di Pierpaolo De Natale - Dimezzati gli stipendi e le indennità dei ministri del governo iracheno che, a fronte della crisi finanziaria del Paese, hanno scelto di dare un forte segnale di responsabilità alla popolazione.
Il calo del prezzo del petrolio e i costi della guerra contro lo Stato islamico (Isis) - infatti - stanno avendo forti ed importanti ripercussioni sul bilancio dello Stato.
Le riduzioni avranno inizio a partire dal 2015, questo è quanto riferito in un comunicato stampa diffuso ieri dell'ufficio del premier iracheno.
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