kim Jon-un lascia improvvisamente Pechino

foto: Ansa
di Antonio Gianseni - La band femminile preferita da Kim Jong-un, le Moranbong, ha improvvisamente cancellato tutti i concerti programmati a Pechino, lasciando la capitale cinese senza fornire spiegazioni. Le musiciste erano giunte in Cina per una "tournee dell'amicizia", vista dagli analisti come un modo per sciogliere le tensioni fra il Paese e la Corea del Nord, inasprite a seguito del terzo test nucleare compiuto da Kim Jong-un agli inizi del 2013.

Attacco anti-sciita in Pakistan: almeno 20 morti


di Pierpaolo De Natale - Il Lashkar-e-Jhangvi al Alami, movimento fondamentalista sunnita pachistano, ha rivendicato l'attentato anti-sciita provocato nel capoluogo della Kurram Agency. L'attacco ha avuto luogo nel Bazar Eidgah di Parachinar e ha provocato 20 morti e 55 feriti. Il portavoce del movimento, Ali bin Sufyan, ha dichiarato in un comunicato che l'eccidio è stato "una vendetta per l'uccisione di musulmani siriani allorché l'Iran sostiene Bashar el Assad".

Farnesina chiede rimpatrio di Girone


di Vito Ferri - È stata depositata al Tribunale Arbitrale costituito presso la Corte Permanente d'Arbitrato dell'Aia la richiesta per il ritorno in Italia del marò Girone, ancora trattenuto in India. A rendere nota la notizia è la Farnesina, la quale fa sapere di aver chiesto di "autorizzare il fuciliere Girone a tornare in Italia e a restarvi per tutta la durata della procedura arbitrale in corso fra le Parti".

Arabia Saudita: prime votazioni aperte alle donne


di Andrea Stano - L'Arabia Saudita è stata protagonista di un'importante svolta nel mondo dei diritti civili, con l'apertura all'elettorato femminile nel corso delle ultime votazioni. Si chiama Salma la prima donna ad essere stata votata e con il procedere degli scrutini il numero di vincitrici continua a crescere. Secondo quanto riferito da Ansa al momento sarebbero già 19 le donne elette, ma il loro numero non sembra arrestarsi.

giovedì 10 dicembre 2015

Corea del Nord: "abbiamo bombe a idrogeno"


di Andrea Stano - Kim Jong-un sarebbe pronto a difendere la propria nazione a colpi di bombe a idrogeno, almeno secondo quanto annunciato oggi dal leader nordcoreano e riportato dalla voce ufficiale di Pyongyang, l'agenzia di stampa Kcna. 

"Siamo riusciti a diventare una grande potenza nucleare capace di difendere l'indipendenza e la dignità nazionale della nostra patria attraverso potenti attacchi nucleari e all'idrogeno", ha dichiarato Kim Jong-un.

Le aziende di Bari e di Brindisi «salvano» l’export verso la Cina, ecco i dati


di Redazione - Le aziende di Bari e di Brindisi «salvano» l’export pugliese verso la Cina. Nonostante la frenata della principale economia tra i Paesi emergenti (vale da sola il 39,1 per cento del Pil dell’intero raggruppamento), la Puglia regge ancora bene sul fronte delle esportazioni. Tant’è che gli scambi commerciali verso la Cina sono aumentati di 15,3 milioni nel primo semestre di quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2014 (da 58,7 milioni a 74 milioni). Pari ad un incremento del 26 per cento.

Una percentuale in controtendenza rispetto altre regioni italiane che registrano valori negativi. È quanto rileva il Centro Studi di Confartigianato Imprese Puglia che ha elaborato gli ultimi dati Istat.

Va ricordato che il Pil cinese è cresciuto, l’anno scorso, del 7,3 per cento, mentre quest’anno il tasso è sceso al 6,8 per cento e diminuirà ancora, secondo le stime riferite al 2016, al 6,3 per cento, il minimo dal 1990. Ma le conseguenze di questo rallentamento appaiono, al momento, meno allarmanti di quanto si possa immaginare. La Puglia, infatti, ha tutto sommato una minore esposizione sul mercato cinese rispetto al Piemonte, Valle d’Aosta, Emilia Romagna, Lombardia, Veneto. Nelle regioni settentrionali, la curva delle esportazioni sembra aver imboccato un percorso di decrescita.

