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mercoledì 26 giugno 2019

Malaysia: oltre 400 scuole nel sud chiuse per inquinamento chimico

In questi giorni, in Malaysia, oltre 400 scuole nel sud sono state temporaneamente chiuse per "inquinamento chimico" che ha causato sintomi come problemi respiratori e vomito a numerosi studenti. A deciderlo il governo di Kuala Lumpur, senza specificare la causa e i responsabili.
Per quel che riguarda il provvedimento, che durerà tre giorni, si è reso necessario per la seconda volta dopo che tre mesi fa una situazione simile si era verificato nello stesso stato di Johor, vicino a Singapore. A marzo, nella zona erano stati riversati rifiuti chimici illegali in un fiume, causando problemi di salute a oltre cinquemila persone.

lunedì 15 aprile 2019

Malaysia: si farà la nuova linea ferroviaria lungo la penisola

Novità in Malaysia: il premier malese Mahathir Mohamad ha ufficializzato che la nuova linea ferroviaria lungo la penisola sponsorizzata dalla Cina sarà realizzata e la Malaysia contribuirà a gestire, operare e mantenere il network che aiuterà a ridurre il peso finanziario sul Paese. 
Per quel che riguarda la linea, destinata a collegare la costa occidentale a quella orientale della Malaysia, è parte delle infrastrutture della "Belt and Road initiative", la nuova Via della Seta promossa dalla Cina.

giovedì 13 dicembre 2018

Muore a 16 anni folgorato dalle sue cuffie

REMBAU - Tragedia a Rembau, in Malesia, dove un ragazzino è rimasto folgorato a morte mentre ascoltava le cuffie collegate a un cellulare. Il corpo senza vita del sedicenne Mohd Aidi Azzhar Zahrin è stato ritrovato dalla madre, sdraiato immobile sul pavimento e freddo al tatto, riferisce il New Straits Times. Oltre alle ustioni alle orecchie da quella sinistra presentava fuoriuscita di sangue dal condotto uditivo. Inutili i soccorsi. I primi esami medici condotti sul corpo del giovane non hanno mostrato segni di lividi o lesioni esterne, ma solo alcune ustioni all’orecchio sinistro ed otorragia. L’autopsia fatta in seguito ha confermato che a causare la morta del sedicenne è stata la scarica di elettricità attraverso le cuffiette.

Cosa è successo esattamente? L'adolescente stava ascoltando musica con le cuffie sul suo telefono mentre il suo cellulare stava caricando. Anche suo fratello ha sentito una leggera scossa elettrica quando ha toccato il cavo, fornendo lo spunto che era difettoso. Non sono stati comunicati né il modello né la marca del dispositivo. Una foto è stata fatta circolare dalle autorità per avvisare del pericolo di usare un telefono cellulare. Purtroppo, ci sono dei precedenti, praticamente identici a quanto successo a Mohd Aidi Azzhar Zahrin. Sono almeno quattro le persone morte quest’anno in seguito a una scarica elettrica arrivata dalle cuffie.

Nel febbraio scorso, la studentessa di 17 anni Luiza Pinheiro è stata trovata morta sul pavimento della sua casa a Riacho Frio, in Brasile, dopo che “un’enorme carica elettrica” è esplosa nel suo cellulare e le cuffie si sono sciolte nelle sue orecchie. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è l'ennesima tragedia rimbalzata alle cronache che ci lascia increduli e attoniti. Ancora una volta in discussione i rischi connessi all'uso di telefonini e smartphone che sono diventati oggetti insostituibili nella vita di ognuno di noi. Proprio per questo, è necessario che le case produttrici adottino maggiori accorgimenti, anche in termini d'informazione ai consumatori per evitare che si ripetano casi analoghi.

lunedì 3 dicembre 2018

Turismo: la Puglia conquista il mercato del sud est asiatico con 'Puglia Sayang'

BARI - La Puglia conquista il mercato del sud est asiatico con il progetto 'Puglia Sayang' (che in malese significa 'Puglia cara'). Nella seconda metà del mese di novembre l’attrice e influencer malese, Nabila Huda, molto conosciuta nel mondo asiatico, ha girato in lungo e in largo la Puglia. E poi ha raccontato la sua esperienza pugliese sul suo canale Instagram, ottenendo anche oltre diecimila like per ogni post.Il progetto, voluto da Pugliapromozione e dall'Ambasciata Italiana di Kuala Lumpur, proseguirà nel 2019 con un evento Puglia presso l’Ambasciata italiana, organizzato da Pugliapromozione a cui parteciperà anche Nabila.

