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mercoledì 16 ottobre 2019

Vietnam: ritirato dalle sale il film di animazione "Il piccolo yeti"

In Vietman le autorità hanno ritirato dalle sale il film di animazione "Il piccolo yeti", coproduzione congiunta dell'americana DreamWorks e uno studio cinese, per una scena del film in cui compare una mappa del Mar cinese meridionale con la "linea a nove tratti" che la Cina ha tracciato per rivendicare la quasi totalità di uno spazio di mare conteso tra diversi Paesi, tra cui il Vietnam. 
A riferirlo sono stati i media statali di Hanoi. Dallo scorso luglio, quando una nave cinese è entrata in quelle che il Vietnam considera sue acque territoriali per esplorare potenziali risorse di idrocarburi, la disputa con la Cina è tornata a essere un tema caldo nel Paese.

martedì 7 maggio 2019

L'eredità del passato è tornata di nuovo allo storico Jeddah

di LAMIAA MAHMOUD. Il regista egiziano Mazen Said, laureato della Facoltà di Media Dipartimento di Radio e Televisione e dopo la laurea si è recato in Canada per studiare regia e cinematografia e fu anche soprannominato il regista di combattenti, dato il suo ritratto di molti dei giochi di guerra e la canzone dei soldati maschili ad unirsi ai ranghi dell'esercito egiziano nel 2015 attraverso il Dipartimento degli Affari Morali delle Forze Armate, il suo obiettivo era combattere il terrorismo usando nuove tecniche nella fotografia e nei media nel contesto della guerra psicologica contro il popolo egiziano.

Nel 2013 ha fondato la sua società a Dubai Media City e ha iniziato a lavorare in documentari e pubblicità con compagnie internazionali e ha lavorato con l'ufficio tecnico di Sua Altezza Sheikh Mohammed Bin Rashid. Inoltre, ha preparato il film di guerra 53 minuti in collaborazione con il gruppo di 73 storici ed è ancora in fase di preparazione a causa delle grandi dimensioni del film e delle condizioni di produzione.

Mazen Said ha terminato le riprese di un meraviglioso documentario per una Famiglia Saudita, la casa è conosciuta sotto il nome (la Casa della Famiglia di Sharbatli) nella vecchia Jeddah. È noto che questa casa era il quartier generale della missione egiziana a Jeddah in questo momento. Ha anche vissuto in questa casa il famoso economista Talaat Pasha Harb quando era a Jeddah negli anni trenta del secolo scorso.

Il Film documentario presenta la casa di Sharbatli,  è una delle poche case rimaste che mantengono il suo splendore e lo stile della sua caratteristica architettura Hijaz.

Inoltre, il film è mostrato anche i lavori di restauro della casa e anche la sua posizione distinta, situata nella facciata nord che si affaccia sul lago di Quaranta.

E' noto che la storica Jeddah comprende un gran numero di edifici archeologici e storici, la più importante delle quali è Beit Sharbatli House, che ha una posizione privilegiata, che ha un grande valore storico e perché la casa è un capolavoro architettonico raro e perché era un posto per investimento e non per l'alloggio, che ha spinto i discendenti di Abdullah Abbas Sharbatly saranno trasformati  la casa in un museo e un centro culturale e artistico a Jeddah, un luogo d'incontro per artisti arabi, scrittori del mondo arabo e gli internazionali e  anche una mostra di tutte le arti.

of LAMIAA MAHMOUD. The Egyptian registry Mazen Said, graduate of the Faculty of Media Department of Radio and Television and after graduation went to Canada to study directing and cinematography and was also nicknamed the director of fighters, given his portrait of many of the war games and the song of male soldiers joining the ranks of the Egyptian army in 2015 through the Department of Moral Affairs of the Armed Forces, its goal was to fight terrorism using new techniques in photography and the media in the context of psychological warfare against the Egyptian people.
In 2013 he founded his company in Dubai Media City and started working in documentaries and commercials with international companies and worked with the technical department of His Highness Sheikh Mohammed Bin Rashid. In addition, he prepared the 53 minute war movie in collaboration with the group of 73 historians and is still in preparation due to the film's large size and production conditions.
Mazen Said has finished filming a wonderful documentary for a Saudi Family, the house is known under the name (Sharbatli Family House) in old Jeddah. It is known that this house was the headquarters of the Egyptian mission in Jeddah at this time. He also lived in this house the famous economist Talaat Pasha Harb when he was in Jeddah in the 1930s.
The documentary film presents the house of Sharbatli, is one of the few remaining houses that retain its splendor and style of its characteristic Hijaz architecture.
Moreover, the film is also shown the restoration work of the house and also its distinguished location, located in the north facade overlooking Lake Quaranta.
It is known that the historic Jeddah includes a large number of archaeological and historical buildings, the most important of which is Beit Sharbatli House, which has a privileged position, which has great historical value and because the house is a rare architectural masterpiece and why it was a place for investment and not for housing, which prompted the descendants of Abdullah Abbas Sharbatly to be transformed into a museum and a cultural and artistic center in Jeddah, a meeting place for Arab artists, writers of the Arab world and the internationals and also an exhibition of all the arts.