Le previsioni del Fondo monetario internazionale (Fmi) evidenziano un rallentamento della crescita mondiale a causa del contenimento del ritmo di sviluppo dei Paesi emergenti, nonostante gli Stati Uniti d’America e l’Eurozona vadano controcorrente. Un indebolimento delle condizioni di sviluppo dei Paesi emergenti potrebbe innescare una fase di instabilità globale.

Intanto, la Puglia si gode le positive performance delle aziende di Bari che hanno aumentato gli scambi commerciali (+62,6 per cento nei primi sei mesi di quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2014). Ancora meglio fa Brindisi (+106,4 per cento).

Certamente, importiamo dalla Cina più di quanto esportiamo, ma l’incremento registrato dalle due province pugliesi fa ben sperare, almeno in un contenimento dei danni alla bilancia commerciale.

In particolare, l’export del capoluogo regionale è salito da 36,2 milioni a 58,8 e quello di Brindisi da 2,7 milioni a 5,6.

Di contro, «arretrano» Taranto (-67,8 per cento, da 4,7 milioni a 1,5), Foggia (-52 per cento, da 9 milioni a 4,3), Barletta-Andria-Trani (-41,2 per cento, da 5,2 milioni a 3) e Lecce (-24,4 per cento, da un milione a 786mila).

Nel primo semestre di quest’anno, sono stati importanti beni per un valore complessivo di ben 228,4 milioni (contro i 190 milioni del primo semestre 2014). La provincia che importa di più è quella di Bari (128,6 milioni); seguono Taranto (48,4 milioni), Barletta-Andria-Trani (19), Lecce (13,3), Foggia (12) e Brindisi (7,1). Il saldo commerciale, perciò, è negativo per ben 154 milioni.

Il raffronto tra il 2013 e il 2014 evidenzia una contrazione del 7,2 per cento delle importazioni (da 446,9 milioni a 414,8) e la crescita del 35,7 per cento delle esportazioni (da 87,8 milioni a 119,2). Il saldo commerciale si conferma negativo per 295,6 milioni.

«I dati elaborati dal nostro Centro Studi - commenta Francesco Sgherza, presidente di Confartigianato Imprese Puglia – dipingono un quadro composito per ciò che concerne le relazioni commerciali delle nostre imprese con la Cina.

I numeri relativi alle province di Bari e Brindisi non sono un caso. Accanto ai meriti di un tessuto imprenditoriale che è riuscito a fare dell’export il volano del proprio sviluppo, va calcolata la presenza di dotazioni infrastrutturali in grado di supportare meglio rispetto a quelle delle altre province i traffici con l’estero. Questo ha comportato che, anche in un momento in cui la Cina comincia a rallentare, le imprese di questi territori siano riuscite ad incrementare il volume d’affari.

Meno confortanti sono invece i dati relativi alla bilancia commerciale: dalla Cina si importa molto più di quanto si esporta e tali importazioni spesso servono a coprire una domanda interna che si scarica sempre più su prodotti di qualità medio-bassa. Una ripresa che sia reale – conclude Sgherza – non può unicamente basarsi sulle esportazioni. Occorre fare tutto il possibile per mettere il mercato interno nelle condizioni di riavviarsi in maniera stabile e di accedere nuovamente all’acquisto di produzioni di qualità».


Export/import con la Cina

























I e II trimestre 2014
I e II trimestre 2015
Variazione percentuale
Variazione assoluta

import
export
import
export
import
export
import
export
Foggia
12.025.159
8.964.610
11.975.120
4.298.532
-0,4%
-52,0%
-50.039
-4.666.078
Bari
92.900.815
36.157.869
128.578.212
58.805.696
38,4%
62,6%
35.677.397
22.647.827
Taranto
46.744.523
4.653.782
48.389.049
1.498.691
3,5%
-67,8%
1.644.526
-3.155.091
Brindisi
6.415.024
2.691.929
7.113.505
5.556.926
10,9%
106,4%
698.481
2.864.997
Lecce
11.356.368
1.038.658
13.288.157
785.572
17,0%
-24,4%
1.931.789
-253.086
Barletta-Andria-Trani
21.038.485
5.228.741
19.054.536
3.074.398
-9,4%
-41,2%
-1.983.949
-2.154.343
Puglia
190.480.374
58.735.589
228.398.579
74.019.815
19,9%
26,0%
37.918.205
15.284.226



























