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martedì 1 novembre 2022

Medio Oriente: pericolo Iran per l'Arabia Saudita

PIERO CHIMENTI - Tensione alle stelle in Arabia Saudita dove l'intelligence saudita, in collaborazione con quella americana, avrebbe raccolto informazioni per un possibile attacco dell'Iran a Riyad e all'Iraq, per distogliere l'opinione pubblica dalle proteste popolari che stanno animando il Paese. A riportare la notizia è il Wall Street Journal, che riporta la preoccupazione della Casa Bianca, pronta a rispondere a Teheran.

Il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale Usa ha dichiarato: "Siamo preoccupati per il quadro complessivo e rimaniamo in contatto costante con i sauditi attraverso i canali militari e di intelligence. Gli Stati Uniti non esiteranno ad agire in difesa dei nostri interessi e partner nella regione".

mercoledì 26 ottobre 2022

Iran, manifestanti ricordano Mahsa Amini

PIERO CHIMENTI - Al grido "Abbasso il dittatore", "Donne, vita, libertà" e "Siamo tutti Mahsa, hai lottato e lotteremo anche noi", centinaia di manifestanti si sono ritrovati al cimitero di Aichin di Saqqez, a 40 giorni dall'inizio delle proteste, dove è sepolta a Mahsa Amini, 22enne morta per l'accusa di non aver indossato correttamente il velo islamico.

Le proteste si sono diffuse in altre città come Karaj, Kermanshah, Sanandaj, Shiraz, Ahvaz, Mashhad e Isfahan dove sono stati inneggiati slogan contro Ali Khamenei e bruciati immagini del leader iraniano con la connessione internet interrotta a Saqqez, città di origine della giovane ormai simbolo della lotta di libertà dei giovani iraniani.

martedì 25 ottobre 2022

Iran mette sotto processo gli studenti

PIERO CHIMENTI - Il portavoce della magistratura iraniana Massoud Setayeshi ha dichiarato che gli studenti arrestati, che si sono resi protagonisti delle proteste nel Paese scoppiate per la morte della 22enne Mahsa Amini "sono stati rilasciati mentre altri, che erano attivi nelle rivolte e che soprattutto hanno legami con gruppi criminali, saranno messi a processo per avere agito contro il Paese".

martedì 18 ottobre 2022

Iran, 16enne picchiata a morte

PIERO CHIMENTI - Asra Panahi, 16enne iraniana, è stata picchiata a morte dalle forze di sicurezza per essersi rifiutata di cantare l'inno dedicato alla guida suprema Alì Khamenei. Il triste destino della ragazza, condiviso con altre studentesse, è avvenuto in una scuola nel nord-ovest del Paese islamico.

Iran, giallo su scomparsa di Elnaz Rekabi


PIERO CHIMENTI -
L'atleta iraniana Elnaz Rekabi, che ha gareggiato a Seul senza velo islamico, è scomparsa senza dare notizie. Il gesto ha fatto il giro del mondo, dando forza alle proteste a Teheran per la morte di Mahsa Amini. 

Secondo la BBC alla donna sarebbero stati sequestrati passaporto e cellulare, costringendola a fare ritorno in Iran sotto il ricatto dell'arresto del fratello che non avrebbe commesso nessun reato. Adesso la donna si troverebbe nel carcere di Evin, a Teheran, nel penitenziario dove si trova l'italiana Piperno.

lunedì 17 ottobre 2022

Iran, 8 deceduti in carcere


PIERO CHIMENTI -
Salgono a 8 il numero delle vittime per l'incendio esploso dopo le rivolte nel carcere di Evin a Teheran, dove è anche reclusa l'italiana Alessia Piperno, che da fonti della Farnesina non sarebbe stata coinvolta. 

I feriti, invece, sarebbe 61 ma solo in 10 sarebbero ricoverati in ospedale, mentre 51 si troverebbero nell'ambulatorio dell'ospedale.

lunedì 3 ottobre 2022

Iran: dov'è Alessia Piperno?

(euronews) Domenica una chiamata ai genitori da una prigione di Teheran "Aiutatemi temo di non uscirne", ha detto secondo il racconto del padre. Con lei arrestati anche altri stranieri, per cause ancora ignote

martedì 27 settembre 2022

Mahsa Amini: continua in Iran la repressione contro le proteste


TEHERAN - Giustiziata perché aveva i capelli fuori posto. È la tragica vicenda legata alla ventiduenne iraniana Mahsa Amini. Era con la famiglia quando è stata arrestata, in viaggio verso Teheran per far visita ai parenti. Durante un controllo, a causa di una ciocca di capelli che spuntava dall’hijab, le autorità l’hanno accusata di non rispettare le severe regole riguardanti il velo obbligatorio per le donne. L’hanno scortata su un furgone per picchiarla a sangue e, in seguito, hanno affermato di non averla toccata. Tuttavia, Mahsa è deceduta pochi giorni dopo nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Kasra, nella capitale. 

