Visualizzazione post con etichetta Intervista. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Intervista. Mostra tutti i post

mercoledì 3 aprile 2019

Da Nola a Dubai, il manager dei Vip Sepe e la nuova vita a Dubai: "Voglio esportare i talenti italiani nel mondo"

DUBAI. Non è mai troppo tardi per crescere. A dimostrarlo il manager dei Vip Antonio Sepe, Ceo della storica agenzia di spettacolo A.S Management che gestisce personaggi dello spettacolo del calibro di Paolo Ruffini, Mario Ermito  Marco Liorni, Walter Nudo, Fabio de Caro detto Malammore attore della serie Gomorra, l'ex Miss Italia Cristina Chiabotto, e poi ancora Nina Moric e Alba Parietti, giusto per dirne alcuni.
Con una carriera ventennale alle spalle Antonio Sepe, dopo essere partito da Nola, piccolo paese campano, ed essere sbarcato qualche anno dopo a Milano, per conquistare quella che è la capitale della televisiva italiana, arrivando a produrre reality show di primo piano come 'La Fazenda', oggi il manager sta vivendo una nuova vita a Dubai, al 143esimo piano della torre più alta del mondo, il Burj Khalifa.
Decidiamo di fargli qualche domanda per saperne di più sulla sua nuova avventura.
"Meno male che stiamo facendo un’intervista scritta perché in video ho una voce insopportabile" esordisce ridendo Sepe.
Affascinati e anche un po’ suggestionati dalla maestosità di Dubai, non ci perdiamo in futili chiacchiere e andiamo dritti al sodo.

D. Antonio, questo posto è da capogiro. Raccontaci un po’ delle novità lavorative e i motivi di questo nuovo cambiamento.

R. Hai detto bene, soprattutto qui in ufficio è davvero da capogiro. Considera che siamo circa a 800 metri di altezza.
Il mio esordio come agente nel mondo dello spettacolo è iniziato ormai vent’anni fa con la mia prima agenzia aperta in una piccola cittadina in provincia di Napoli, Nola, paese di cui sono originario. Dopo qualche anno mi trasferii a Milano che è tutt’oggi forse l’unica realtà d’Italia che ti permettere di incontrare le cosiddette persone giuste al momento giusto. E la mia 'persona giusta' mi ha permesso oggi di arrivare qui, negli uffici della Bolton Holding, società di investimenti per cui da un anno sono il General Manager Event & Public Relation. Per loro mi occupo dell’organizzazione e gestione di eventi e convention in tutto il mondo.

D. Interessante. E qui da Dubai come riesci a gestire e promuovere il lavoro dei personaggi che segui qui in Italia?

R. Non è facile soprattutto perché l'artista è abituato ad essere seguito personalmente, cosa che non mi è più possibile fare, motivo per cui sto cercando di mettere in piedi un valido team che possa fare le mie veci in Italia. Ma sai la verità? È più facile trovare un fiore nel deserto...

D. Guardando alla tua storia è interessante anche l'evoluzione della tua carriera. Partito da un paese della Campania, poi Milano e il mondo dei Vip e ora Dubai. Ci racconti come ci sei riuscito e che difficoltà hai avuto nel tuo percorso?

R. Ho creduto sempre in me stesso e in quello che facevo, non ho mai mollato e ho sempre portato avanti il mio motto "Il successo non è una fortuna ma un obiettivo". Il mio percorso e stato sempre in salita non mi e mai stato regalato nulla da nessuno nè tanto meno da qualche politico. Riguardo le difficoltà ne ho incontrate a migliaia sul mio percorso. Non so se credi nella potenzialità dei pianeti e delle stelle di guidare in un certo senso il nostro percorso di vita, io si ci credo. A questo si aggiunge che sono un capricorno e quindi sempre alla continua ricerca di ottenere sempre di più da me stesso. E la mia caparbietà ad oggi mi ha premiato.

D. E cosa in particolare ti ha portato a lasciare l'Italia per Dubai?

R. L'Italia sta vivendo un periodo di stallo che non permette a nessun imprenditore di fare il proprio lavoro, le difficoltà in Italia sono amplificate da un innato senso del lamento che caratterizza noi Italiani .

D. Nello specifico come sei riuscito a conquistare la fiducia della società finanziaria per cui lavori e a introdurti tra "queli che contano" anche a Dubai?

