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martedì 16 luglio 2019

Cina: Pil in rialzo annuo del 6,2%, ai minimi negli ultimi 27 anni

Grandi novità in Cina: si chiude il secondo trimestre del 2019 con un Pil in rialzo annuo del 6,2%, al passo più lento degli ultimi 27 anni, in linea con le attese dei mercati. 
Per quel che riguarda il dato, inferiore del 6,4% di gennaio-marzo, sconta la debolezza dell'economia globale e della guerra commerciale con gli Usa. Su base congiunturale l'aumento è dell'1,6%, meglio dell'1,4% del primo trimestre e dell'1,5% stimato. Nei primi 6 mesi, secondo l'Ufficio nazionale di statistica, la crescita è stata del 6,3%, nella forchetta del 6-6,5% fissata per il 2019 da Pechino.
La produzione industriale in Cina segna a giugno una crescita annua del 6,3%, allungando il passo rispetto al 5% di maggio: il dato è maggiore del 5,2% atteso alla vigilia dai mercati. Le vendite al dettaglio di giugno hanno segnato una accelerata del 9,8% su base annua.

giovedì 23 maggio 2019

Cina. Xi Jinping: "Le terre rare sono una risorsa importante e strategica per la Cina"

"Le 'terre rare', ovvero i minerali poco diffusi in natura e alla base della tecnologia avanzata, sono una risorsa importante, strategica e non rinnovabile e la Cina deve fare sforzi per aumentare l'innovazione scientifica e tecnologica" ha dichiarato il presidente della Cina, Xi Jinping, in un discorso a Nanchang "La Cina deve migliorare la capacità d'innovazione autonoma in aree chiave. Solo con diritti di proprietà intellettuale e tecnologie di base indipendenti possiamo realizzare prodotti competitivi".

mercoledì 10 aprile 2019

Asia: nasce l'Osservatorio Asia Centrale e Caspio per le nuove opportunità delle imprese italiane

Novità in Asia: con l'obiettivo di analizzare le nuove dinamiche in atto in una regione cruciale, anche in termini di opportunità per le imprese italiane, nasce l'Osservatorio Asia Centrale e Caspio, iniziativa dell'Asiac (Associazione per lo studio in Italia dell'Asia centrale), con il sostegno dell'Università Ca' Foscari di Venezia, sponsorizzata dalle società Bonatti e Kios, da anni attive in Kazakistan.
Per quel che riguarda l'Osservatorio è stato inaugurato a Venezia e l'obiettivo è monitorare, studiare, approfondire gli sviluppi in una regione che è prioritaria anche in termini di nuova "Via della Seta" e costituire une rete di lavoro tra i ricercatori.

lunedì 2 ottobre 2017

Cina: il modello turistico di Fasano ammirato al II International and Economic Trade Fair


TONGXIANG - “Come si combinano tradizione e innovazione nello sviluppo del turismo?” È con questa domanda che inizia la presentazione dell’esempio virtuoso della città di Fasano durante il Second International and Economic Trade Fair che si è svolto a Tongxiang, nella provincia cinese di Zejiang, il 24 e 25 settembre scorsi. Ad illustrare il modello turistico fasanese alla platea di circa cinquecento tra amministratori, funzionari pubblici e uomini di affari provenienti da tutto il mondo è Pier Francesco Palmariggi, Consigliere Comunale di Fasano, delegato dal Sindaco Francesco Zaccaria alla valorizzazione internazionale della città.

Palmariggi è volato in Cina accompagnato dal presidente della Fondazione Nikolaos, Vito Giordano, a seguito di una visita della città di Fasano da parte di una delegazione della municipalità di TongXiang organizzata lo scorso luglio dalla stessa Fondazione, la cui mission è proprio quella della promozione del territorio pugliese nel Mondo. Durante la permanenza in città, i rappresentanti cinesi sono stati a tal punto impressionati dalla bellezza del territorio e dalla qualità della sua offerta turistica, da invitare il Comune di Fasano e la Fondazione Nikolaos a partecipare alla convention internazionale, organizzata dal Permanent Site of World Internet Conference.

In occasione del summit internazionale, il Consigliere Palmariggi ha preso parte anche alla tavola rotonda sul tema “Sviluppo Economico e potenziale Cooperazione tra Cina ed Europa”, moderata dal presidente dell’European Business Promotion Center di Shanghai, Tony Cordischi.

