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"Data l'attuale situazione nel nostro Paese e sulla base di una proposta della Commissione statale e degli esperti, ho deciso di firmare il decreto sulla proroga dello stato di emergenza fino all'11 maggio, quando finirà, a meno che non si verifichi un nuovo massiccio scoppio dell'epidemia" ha dichiarato il presidente kazako Kassym-Jomart Tokayev.
"Alla Commissione statale è stato affidato il compito di determinare l'elenco delle organizzazioni che inizieranno la loro attività in tutte le regioni del Paese, seguendo l'esempio della capitale Nur-Sultan. Innanzitutto, le imprese industriali, le società di costruzioni, le società di trasporto, le banche e i centri di servizio pubblico inizieranno il loro lavoro nel rispetto di tutti gli standard sanitari e svolgendo regolare disinfezione dei posti di lavoro. Dopo una pausa di quasi due mesi, dal 1 maggio tra la capitale e la più grande città del Kazakhstan, Almaty inizieranno a circolare i voli aerei. Centri commerciali e di intrattenimento, cinema, ristoranti, parchi e altri luoghi di solito affollati rimarranno chiusi. L'apprendimento a distanza continuerà nelle università, nei licei e nelle scuole. Rispetto ad altri paesi, il Kazakhstan ha la fortuna che la diffusione di Covid-19 non ha avuto un impatto eccessivo: la scorsa settimana, infatti, il medico Primario Statale ha annunciato che entro la fine di maggio in Kazakhstan saranno probabilmente registrati circa 4.000 casi di coronavirus" ha dichiarato ancora lo stesso Kassym-Jomart Tokayev, illustrando le misure della 'fase 2'.