R. In generale ti rispondo che la fiducia la conquisto con la mia serietà e professionalità, qualità che mi contraddistinguono da sempre.
Il rapporto amicale e lavorativo che mi lega al signor Roberto Diomedi, CEO della Bolton Holding, è nato sei anni fa durante lo svolgimento della prima edizione del reality da me prodotto "La Fazenda". S'innamoró del mio modo di fare comunicazione , ovvero quello di "cucire addosso" alle aziende la realizzazione di format tv al solo scopo di fare marketing. In quel caso lui svolse il ruolo di importante sponsor del programma, ma col senno di poi sono certo che quello fu solo un modo per fidelizzarmi, credo avesse già in mente progetti che mi vedevano coinvolto. Ed ora eccomi qui, con il ruolo di General Manager Event & Communication per la sua azienda.
La mia posizione mi permette di poter portare avanti la mia missione di oggi, ossia fungere da ponte tra l'Italia e Dubai, ed essere un punto di riferimento per quelle aziende e quegli artisti che sognano di poter arrivare fin qui.

D. C’è qualcuno che senti di dover ringraziare per il tuo successo?

R. Assolutamente si. In primis la mia famiglia che non ha smesso nemmeno per un secondo di credere in me e in ciò che faccio, supportandomi sempre. E poi come potrei non ringraziare il gruppo Bolton che ha reso il mio lavoro internazionale e mi ha dato la possibilità di crescere.

D. E che progetti hai per questo anno?

Uno dei miei progetti e portare i tanti talenti italiani qui a Dubai , per dare loro una vetrina internazionale.

D. Cos’altro aggiungere, ti ringraziamo del tempo che ci hai dedicato e ti facciamo un grande in bocca al lupo, con l'augurio che tu possa arrivare sempre più in alto.

R. Più in alto di così?? Solo gli scalatori. E crepi il lupo!

sabato 10 gennaio 2015

Kinki Ryusaki (INTERVISTA): "L'arte dei tattoo è come l'arte della vita"



di Pierpaolo De Natale - Nel suo studio di Kuala Lumpur, in Malesia, Kinki Ryusaki dà vita a vere e proprie opere d'arte. L'artista realizza capolavori che da anni la rendono famosa in tutto il mondo. La sua tela è il corpo umano. La sua ispirazione proviene dalla passione per il bello, per il colore e per l'anatomia del corpo.





Kinki è tatuatrice dall'età di sedici anni e ha scelto di fare della propria passione un vero e proprio lavoro. 

"L'arte dei tattoo è come l'arte della vita", scrive sul suo profilo facebook, e le sue creazioni sono come veri dipinti che andrebbero incor
niciati ed esposti in una galleria d'arte.

Ecco cosa ci ha risposto in esclusiva per Asia Notizie, in vista del suo arrivo in Italia. Dal 6 all'8 febbraio - infatti - Kinki sarà presente alla Milano Tattoo Convention, uno dei più grandi eventi al mondo riservati alla creativa arte dei tatuaggi.

Kinki, sei uno dei tattoo artist più famosi a livello internazionale. Perchè hai scelto di dedicare la tua vita a questo lavoro?
Innanzitutto grazie per il complimento, sono lusingata. Al momento ce la sto mettendo tutta per migliorare la mia tecnica e i miei lavori, soprattutto grazie all'aiuto e al sostegno della mia famiglia. 
Inoltre, non considero questo un vero e proprio lavoro. Fare la tattoo artist per me significa continuare ad alimentare quella passione nata dal giorno in cui - da adolescente - mi tatuai per la prima volta.


Qual è il tipo di tatuaggio più richiesto nel tuo studio?
I tatuaggi più richiesti sono sicuramente i ritratti. Molti vengono da me per farsi tatuare i volti dei propri genitori, dei propri figli o del proprio partner. Quelli più chiesti sono indubbiamente i ritratti di famiglia.

Ricordi ancora il tuo primo cliente e quale fu il tatuaggio che realizzasti per lui?
Ora che me lo chiedi, sinceramente non lo ricordo. Avevo 16 anni ed ero ancora agli esordi, mi concentravo soprattutto sulle tecniche e sugli strumenti da utilizzare. Però posso dirti con certezza che fosse una lei.



Parliamo ora del tuo imminente viaggio in Italia. Sei mai stata qui?
No. Non sono mai stata in Italia e sono davvero molto curiosa di visitarla, per quanto mi sarà possibile in relazione all'evento al quale parteciperò. È il mio primo viaggio e sono davvero entusiasta, non vedo l'ora di partire.

Sarai a Milano dal 6 all'8 febbraio in occasione della Milano Tattoo Convention, cosa credi che farai con i tuoi fan?
Tatuarli no? Spero che siano tantissimi, non aspetto altro che mettermi alla prova in questa nuova sfida col gusto italiano!




Leggi l'intervista in lingua originale: Kinki Ryusaki (INTERVIEW): "The art of tattooing is like the art of life"

Contatti:

Facebook: Kinki Ryusaki e Kinki Ryusaki Studio
Instagram: @KinkiRyusaki