venerdì 3 maggio 2019

La Puglia ospita "China Insight 2019": siglato il protocollo d'intesa

Per il secondo anno consecutivo, la Puglia, nell’ambito della decima edizione del BIF&ST 2019, ospita il "China Insight", una due giorni di confronto e di scambio di buone pratiche con il mondo cinematografico culturale ed economico cinese, organizzata dall’Apulia Film Commission, con il patrocinio dell’Istituto Italiano di Cultura a Shanghai.
Nell’ambito di questa iniziativa, la mattina del 2 maggio 2019 è stato siglato un protocollo d’Intesa tra AFC e Gruppo Hengdian, il colosso cinese del settore dell’entertainment che ha creato vicino Shanghai, con circa 80 studi televisivi con palinsesto dedicato al turismo cinematografico, una vera e propria cittadella  del cinema, meta ogni anno di circa 17 milioni di visitatori/spettatori.
"Un buona pratica cinese" con la quale entrare in connessione, secondo il Presidente della Regione Puglia, affinché si possa approfondire e stringere sempre di più il legame tra turismo e cinema, italiano e cinese. Il gruppo Hengdian è un gruppo molto importante e la Regione Puglia è consapevole del privilegio che ha avuto nell’essere stata scelta come interlocutrice dal gruppo cinese. Ora, con la determinazione che gli imprenditori del cinema cinese hanno dimostrato di avere, occorre, secondo il suggerimento del Presidente, concretizzare e costruire iniziative da realizzare subito perché è molto importante che la Cina senta il nostro interesse.
Per l’assessore all’Industria turistica e culturale della Regione Puglia, entrare in contatto con i 17 milioni di visitatori all’anno degli studios cinesi, significa poter comunicare l’identità della Puglia ad un numero molto importante di persone che, in questo modo, possono essere meglio fidelizzate. L’accordo di oggi segue quello dello scorso anno all’interno del quale c’era l’idea di costruire un rapporto e una relazione tra cinema e turismo. Comunicare attraverso il cinema con le persone. L’assessore ha poi confermato l’interesse a guardare all’esperienza cinese in questo campo, rafforzando ed evolvendo le attività dei cineporti.
La Cina insieme a Russia e Stati Uniti rappresenta la nuova frontiera del turismo.
Nell’ambito del Piano Strategico di Aeroporti di Puglia, recentemente presentato ai più importanti stakeholder nazionali, lo sviluppo dei collegamenti sulle principali direttrici internazionali e intercontinentali costituisce uno degli elementi portanti, specie per quanto riguarda l’incremento dell’offerta per il Far East, gli Stati Uniti e la Cina.
Funzionale a questa strategia di grande attenzione al mercato Cinese e alle sue potenzialità è il Memorandum d’intesa che Aeroporti di Puglia ha sottoscritto  nello scorso mese di marzo - unico gestore aeroportuale italiano con riferimento ai collegamenti di linea punto a punto– con CITS (China International Travel Service).  
Il documento  delinea le linee guida per l’implementazione del progetto "Italia Top Destination" che punta a diffondere e promuovere sul mercato Cinese, nell’ottica di un turismo di qualità, la destinazione "Italia".
Con il Memorandum, Aeroporti di Puglia e CITS si sono impegnate a dare ulteriore efficacia ai contenuti dello stesso,  attraverso lo sviluppo della promozione e del marketing idoneo a comunicare la "destinazione Puglia" sul mercato Cinese. 
Nel corso della tavola rotonda che si è svolta la mattina del 2 maggio 2019 nell’ambito di China Insight 2019, sono intervenuti tra gli altri, Simonetta Dellomonaco e Antonio Parente, rispettivamente Presidente e Direttore di Apulia Film Commission, Luca Scandale per Pugliapromozione, Antonio Vasile per Aeroporti di Puglia, Airaldo Piva, Presidente di Hengdian Group Europe, Yin Xu, Vice Presidente di Hengdian Group Holdings e Presidente del Comitato di "Hengdian Film & TV Festival of China", Marco Bellezza, Consigliere Giuridico alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha illustrato le opportunità che i nuovi accordi commerciali e culturali con la Cina offrono agli operatori italiani, Roberto Stabile Responsabile Sviluppo Internazionale ANICA e Coordinatore Desk Audiovisivi ICE, Armando Fumagalli, professore di Storia e linguaggi del cinema internazionale e direttore del Master in International Screenwriting and Production, presso l’Università Cattolica di Milano e infine  Xu Xiaoqin, Deputy General Manager di Hengdian World Studios e Direttore di "Hengdian Film & TV Festival of China". 

domenica 1 marzo 2015

No del Giappone alla Jolie, al bando il film "Unbroken"


di Antonio Gianseni - "Unbroken", l'ultimo lavoro firmato Angelina Jolie, non sarà proiettato nelle sale del Sol Levante, nonostante l'indiscussa popolarità dell'attrice statunitense tra i Giapponesi. Il film narra la storia di Luis Zamperini, pilota americano di origine italiana che viene catturato dal Giappone e qui sottoposto ad una terribile prigionia. Il protagonista viene infatti recluso in un campo diretto da un crudele e sadico ufficiale giapponese, interpretato da Miyavi (popolare rock star del Paese).



Secondo quanto sostiene il comitato per la "disseminazione della vera storia", il film contiene elementi “assolutamente inventati e offensivi della dignità delle forze armate e dell’intero popolo giapponese”, come violente scene di cannibalismo. L'opinione del comitato ha fortemente influenzato i distributori cinematografici di tutto il Giappone, che hanno dunque optato per la messa al band della pellicola della Jolie. Se i Giapponesi vorranno guardare "Unbroken", saranno costretti a recarsi in Cina o in Corea oppure dovranno procedere col download illegale del film dal web.