 “Viaggio molto ed in Italia tutti mi hanno parlato della Puglia, di quanto sia meravigliosa e del fatto che non potevo fare meno di visitarla. Ed io sono curiosa. Quindi ho deciso di venire. Sono rimasta impressionata durante il mio viaggio dall’architettura, dalla cultura e naturalmente dal cibo, con porzioni grandissime! Ho visto borghi, masserie, grotte, trulli; l’esperienza che mi ha colpito di più è stata quella alle Grotte di Castellana : sono meravigliose; non esiste un posto così in Malesia! – racconta Nabila - Purtroppo durante il mio soggiorno ha piovuto tanto ma abbiamo avuto modo di fare attività al coperto e soprattutto ci siamo sentiti in famiglia. We got a family in Puglia! Ci tornerò con tutta la famiglia e i miei amici. E' una destinazione che consiglierò, soprattutto per il cibo e la gente accogliente”.

Cliccate qui https://www.instagram.com/kupu_kupu/ per conoscere tutte le tappe del viaggio di @kupu_kupu, questo il nome dell'acconut della influencer su Instagram.

domenica 3 aprile 2016

Malaysian Airlines: trovati nuovi resti nell'oceano


di ANDREA STANO - Ritrovati nell'Oceano Indiano nuovi resti che potrebbero appartenere al Boeing 777 della Malaysian Airlines velivolo scomparso l'8 marzo 2014. Si tratterebbe di un rottame recuperato al largo delle Mauritius e, come spiegato dal ministro dei Trasporti australiano, Darren Chester, "il governo malaysiano sta lavorando con i funzionari delle Mauritius per prendere in custodia il rottame ed esaminarlo".

mercoledì 8 aprile 2015

SESTA CONVENTION HALAL ORGANIZZATA DA “JAKIM”. LA MALESIA DA IL BENVENUTO AL “MADE IN ITALY”.