Altri due momenti importanti hanno coronato la partecipazione della delegazione italiana alla convention: la premiazione del pugliese Roberto Michetti, rappresentante del Tour Operator Holly Tour, insignito di una targa di riconoscimento per il suo impegno nella promozione del turismo in Cina e la sottoscrizione di un gemellaggio tra il Comune di Fasano e la cittadina cinese di Chongfu.

Una visita che si è rivelata una eccellente occasione per esportare la ricchezza della proposta turistica pugliese in una terra fortemente sviluppata sul piano economico e tecnologico; una circostanza, infine, che segna un punto di incontro, un vero e proprio ponte, tra due terre lontane, ma in grado di colmare la distanza tramite la valorizzazione delle proprie eccellenze. 

venerdì 15 gennaio 2016

Via alla IV edizione del Japan Olive Oil Prize


di Redazione -  La Camera di Commercio Italiana in Giappone (ICCJ) è lieta di presentare la quarta edizione del concorso JOOP (Japan Olive Oil Prize) che si svolgerà a Tokyo a giugno 2016. Il concorso ha lo scopo di premiare in Giappone le eccellenze degli oli extra vergine di oliva di ogni provenienza, stimolando e pubblicizzando l’impegno delle imprese al continuo miglioramento qualitativo dei prodotti, promuovendoli attraverso opportune azioni presso le istituzioni pubbliche e private, gli operatori professionali, del commercio e della distribuzione, nonché nei confronti dei privati consumatori. Ogni olio extra vergine di oliva prodotto nell’anno 2015 può essere ammesso al concorso, a condizione che ne sia stato prodotto un lotto omogeneo minimo di almeno 1000 kg e che sia stata presentata regolare domanda di partecipazione entro il 16 maggio 2016. I campioni di olio devono essere quindi fatti pervenire entro il 3 giugno 2016. Il costo di partecipazione per ogni olio presentato in concorso è di €150 (¥20.000) per le iscrizioni entro il 31 marzo 2016. Iscrizioni successive a tale data avranno un costo di partecipazione di €170 (¥23.000). 

Gli oli, che saranno scrupolosamente conservati a temperature costante tra 15-16°C per assicurarne l’integrità, saranno divisi in tre categorie: a) Fruttato delicato (intensità olfattiva leggera, amaro e piccante tenui); b) Fruttato medio (intensità olfattiva media, amaro e piccante medi); c) Fruttato intenso (intensità olfattiva elevata, amaro e piccante medi o elevati). La Giuria è composta da un panel di otto giudici di analisi sensoriale diretti dal panel leader Dott.ssa Marzia Migliorini (Responsabile della ricerca, Laboratorio chimico-merceologico, Camera di Commercio di Firenze). Il Premio JOOP consisterà in: - Trofeo (primi tre classificati per categoria); - Bollini per packaging “Vincitore JOOP Japan Olive Oil Prize 2016” (primi tre classificati per categoria); - Certificato (primi tre classificati per categoria); - Certificato di Gran Merito per oli di particolare pregio; - Al primo classificato, promozione alla fiera ACCI Gusto; - Al primo classificato, evento promozionale presso un famoso department store di Tokyo; - Al primo classificato, articolo su rivista specializzata 

La proclamazione dei vincitori e la consegna dei premi è prevista a Tokyo il giorno 9 giugno 2016 alla presenza di pubblico, rappresentanti della stampa ed esperti del settore.

giovedì 10 dicembre 2015

Le aziende di Bari e di Brindisi «salvano» l’export verso la Cina, ecco i dati


di Redazione - Le aziende di Bari e di Brindisi «salvano» l’export pugliese verso la Cina. Nonostante la frenata della principale economia tra i Paesi emergenti (vale da sola il 39,1 per cento del Pil dell’intero raggruppamento), la Puglia regge ancora bene sul fronte delle esportazioni. Tant’è che gli scambi commerciali verso la Cina sono aumentati di 15,3 milioni nel primo semestre di quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2014 (da 58,7 milioni a 74 milioni). Pari ad un incremento del 26 per cento.

Una percentuale in controtendenza rispetto altre regioni italiane che registrano valori negativi. È quanto rileva il Centro Studi di Confartigianato Imprese Puglia che ha elaborato gli ultimi dati Istat.

