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domenica 30 marzo 2025

Myanmar: il bilancio delle vittime del terremoto continua a salire


MYANMAR, BIRMANIA - Il bilancio del devastante terremoto che ha colpito il Myanmar continua a salire, con oltre 1.600 vittime accertate e la paura che il numero possa superare le 10.000 unità. Le squadre di soccorso stanno lavorando incessantemente tra le macerie per cercare superstiti, mentre la comunità internazionale lancia l'allarme sulla necessità di aiuti umanitari urgenti.

Il sisma, di magnitudo 7,7, ha colpito il Myanmar venerdì scorso, coinvolgendo circa 20 milioni di persone, un terzo della popolazione del Paese. Il rapporto redatto dal coordinatore umanitario delle Nazioni Unite in Myanmar, Marcoluigi Corsi, evidenzia l'enorme impatto del disastro in un Paese già segnato dalla crisi politica ed economica seguita al colpo di Stato militare del 2021.

Secondo l'ONU, almeno 3.000 edifici sono crollati, tra cui 1.690 abitazioni, 670 monasteri, 60 scuole e tre ponti di grande importanza per i collegamenti locali. Le crepe nei palazzi pubblici e privati hanno reso inagibili molte strutture, tra cui università e ospedali, costringendo milioni di persone a cercare rifugio in strutture di emergenza.

Le comunicazioni sono state gravemente compromesse, con l'interruzione di Internet nella città di Mandalay, la seconda più grande del Myanmar con 1,5 milioni di abitanti. Anche le reti di trasporto terrestre e aereo risultano fortemente danneggiate, ostacolando l'arrivo dei soccorsi nelle aree più colpite.

L'ONU ha espresso particolare preoccupazione per la carenza di forniture mediche, essenziali per curare i feriti e prevenire epidemie. Inoltre, vi sono timori per la stabilità delle grandi dighe presenti nel Paese, il cui cedimento potrebbe causare ulteriori disastri.

Mentre la popolazione cerca di affrontare questa emergenza, la giunta militare al potere continua a lanciare raid aerei contro i gruppi ribelli, aggravando una situazione già drammatica. La comunità internazionale segue con attenzione l'evolversi degli eventi, mentre si moltiplicano gli appelli per un'immediata mobilitazione degli aiuti umanitari.

sabato 29 marzo 2025

Devastante terremoto in Myanmar: oltre 1.000 morti, si temono più di 10.000 vittime

MYANMAR, BIRMANIA - Ieri il Myanmar è stato colpito da un devastante terremoto di magnitudo 7.7 ha colpito, causando oltre 1.000 morti e più di 2.000 feriti, secondo quanto riportato dalla giunta militare del Paese. Funzionari statunitensi, citati dalla CNN, stimano che il bilancio delle vittime potrebbe superare le 10.000 unità.

L'epicentro del sisma è stato localizzato vicino a Mandalay, la seconda città più grande del Myanmar, con una profondità di circa 10 km. La scossa ha causato il crollo di numerosi edifici e infrastrutture, lasciando molte persone intrappolate sotto le macerie. Anche la vicina Thailandia ha subito danni significativi; a Bangkok, un grattacielo in costruzione è crollato, causando almeno 10 morti e oltre 100 dispersi.

In risposta alla catastrofe, la giunta militare del Myanmar ha dichiarato lo stato di emergenza e ha lanciato un appello urgente alla comunità internazionale per l'invio di aiuti umanitari . Tuttavia, le operazioni di soccorso sono ostacolate dal conflitto civile in corso nel Paese, che rende difficile l'accesso alle aree colpite e la distribuzione degli aiuti. Financial Times.

Il Servizio Geologico degli Stati Uniti (USGS) ha emesso un'allerta rossa, indicando una probabilità del 35% che il numero delle vittime possa raggiungere le 10.000 unità. La comunità internazionale è chiamata a rispondere prontamente per fornire assistenza alle popolazioni colpite da questa tragedia.

lunedì 5 luglio 2021

Birmania: sale a 25 il bilancio di morti in seguito agli scontri tra l'esercito e civili

(Ansa)

In Birmania sale a 25 il bilancio nei morti in seguito agli scontri in Birmania tra l'esercito e civili che si oppongono al governo dei militari, nel centro del paese. Dal golpe del primo febbraio, quasi 900 persone sono morte nei disordini, ha denunciato una ong locale.