di Redazione - Presto la Malesia e altri Paesi Islamici potranno dare il benvenuto al “Made in Italy”, ovvero a centinaia di aziende italiane desiderose di avviare nuovi sbocchi nell’export. Dunque, si fa sempre più concreta la nascita del primo Halal Hub Euromediterraneo con sede in Italia. E’ l’interessante novità emersa a Putrajaya, in Malaysia in occasione della Sesta Convention dedicata al mondo Halal. L’evento (che si è svolto il 30 e il 31 marzo scorsi) è organizzato dal Dipartimento di Sviluppo Islamico della Malesia, JAKIM. Due giorni di intensi lavori e focus di approfondimento durante i quali i rappresentanti degli enti certificatori si sono scambiati interessanti aggiornamenti sui nuovi standard Halal in recente vigore nello stato della Malaysia, ritenuto il Paese per eccellenza in questo genere di certificazione, in totale sinergia con i dettami della Shariah islamica. Determinate la partecipazione di Halal International Authority, l’unico organismo italiano, membro del World Halal Food Council (Concilio Mondiale delle autorità del mercato Halal) riconosciuto a livello internazionale da enti Governativi e non, in grado di certificare a livello mondiale prodotti agroalimentari e servizi secondo gli standard islamici. A rappresentare l’importante ente ai lavori, il presidente Sharif Lorenzini. E’ stato lo stesso Lorenzini ad annunciare, a fine evento che Jakim, l’Autorità per eccellenza mondiale di certificazione e controllo sul mercato Halal si conferma al momento l’unico riferimento per i 57stati islamici appartenenti all’Organizzazione di Cooperazione Islamica (OIC) sul fronte innovativo legato alle certificazioni Halal. All’evento hanno preso parte anche Mohamed Elkafrawy, direttore generale e membro del “Board of Directors” di Halal International Authority e Basma Farrag, una degli esponenti dell'International Relations Division di Halal International Authority. “La Malesia è il modello per eccellenza di un mercato Halal integrato, dove più dell’80% del suo sistema produttivo è effettivamente certificato Halal – ha dichiarato Mohamed Elkafrawy - ciononostante la percentuale della popolazione musulmana residente non supera il 70%, come evidenziato dai rappresentanti di JAKIM durante l’evento. Essendo uno degli obiettivi di Halal International Authority, nell’ottica di un arricchimento culturale da portare alla nostra società, nonché come misura anti-crisi, quello di far diventare l’Italia il modello d’eccellenza del mercato Halal integrato a livello europeo – ribadisce Elkafrawy - mi chiedo: è possibile prevedere un sistema produttivo italiano, autenticamente certificato almeno al 50%, entro i prossimi 10 anni, portando a triplicare l’attuale quota di esportazione del “made in Italy” verso i paesi dell’OIC? HIA, insieme ai suoi fedeli e rispettosi partner, istituzionali e non, percorrerà ogni strada possibile al fine di raggiungere tale obiettivo”. Sul fronte tecnico delle certificazioni, inoltre, è emerso che, per consentire l'ingresso delle merci importate, l’elenco delle Autorità di certificazione Halal riconosciute da JAKIM si conferma quello attualmente operativo nella maggior parte degli altri Stati Islamici. Tra queste figura Halal International Authority in Italia che è l'unica Autorità riconosciuta da JAKIM. Qualsiasi altro certificato rilasciato da altri enti italiani, dunque, non avrà alcun valore. In casi differenti le merci verranno bloccate in dogana, né potranno essere impiegate nelle filiere certificate Halal. Insomma, un’occasione imperdibile per un mercato, quello dell’Halal, da 3,100 mila miliardi l’anno, in crescita del 15% ogni anno, che raggiunge due miliardi di musulmani, che nel mondo consumano prodotti e servizi che rispettano i precetti del Corano: 41 milioni in Europa e 5 milioni circa in Italia. Per quanto riguarda lo sviluppo degli Standard Halal, l’autorità Jakim ha ribadito che cresce la sinergia tra i 57 paesi islamici dell'OIC. Tutto questo consentirà di esportare con più facilità i prodotti appartenenti alle filiere: alimentare, cosmetica o farmaceutica negli Stati non ancora in possesso della certificazione Halal rilasciata dalle Autorità riconosciute. Ma la vera novità per l’Italia annunciata dal presidente di Halal International Authority, Sharif Lorenzini riguarda l’avvio di contatti con i governi regionali per lo sviluppo del primo Halal Hub Euro Mediterraneo, con sede in Italia. Progetto che ha accolto in pieno Hajjah Hakimah binti Mohd Yusoff, direttore del Dipartimento Halal Hub di JAKIM che ha affermato la sua volontà e il suo interesse a rafforzare la cooperazione con HIA non solo in Italia, ma anche al di fuori dei confini nazionali. Nei prossimi mesi, infatti, si comincerà a porre le basi per la definizione delle linee operative sul progetto da realizzare. Un importante ruolo in questo progetto epocale per l'Italia avrà senz'altro la Finanza Islamica, che sarà l'unico strumento finanziario ammissibile. Il primo Halal Hub Mediterraneo sarà in grado di assicurare nuovi progetti di cooperazione commerciale, al fine di favorire l’istituzione di consorzi e gruppi di impresa, favorendo i flussi di export e di internazionalizzazione delle imprese nonché l’incoming di turismo Halal, senza dimenticare mai i valori etico-morali ai quali i consumatori musulmani non intendono per nessuna ragione rinunciare. Una realtà che, se realizzata, sarà in grado di consolidare nuove potenzialità economiche rilanciando il prodotto interno lordo di Paesi attualmente in serie difficoltà economiche. Tuttavia il progetto potrà prendere forma e decollare solo ed esclusivamente a patto che sarà rispettata la conformità dei progetti rispetto agli standard Halal e quindi alla Shariah islamica.

giovedì 22 gennaio 2015

AirAsia: trovati altri 6 corpi


di Andrea Zeni - Nel corso delle ricerche per recuperare il velivolo dell'AirAsia, sono oggi stati ritrovati altri sei corpi. L'aereo, precipitato lo scorso 28 dicembre nel Mar di Giava, aveva a bordo 162 passeggeri e questi sei cadaveri sono stati ritrovati vicini alla fusoliera.