Va ricordato che il Pil cinese è cresciuto, l’anno scorso, del 7,3 per cento, mentre quest’anno il tasso è sceso al 6,8 per cento e diminuirà ancora, secondo le stime riferite al 2016, al 6,3 per cento, il minimo dal 1990. Ma le conseguenze di questo rallentamento appaiono, al momento, meno allarmanti di quanto si possa immaginare. La Puglia, infatti, ha tutto sommato una minore esposizione sul mercato cinese rispetto al Piemonte, Valle d’Aosta, Emilia Romagna, Lombardia, Veneto. Nelle regioni settentrionali, la curva delle esportazioni sembra aver imboccato un percorso di decrescita.

Le previsioni del Fondo monetario internazionale (Fmi) evidenziano un rallentamento della crescita mondiale a causa del contenimento del ritmo di sviluppo dei Paesi emergenti, nonostante gli Stati Uniti d’America e l’Eurozona vadano controcorrente. Un indebolimento delle condizioni di sviluppo dei Paesi emergenti potrebbe innescare una fase di instabilità globale.

Intanto, la Puglia si gode le positive performance delle aziende di Bari che hanno aumentato gli scambi commerciali (+62,6 per cento nei primi sei mesi di quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2014). Ancora meglio fa Brindisi (+106,4 per cento).

Certamente, importiamo dalla Cina più di quanto esportiamo, ma l’incremento registrato dalle due province pugliesi fa ben sperare, almeno in un contenimento dei danni alla bilancia commerciale.

In particolare, l’export del capoluogo regionale è salito da 36,2 milioni a 58,8 e quello di Brindisi da 2,7 milioni a 5,6.

Di contro, «arretrano» Taranto (-67,8 per cento, da 4,7 milioni a 1,5), Foggia (-52 per cento, da 9 milioni a 4,3), Barletta-Andria-Trani (-41,2 per cento, da 5,2 milioni a 3) e Lecce (-24,4 per cento, da un milione a 786mila).

Nel primo semestre di quest’anno, sono stati importanti beni per un valore complessivo di ben 228,4 milioni (contro i 190 milioni del primo semestre 2014). La provincia che importa di più è quella di Bari (128,6 milioni); seguono Taranto (48,4 milioni), Barletta-Andria-Trani (19), Lecce (13,3), Foggia (12) e Brindisi (7,1). Il saldo commerciale, perciò, è negativo per ben 154 milioni.

Il raffronto tra il 2013 e il 2014 evidenzia una contrazione del 7,2 per cento delle importazioni (da 446,9 milioni a 414,8) e la crescita del 35,7 per cento delle esportazioni (da 87,8 milioni a 119,2). Il saldo commerciale si conferma negativo per 295,6 milioni.

«I dati elaborati dal nostro Centro Studi - commenta Francesco Sgherza, presidente di Confartigianato Imprese Puglia – dipingono un quadro composito per ciò che concerne le relazioni commerciali delle nostre imprese con la Cina.

I numeri relativi alle province di Bari e Brindisi non sono un caso. Accanto ai meriti di un tessuto imprenditoriale che è riuscito a fare dell’export il volano del proprio sviluppo, va calcolata la presenza di dotazioni infrastrutturali in grado di supportare meglio rispetto a quelle delle altre province i traffici con l’estero. Questo ha comportato che, anche in un momento in cui la Cina comincia a rallentare, le imprese di questi territori siano riuscite ad incrementare il volume d’affari.

Meno confortanti sono invece i dati relativi alla bilancia commerciale: dalla Cina si importa molto più di quanto si esporta e tali importazioni spesso servono a coprire una domanda interna che si scarica sempre più su prodotti di qualità medio-bassa. Una ripresa che sia reale – conclude Sgherza – non può unicamente basarsi sulle esportazioni. Occorre fare tutto il possibile per mettere il mercato interno nelle condizioni di riavviarsi in maniera stabile e di accedere nuovamente all’acquisto di produzioni di qualità».