Le forze dell’ordine si sono giustificate dichiarando che la ragazza fosse morta a causa di arresto cardiaco ma, mentre era in rianimazione, alcuni hanno fotografato le pessime condizioni in cui versava e la verità è venuta a galla, facendo il giro del web. Il popolo iraniano è sceso in piazza per protestare in merito all’accaduto e il presidente, Ebrahim Raisi, ha annunciato che avrebbe represso con il pugno di ferro le rivolte divampate. 

L’indignazione per la morte di Mahsa ha investito la sensibilità di gran parte dell’opinione pubblica, soprattutto giovanile, e cortei e manifestazioni si sono diffusi a macchia d’olio in molti paesi del mondo. Le proteste hanno provocato oltre quaranta vittime, tra attivisti e agenti, e il governo iraniano ha bloccato l’accesso a Internet e ai principali social network, oltre a rendere inutilizzabili le due principali linee telefoniche della nazione. (Antonio Bottalico)

lunedì 5 aprile 2021

Iran: iniziata la quarta ondata di Covid-19, Teheran ad alto rischio

(Ansa)

In Iran, la capitale Teheran ed alcune città vicine, tra cui Karaj, sono diventate 'zone ad altissimo rischio Covid'. A comunicarlo il ministero della Sanità iraniano, avvisando che la quarta ondata di pandemia di coronavirus è iniziata nel Paese e che le aree al massimo livello di rischio sono diventate 88 mentre quelle arancioni, o ad alto rischio, sono 100.

In assenza di rigorose misure contenitive del virus durante le vacanze del Capodanno iraniano, iniziato il 21 marzo, molte città hanno visto crescere il numero di contagi e di decessi per Covid-19. Nelle ultime 24 ore a Teheran si sono registrate 161 vittime.

sabato 28 novembre 2020

Iran. Rohani: "Israele 'mercenario' degli Stati Uniti sull'omicidio dello scienziato Mohsen Fakhrizadeh"

(Ansa)

In Iran il presidente Hassan Rohani ha accusato l'acerrimo nemico Israele di agire come un "mercenario" degli Stati Uniti assassinando a Teheran uno degli scienziati di punta del programma nucleare dell'Iran.

"Ancora una volta, le mani malvagie dell'arroganza globale, con il regime usurpatore sionista come mercenario, sono macchiate con il sangue di un figlio di questa nazione" ha scritto Rohani sul suo sito ufficiale riferendosi all'omicidio di Mohsen Fakhrizadeh.

martedì 20 ottobre 2020

Iran: bilancio delle infezioni da coronavirus salito a 3890 nuovi casi

(Ansa)

In Iran il bilancio delle infezioni da coronavirus è salito di 3.890 nuovi casi in questi giorni, portando il numero totale a 530.380. A renderlo noto il ministero della Salute. Il numero dei morti è salito a 30.375 persone, di cui 252 nelle ultime 24 ore. 

Sono 4.744 i pazienti in terapia intensiva, mentre altri 427.400 sono guariti. Circa 30 delle 31 province iraniane sono considerate zone di allerta o rosse. L'Iran ha esteso le restrizioni e le chiusure a Teheran per una terza settimana fino a venerdì.

lunedì 12 ottobre 2020

Iran: oltre 4400 contagi per Covid-19 nelle ultime 24 ore

(Ansa)

In Iran il coronavirus ha finora causato 28.293 vittime, di cui 195 nelle ultime 24 ore. Il virus ha anche infettato 3.875 persone, portando il numero dei casi dall'inizio della pandemia a 496.253. Lo ha dichiarato la portavoce del ministero della Salute iraniano Sima Lari. 

"Tra gli infetti, circa 4.439 sono in condizioni di salute critiche, mentre altri 403.950 sono guariti. 4.284.413 test sono stati effettuati nel Paese" ha dichiarato la portavoce alla tv di stato. Le autorità iraniane hanno prorogato la chiusura di luoghi pubblici come moschee e palestre per questa settimana.

martedì 6 ottobre 2020

Iran: si lavora per un cessate il fuoco tra Armenia e Azerbaigian in Nagorno-Karabakh

(Ansa)

Novità in Iran: si sta lavorando per cercare di raggiungere un cessate il fuoco tra Armenia e Azerbaigian in Nagorno-Karabakh. A dichiararlo il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Saeed Khatibzadeh, sottolineando che nelle scorse ore la questione è stata affrontata in una telefonata del capo della diplomazia iraniana Mohammad Javad Zarif con l'omologo russo Serghiei Lavrov. 