Dopo esser stati riportati in superficie da una profondità di trenta metri, i corpi sono stati portati nella città di Pangkalan Bun, la più vicina al luogo della tragedia.

Intanto proseguono i lavori per riportare in superficie il velivolo e questi sei passeggeri vanno ad unirsi agli altri 59 già ritrovati dai sommozzatori.

sabato 10 gennaio 2015

Kinki Ryusaki (INTERVISTA): "L'arte dei tattoo è come l'arte della vita"



di Pierpaolo De Natale - Nel suo studio di Kuala Lumpur, in Malesia, Kinki Ryusaki dà vita a vere e proprie opere d'arte. L'artista realizza capolavori che da anni la rendono famosa in tutto il mondo. La sua tela è il corpo umano. La sua ispirazione proviene dalla passione per il bello, per il colore e per l'anatomia del corpo.





Kinki è tatuatrice dall'età di sedici anni e ha scelto di fare della propria passione un vero e proprio lavoro. 

"L'arte dei tattoo è come l'arte della vita", scrive sul suo profilo facebook, e le sue creazioni sono come veri dipinti che andrebbero incor
niciati ed esposti in una galleria d'arte.

Ecco cosa ci ha risposto in esclusiva per Asia Notizie, in vista del suo arrivo in Italia. Dal 6 all'8 febbraio - infatti - Kinki sarà presente alla Milano Tattoo Convention, uno dei più grandi eventi al mondo riservati alla creativa arte dei tatuaggi.

Kinki, sei uno dei tattoo artist più famosi a livello internazionale. Perchè hai scelto di dedicare la tua vita a questo lavoro?
Innanzitutto grazie per il complimento, sono lusingata. Al momento ce la sto mettendo tutta per migliorare la mia tecnica e i miei lavori, soprattutto grazie all'aiuto e al sostegno della mia famiglia. 
Inoltre, non considero questo un vero e proprio lavoro. Fare la tattoo artist per me significa continuare ad alimentare quella passione nata dal giorno in cui - da adolescente - mi tatuai per la prima volta.


Qual è il tipo di tatuaggio più richiesto nel tuo studio?
I tatuaggi più richiesti sono sicuramente i ritratti. Molti vengono da me per farsi tatuare i volti dei propri genitori, dei propri figli o del proprio partner. Quelli più chiesti sono indubbiamente i ritratti di famiglia.

Ricordi ancora il tuo primo cliente e quale fu il tatuaggio che realizzasti per lui?
Ora che me lo chiedi, sinceramente non lo ricordo. Avevo 16 anni ed ero ancora agli esordi, mi concentravo soprattutto sulle tecniche e sugli strumenti da utilizzare. Però posso dirti con certezza che fosse una lei.



Parliamo ora del tuo imminente viaggio in Italia. Sei mai stata qui?
No. Non sono mai stata in Italia e sono davvero molto curiosa di visitarla, per quanto mi sarà possibile in relazione all'evento al quale parteciperò. È il mio primo viaggio e sono davvero entusiasta, non vedo l'ora di partire.

Sarai a Milano dal 6 all'8 febbraio in occasione della Milano Tattoo Convention, cosa credi che farai con i tuoi fan?
Tatuarli no? Spero che siano tantissimi, non aspetto altro che mettermi alla prova in questa nuova sfida col gusto italiano!