Export/import con la Cina

























I e II trimestre 2014
I e II trimestre 2015
Variazione percentuale
Variazione assoluta

import
export
import
export
import
export
import
export
Foggia
12.025.159
8.964.610
11.975.120
4.298.532
-0,4%
-52,0%
-50.039
-4.666.078
Bari
92.900.815
36.157.869
128.578.212
58.805.696
38,4%
62,6%
35.677.397
22.647.827
Taranto
46.744.523
4.653.782
48.389.049
1.498.691
3,5%
-67,8%
1.644.526
-3.155.091
Brindisi
6.415.024
2.691.929
7.113.505
5.556.926
10,9%
106,4%
698.481
2.864.997
Lecce
11.356.368
1.038.658
13.288.157
785.572
17,0%
-24,4%
1.931.789
-253.086
Barletta-Andria-Trani
21.038.485
5.228.741
19.054.536
3.074.398
-9,4%
-41,2%
-1.983.949
-2.154.343
Puglia
190.480.374
58.735.589
228.398.579
74.019.815
19,9%
26,0%
37.918.205
15.284.226



























Dettaglio I e II trimestre 2014 e 2015

















I trimestre 2014
I trimestre 2015
II trimestre 2014
II trimestre 2015

import
export
import
export
import
export
import
export
Foggia
6.000.146
4.153.145
7.221.495
1.929.295
6.025.013
4.811.465
4.753.625
2.369.237
Bari
46.942.392
16.427.806
76.630.587
23.373.837
45.958.423
19.730.063
51.947.625
35.431.859
Taranto
24.732.516
2.638.941
28.260.982
911.360
22.012.007
2.014.841
20.128.067
587.331
Brindisi
3.182.239
1.377.297
3.945.223
4.083.254
3.232.785
1.314.632
3.168.282
1.473.672
Lecce
5.185.936
259.646
6.430.560
351.698
6.170.432
779.012
6.857.597
433.874
Barletta-Andria-Trani
11.035.019
2.195.077
10.582.848
1.251.110
10.003.466
3.033.664
8.471.688
1.823.288
Puglia
97.078.248
27.051.912
133.071.695
31.900.554
93.402.126
31.683.677
95.326.884
42.119.261









fonte: elaborazione Centro Studi Confartigianato Imprese Puglia su dati Istat




Raffronto anni 2013 e 2014
































Anno 2013
Anno 2014
Variazione percentuale
Variazione assoluta



import
export
import
export
import
export
import
export


Foggia
46.857.561
21.489.520
23.583.969
16.979.043
-49,7%
-21,0%
-23.273.592
-4.510.477


Bari
159.648.205
41.706.430
195.556.779
73.836.066
22,5%
77,0%
35.908.574
32.129.636


Taranto
169.970.741
8.319.207
113.284.124
9.238.009
-33,4%
11,0%
-56.686.617
918.802


Brindisi
13.400.953
4.023.872
13.954.452
6.541.192
4,1%
62,6%
553.499
2.517.320


Lecce
18.672.920
3.383.270
22.635.236
2.320.809
21,2%
-31,4%
3.962.316
-1.062.461


Barletta-Andria-Trani
38.336.195
8.912.519
45.765.876
10.282.915
19,4%
15,4%
7.429.681
1.370.396


Puglia
446.886.575
87.834.818
414.780.436
119.198.034
-7,2%
35,7%
-32.106.139
31.363.216
























Dinamica export/import anni 2010-2014




















Anno 2010
Anno 2011
Anno 2012
Anno 2013
Anno 2014

import
export
import
export
import
export
import
export
import
export
Foggia
34.118.561
7.999.162
121.635.358
12.626.405
46.575.033
16.585.771
46.857.561
21.489.520
23.583.969
16.979.043
Bari
209.922.685
47.125.998
206.828.319
45.055.310
160.406.313
49.619.838
159.648.205
41.706.430
195.556.779
73.836.066
Taranto
147.781.763
8.490.008
166.342.872
2.602.021
194.148.434
6.306.601
169.970.741
8.319.207
113.284.124
9.238.009
Brindisi
26.659.889
5.734.410
20.264.436
6.862.665
16.738.680
14.122.255
13.400.953
4.023.872
13.954.452
6.541.192
Lecce
25.801.280
1.275.579
42.484.477
2.884.501
19.965.598
3.195.049
18.672.920
3.383.270
22.635.236
2.320.809
Barletta-Andria-Trani
44.028.783
1.456.633
50.154.794
4.067.966
39.794.846
7.637.206
38.336.195
8.912.519
45.765.876
10.282.915
Puglia
488.312.961
72.081.790
607.710.256
74.098.868
477.628.904
97.466.720
446.886.575
87.834.818
414.780.436
119.198.034











fonte: elaborazione Centro Studi Confartigianato Imprese Puglia su dati Istat