In alcune zone, i civili si sono organizzati in "gruppi di difesa" per combattere la giunta, il più delle volte usando fucili da caccia o armi fatte in casa. In particolare, la regione intorno a Saigaing (al centro) sta vivendo un aumento delle schermaglie tra questi gruppi ed i militari.

sabato 19 giugno 2021

Birmania: l'Assemblea Generale dell'Onu chiede di fermare il flusso di armi

(Ansa)

Novità in Birmania: l'Assemblea Generale dell'Onu ha adottato una risoluzione, non vincolante, che condanna il colpo di Stato e il cui testo contiene un appello con pochi precedenti, a tutti gli Stati membri, affinché si fermi il "flusso di armi" verso il Paese asiatico.

Per quel che riguarda la risoluzione, è stata approvata da 119 Paesi, 36 si sono astenuti fra cui la Cina, il principale alleato della Birmania.

domenica 6 giugno 2021

Birmania: uccise venti persone in un raid militare

(Ansa)

In Birmania venti persone sono state uccise dai militari che hanno attaccato un villaggio in cerca di armi. A dichiararlo il Guardian, citando le agenzie locali Khit Thit Media e Delta News Agency. Se confermato, il bilancio delle vittime sarebbe uno de più gravi degli ultimi due mesi.

Per quel che riguarda gli scontri, sono scoppiati all'alba nel villaggio di Hlayswe, 150 km a nord-ovest di Rangoon. Secondo un residente gli abitanti si sono difesi dall'irruzione dei militari "solo con balestre e catapulte".

sabato 1 maggio 2021

Birmania: un nuotatore sacrifica il sogno olimpico per protestare contro il regime

(Ansa)

In Birmania un nuotatore ha deciso di sacrificare il suo sogno olimpico per protestare contro la giunta che governa il suo paese, dicendo che la sua partecipazione sarebbe "propaganda" per il regime.

"Accettare il MOC (Comitato olimpico nazionale birmano) così come è attualmente gestito significa riconoscere la legittimità di un regime omicida" ha scritto il nuotatore 26enne, Win Htet Oo il 10 aprile sul suo profilo Facebook "Nella parata delle nazioni, non camminerò sotto una bandiera intrisa del sangue del mio popolo".

domenica 11 aprile 2021

Birmania: è di oltre 700 vittime il bilancio dei morti tra i dimostranti

(Ansa)

In Birmania, nel fine settimana è stato di oltre 700 vittime il bilancio dei morti tra i dimostranti, uccisi durante la repressione del dissenso da parte della giunta militare.

Questa mattina, intanto, una guardia di sicurezza è stata ferita nell'esplosione di una bomba davanti a una banca di proprietà militare a Rangoon. La banca è una delle decine di aziende controllate dai militari.


sabato 3 aprile 2021

Birmania: il bilancio dei morti per le proteste anti golpe sale a quota 550

(Ansa)

In Birmania il bilancio dei morti accertati dall'inizio delle proteste anti golpe è salito a quota 550: a dichiararlo l'Associazione per l'assistenza ai prigionieri politici (Aapp).

Secondo l'organizzazione non profit per la difesa dei diritti umani basata in Thailandia, nella giornata di venerdì 2 aprile 2021 sono state uccise due persone, mentre altre cinque avevano perso la vita nei giorni scorsi ma non erano state conteggiate. Finora nel Paese le forze di sicurezza hanno arrestato 2.751 persone.

giovedì 1 aprile 2021

Birmania: altri 15 morti per le proteste anti golpe

(Ansa)

In Birmania almeno altri 15 morti sono stati registrati nella giornata di mercoledì 31 marzo, un dato che porta il totale delle vittime dall'inizio delle proteste anti golpe ad ameno 536: a dichiararlo l'Associazione per l'assistenza ai prigionieri politici (Aapp).

Secondo l'organizzazione non profit per la difesa dei diritti umani basata in Thailandia, nella giornata di mercoledì sono state uccise due persone, mentre 13 avevano perso la vita nei giorni scorsi ma non erano state conteggiate. Finora le autorità hanno arrestato un totale di 2.729 persone.

sabato 27 marzo 2021

Birmania: almeno 14 persone uccise durante la repressione delle proteste anti-golpe

(Ansa)

In Birmania almeno 14 persone sono rimaste uccise durante la repressione delle proteste anti-golpe mentre nella capitale Naypyidaw i militari celebrano la giornata delle forze armate con una massiccia parata. 