Leggi l'intervista in lingua originale: Kinki Ryusaki (INTERVIEW): "The art of tattooing is like the art of life"

Contatti:

Facebook: Kinki Ryusaki e Kinki Ryusaki Studio
Instagram: @KinkiRyusaki

venerdì 9 gennaio 2015

Kinki Ryusaki, the sexiest tattoo artist (PHOTOGALLERY)











giovedì 8 gennaio 2015

The tattoo's art! by Kinki Ryusaki (PHOTOGALLERY)












Mare di Giava: localizzata coda volo AirAsia


di Antonio Gianseni - La coda dell'Airbus A320 è stata localizzata nel mare di Giava. Il volo - precipitato undici giorni fa con a bordo 162 persone tra equipaggio e passeggeri - è oggetto di ricerche ormai da molto tempo.

Nonostante le difficili condizioni meteo e le forti correnti marine, la squadra che è al lavoro per il recupero del velivolo ha finalmente individuato la coda, forse il pezzo più importante, perchè è proprio lì che sono custodite le scatole nere dell'aereo.

Secondo i soccorritori, inoltre, gli oltre 120 cadaveri si trovano nella fusoliera dell'aereo dell'AirAsia.

martedì 6 gennaio 2015

AirAsia: riprese ricerche



di Vito Ferri - Le ricerche delle scatole nere dell'aereo della AirAsia - precipitato nel mare di Giava una settimana fa - sono state oggi riprese, dopo lo stop imposto dalle cattive condizioni meteorologiche.

Funzionari indonesiani hanno detto di avere utilizzato dei sonar per captare i segnali emessi da eventuali dispositivi elettronici ancora attivi, ma i sommozzatori non hanno ancora potuto riprendere le immersioni a causa della forza delle correnti marine.

venerdì 2 gennaio 2015

AirAsia: 30 corpi ritrovati



di Andrea Zeni -
È' salito a 30 il numero dei cadaveri ritrovati nel Mare di Giava. Tutti appartenenti alle vittime del terribile incidente aereo del volo AirAsia, scomparso da tutti i radar 40 minuti dopo il suo decollo.

La notizia arriva da Metro Tv, dove un ufficiale di Marina, Yayan Sofiyan, ha anche precisato che cinque vittime sono state trovate ancora legate ai sedili dalle cinture di sicurezza.

martedì 30 dicembre 2014

Malesia, ritrovati primi 40 corpi



di Antonio Gianseni - Oltre quaranta corpi sono stati in queste ore ritrovati nel mare di Giava. I corpi apparterrebbero all'aereo malese dell'Air Asia, scomparso domenica scorsa dai radar a quaranta minuti dal decollo e con a bordo 162 persona tra personale e passeggeri.

La notizia è stata mestamente resa nota da un portavoce della Marina indonesiana, il quale ha anche aggiunto che il numero di cadaveri che stanno affiorando aumenta sempre più col trascorrere del tempo.

lunedì 29 dicembre 2014

Malesia: l'aereo è in fondo al mare



di Antonio Gianseni - Il volo della compagnia Air Asia scomparso 40 minuti dopo il decollo da Giava potrebbe essere in fondo al mare. È questo quanto affermato dal capo dell'agenzia nazionale indonesiana di ricerca e soccorso.

“Tenendo conto delle informazioni in nostro possesso e della stima secondo la quale il luogo dello schianto sarebbe il mare è probabile che l’aereo si trovi proprio sul fondo del mare. Si tratta di un’ipotesi preliminare che potrà avere sviluppi con le valutazioni dei risultati delle ricerche”.

Intanto restano circa due ore prima che i mezzi impiegati nelle operazioni di ricerca del velivolo arrestino le ricerche a causa del calar del sole. Ad essere scandagliati sono ben sette settori di mare, perlustrati in ogni angolo da navi, barche, aerei ed elicotteri, messi a disposizione dalle autorità di Jakarta e da Singapore, Malesia e Australia.

domenica 28 dicembre 2014

Malesia: scomparso aereo con 162 passeggeri



di Pierpaolo De Natale - Sono 162 i passeggeri del volo QZ8501 dell'Air Asia che dopo 40 minuti dal decollo è scomparso dai radar. L'aereo è partito da Giava ed era diretto a Singapore, dove ora i famigliari dei scomparsi sono riuniti in una saletta a loro riservata in uno scalo di Changi.