Inoltre, la Repubblica islamica è in stretto contatto con le parti belligeranti e monitora attentamente gli sviluppi ai suoi confini.

giovedì 2 luglio 2020

Olof Skoog: "L'accordo sul nucleare con l'Iran rimane un grande risultato della diplomazia multilaterale"

(Ansa)
"L'accordo sul nucleare con l'Iran rimane un grande risultato della diplomazia multilaterale, e l'unico strumento per fornire alla comunità internazionale le assicurazioni necessarie riguardo al programma nucleare iraniano. È quindi essenziale che facciamo tutto il possibile per preservarlo" ha dichiarato l'ambasciatore dell'Ue al Palazzo di Vetro, Olof Skoog.

"Sfortunatamente, nonostante tutti i suoi risultati, l'intesa è stata sempre più messa alla prova, ora più che mai è necessario uno sforzo internazionale congiunto per preservarla. La sua piena attuazione da tutte le parti è fondamentale" ha dichiarato ancora Olof Skoog, parlando a nome dell'alto rappresentante per gli Esteri dell'Unione Josep Borrell, durante una riunione virtuale del Consiglio di Sicurezza Onu sull'attuazione dell'accordo sul nucleare iraniano.

martedì 19 maggio 2020

Iran: salgono a 122.492 i casi di coronavirus

(Ansa)
In Iran salgono a 122.492 i casi di Covid-19, con 2.294 contagi accertati nelle ultime 24 ore, ai massimi quotidiani da inizio aprile. Le nuove vittime sono 69, per un totale di 7.057 decessi registrati finora.
    
I malati in terapia intensiva sono 2.712, mentre i pazienti guariti crescono a 95.661. Il totale dei test effettuati ammonta a 701.640. A riferirlo, nel suo bollettino quotidiano, il portavoce del ministero della Salute iraniano Kianoush Jahanpour. Per quel che riguarda  l'Iran, è il terzo Paese al mondo dopo Cina e Svizzera nel rapporto tra contagi e guarigioni. 

sabato 9 maggio 2020

Iran: terremoto di magnitudo 5.1 nella serata di giovedì 7 maggio

(Ansa)
Nella serata di giovedì 7 maggio maggio 2020, in Iran, una scossa di terremoto di magnitudo 5.1 ha colpito Teheran, avvertita anche in alcune città delle province settentrionali di Mazandaran e Qom. Molte persone sono scese in strada nella capitale iraniana. 

Per quel che riguarda l'epicentro, è stato localizzato nei pressi di Damavand, 58 km da Teheran. Secondo i media statali iraniani, non si segnalano al momento vittime o danni gravi. A Teheran, dicono gli stessi media, molti hanno preso l'auto e si sono messi in coda ai benzinai. 

sabato 18 aprile 2020

Iran: salgono a circa 80000 i casi confermati di coronavirus

(Ansa)
In Iran salgono a 79.494 i casi confermati di coronavirus, con 1.499 contagi nelle ultime 24 ore. Le nuove vittime sono 89, in costante calo da una settimana. Ad annunciarlo il ministero della Salute di Teheran.

Il totale dei deceduti registrati sale quindi a 4.958. I malati in gravi condizioni sono 3.563. I pazienti guariti crescono a 54.064. Il totale dei test effettuati finora è di 319.879. 

sabato 29 febbraio 2020

Oms. Ghebreyesus: "Il coronavirus ha un potenziale pandemico"

Foto Ansa
"Questo virus ha un potenziale pandemico" ha dichiarato il direttore generale dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus "La diffusione in Iran, Italia e Corea del Sud ci mostra di cosa è capace il virus. Però, può essere contenuto: è il messaggio che arriva dalla Cina".

lunedì 29 luglio 2019

Iran: presto riattivate le attività nel reattore di acqua pesante di Arak

Novità in Iran: saranno presto riprese le attività nel reattore di acqua pesante di Arak, da cui si può ricavare plutonio, materiale fissile utilizzato nella costruzione di armi nucleari. A riferirlo l'agenzia Isna, citando il capo dell'Agenzia atomica nazionale, Ali Akbar Salehi. Nel maggio scorso, un anno dopo l'uscita degli Usa dall'accordo sul nucleare, l'Iran aveva annunciato che avrebbe gradualmente superato alcuni dei limiti imposti alle sue attività dalla stessa intesa e che avrebbe riattivato la centrale di Arak se nel frattempo gli altri Paesi firmatari (Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna e Germania) non avessero messo in atto iniziative concrete per aiutare la Repubblica islamica a far fronte alle sanzioni che Washington ha imposto.