Dettaglio I e II trimestre 2014 e 2015

















I trimestre 2014
I trimestre 2015
II trimestre 2014
II trimestre 2015

import
export
import
export
import
export
import
export
Foggia
6.000.146
4.153.145
7.221.495
1.929.295
6.025.013
4.811.465
4.753.625
2.369.237
Bari
46.942.392
16.427.806
76.630.587
23.373.837
45.958.423
19.730.063
51.947.625
35.431.859
Taranto
24.732.516
2.638.941
28.260.982
911.360
22.012.007
2.014.841
20.128.067
587.331
Brindisi
3.182.239
1.377.297
3.945.223
4.083.254
3.232.785
1.314.632
3.168.282
1.473.672
Lecce
5.185.936
259.646
6.430.560
351.698
6.170.432
779.012
6.857.597
433.874
Barletta-Andria-Trani
11.035.019
2.195.077
10.582.848
1.251.110
10.003.466
3.033.664
8.471.688
1.823.288
Puglia
97.078.248
27.051.912
133.071.695
31.900.554
93.402.126
31.683.677
95.326.884
42.119.261









fonte: elaborazione Centro Studi Confartigianato Imprese Puglia su dati Istat




Raffronto anni 2013 e 2014
































Anno 2013
Anno 2014
Variazione percentuale
Variazione assoluta



import
export
import
export
import
export
import
export


Foggia
46.857.561
21.489.520
23.583.969
16.979.043
-49,7%
-21,0%
-23.273.592
-4.510.477


Bari
159.648.205
41.706.430
195.556.779
73.836.066
22,5%
77,0%
35.908.574
32.129.636


Taranto
169.970.741
8.319.207
113.284.124
9.238.009
-33,4%
11,0%
-56.686.617
918.802


Brindisi
13.400.953
4.023.872
13.954.452
6.541.192
4,1%
62,6%
553.499
2.517.320


Lecce
18.672.920
3.383.270
22.635.236
2.320.809
21,2%
-31,4%
3.962.316
-1.062.461


Barletta-Andria-Trani
38.336.195
8.912.519
45.765.876
10.282.915
19,4%
15,4%
7.429.681
1.370.396


Puglia
446.886.575
87.834.818
414.780.436
119.198.034
-7,2%
35,7%
-32.106.139
31.363.216
























Dinamica export/import anni 2010-2014




















Anno 2010
Anno 2011
Anno 2012
Anno 2013
Anno 2014

import
export
import
export
import
export
import
export
import
export
Foggia
34.118.561
7.999.162
121.635.358
12.626.405
46.575.033
16.585.771
46.857.561
21.489.520
23.583.969
16.979.043
Bari
209.922.685
47.125.998
206.828.319
45.055.310
160.406.313
49.619.838
159.648.205
41.706.430
195.556.779
73.836.066
Taranto
147.781.763
8.490.008
166.342.872
2.602.021
194.148.434
6.306.601
169.970.741
8.319.207
113.284.124
9.238.009
Brindisi
26.659.889
5.734.410
20.264.436
6.862.665
16.738.680
14.122.255
13.400.953
4.023.872
13.954.452
6.541.192
Lecce
25.801.280
1.275.579
42.484.477
2.884.501
19.965.598
3.195.049
18.672.920
3.383.270
22.635.236
2.320.809
Barletta-Andria-Trani
44.028.783
1.456.633
50.154.794
4.067.966
39.794.846
7.637.206
38.336.195
8.912.519
45.765.876
10.282.915
Puglia
488.312.961
72.081.790
607.710.256
74.098.868
477.628.904
97.466.720
446.886.575
87.834.818
414.780.436
119.198.034











fonte: elaborazione Centro Studi Confartigianato Imprese Puglia su dati Istat