In attesa di notizie da parte delle autorità, sono molte le storie raccolte dai media locali. Una signora si dispera in lacrime raccontando che a bordo del velivolo c'è tutta la sua famiglia, compresi due ragazzi di 12 e 17 anni.

"A bordo c'e' mio fratello grande, sua moglie e i loro meravigliosi 3 bambini" è invece il tweet di un Indonesiano, al quale si uniscono gli accorati appelli sul web degli altri parenti che invitano il mondo a pregare per i loro congiunti.

Il velivolo è scomparso dai radar esattamente quaranta minuti dopo essere decollato e mentre era in fase di ascesa, per evitare una nuvola minacciosa. Ignatius Bambang Tiahjono - presidente dell'Airnav, agenzia che monitora le rotte aeree nel Paese - fa sapere che al momento dell'ultima comunicazione col pilota, l'aereo aveva superato di duemila metri la normale altitudine di crociera, in un tratto compreso tra Borneo e Sumatra.

La compagnia Air Asia ha reso noto che hanno già avuto inizio operazioni di ricerca per localizzare l'aereo scomparso e afferma: "per il momento non abbiamo purtroppo altre informazioni sulla situazione dei passeggeri e dei membri d'equipaggio a bordo".

Il pilota del mezzo aveva chiesto di "deviare" dal suo piano di volo per via delle pessime condizioni meteorologiche ed era ancora sotto il controllo delle autorità indonesiane del traffico aereo nell'attimo della scomparsa.

A bordo del QZ8501 ci sarebbero i sette membri della crew, 138 adulti, 16 bambini ed un neonato.

Un anno nero quello vissuto dalla Malesia in ambito di aviazione. Alla scomparsa del volo odierno, vanno aggiunte altre due sparizioni, di aerei appartenenti alla Malaysia Airlines.

Il primo a scomparire dai radar fu, l'8 marzo, il volo MH370 qualche attimo dopo il decollo da Kuala Lumpur. Il Boeing 777 era diretto a Pechino e aveva a bordo 239 persone. Si presume che il velivolo si sia inabissato nel sud dell'Oceano Indiano, a causa dell'esaurimento di carburante. Al momento le ricerche sono ancora in corso, anche se restano presenti molti dubbi sulla dinamica dell'accaduto.

Secondo volo compianto è il MH17, in partenza da Amsterdam e diretto a Kuala Lumpur. Il mezzo esplose in volo il 17 luglio sull'Ucraina dell'est e le vittime furono 298. Secondo quanto raccolto da indagini internazionali, l'aereo sarebbe stato accidentalmente colpito da un missile lanciato dai ribelli.

sabato 27 dicembre 2014

Malaysia: forti inondazioni, 100.000 evacuati



di Andrea Zeni - Le regioni costiere della Malaysia orientale sono state vittima di una violenta inondazione che, con l'aggiunta di forti venti, hanno determinato cinque vittime e l'evacuazione di 100mila persone.

Alcune aree contano interi agglomerati urbani sommersi dalle acque e, al momento, molti soccorritori sono al lavoro per rifornire di cibo e acqua gli alluvionati.

sabato 25 ottobre 2014

Grattacieli d'Oriente (FOTOGALLERY)

KK100 - Shenzen, Cina. 442m

Guangzhou International Finance Center - Canton, Cina. 440m

Jin Mao Tower - Shanghai, Cina. 421m

Petronas Twin Towers - Kuala Lumpur, Malesia. 452m

Taipei 101 - Taipei, Taiwan. 509m

Al Hamra Tower - Madinat al-Kuwait, Kuwait. 413m

International Commerce Centre - Hong Kong, Cina. 484m

International Finance Centre - Hong Kong, Cina. 412m

Shanghai Tower - Shanghai, Cina. 632m

Burj Khalifa - Dubai, Emirati Arabi. 828m

Shanghai World Financial Centre - Shanghai, Cina. 492m

Nanjing Greenland Financial Centre - Nanchino, Cina. 450m