Il bilancio più pesante è stato registrato a Rangoon, capitale economica del Paese, dove almeno cinque manifestanti sono morti in violenti scontri notturni con la polizia.

lunedì 22 febbraio 2021

Birmania: "L'Ue trova un'intesa politica per le sanzioni relative al colpo di stato"

(Ansa)

"In risposta al colpo di stato militare in Birmania, l'Unione Europea è pronta ad adottare misure restrittive nei confronti dei diretti responsabili" si legge nelle conclusioni adottate dal consiglio Esteri Ue.

"L'Unione europea cercherà di evitare misure che potrebbero avere ripercussioni negative sulla popolazione della Birmania, soprattutto sui più vulnerabili. Il Consiglio invita l'Alto rappresentante e la Commissione europea a sviluppare proposte adeguate al riguardo" si legge ancora nel documento.

domenica 14 febbraio 2021

Birmania: la giunta militare ha sospeso le tutele sugli arresti

(Ansa)

In Birmania la giunta militare, che da due settimane ha preso il potere, ha ordinato l'arresto dei leader della protesta, che da otto giorni sfida i golpisti nelle piazze. L'ordine, scrivono alcuni media, fra cui il Guardian, è dello stesso capo dei militari, gen. Min Aung Hlaing, che ha ordinato la sospensione della legge che garantisce i cittadini da arresti, perquisizioni e detenzioni arbitrari da parte delle forze di sicurezza senza il mandato di un giudice, introdotta quando fu insediato il governo di transizione democratica nel 2011 dopo quasi 40 anni di dittatura militare.

La giunta in una nota fa sapere che nella lista delle persone da arrestare ci sono almeno sette personaggi di alto rango che si oppongono pubblicamente al governo militare sui social, minacciando anche chiunque dia loro rifugio.
La nuova legge a cui gli ordini di arresto farebbero riferimento prevede fino a due anni di detenzione senza processo per gli autori di commenti che possano "minacciare la tranquillità".

venerdì 5 febbraio 2021

Birmania: la leader Aung San Suu Kyi trasferita ai domiciliari ed è in buona salute

(Ansa)

"In Birmania la leader Aung San Suu Kyi è stata trasferita ai domiciliari ed è "in buona salute": ha dichiarato il suo partito, la Lega nazionale per la democrazia.

Per quel che riguarda Suu Kyi, era stata arrestata il primo febbraio nell'ambito di un colpo di Stato militare. Il premio Nobel per la pace è ai domiciliari nella sua casa della capitale della Birmania, Naypyidaw, ha precisato il portavoce Kyi Tore. Aung San Suu Kyi è stata accusata ufficialmente di aver infranto una regola commerciale nell'acquisto di walkie talkie all'estero.

lunedì 30 dicembre 2019

Birmania: l'Assemblea generale dell'Onu condanna le violazioni contro la minoranza musulmana dei Rohingya

(ANSA)
In Birmania, in questi giorni, l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione che condanna le violazioni dei diritti umani perpetrati contro la minoranza musulmana dei Rohingya, che comprendono arresti arbitrari, tortura, stupro e morti in detenzione, e invita il governo di quel Paese a combattere qualsiasi forma di incitamento all'odio contro le minoranze. 
Per quel che riguarda il documento, è stato approvato con 134 sì su 193 Paesi rappresentati contro 9 no e 28 astensioni.
La Birmania non considera i Rohingya una minoranza autoctona ma li ritiene dei "migranti illegali", entrati dal vicino Bangladesh. Paese dove oggi in campi profughi vivono circa 700.000 di loro, costretti a lasciare la Birmania negli ultimi tre anni, incalzati da una campagna militare che l'Onu ha condannato come "pulizia etnica". La Corte penale internazionale dell'Onu ha istruito un'inchiesta per "genocidio" nei confronti della Birmania.

martedì 10 novembre 2015

Aung San Suu Kyi vince le elezioni in Birmania


di Pierpaolo De Natale -  È stata molto chiara Aung San Suu Kyi, leader del partito Nld (Lega nazionale per la democrazia): "I tempi sono cambiati, la gente è cambiata". Per questo la neo eletta crede che i generali avranno rispetto dell'esito delle elezioni svoltesi domenica scorsa. Come ha spiegato alla Bbc, "trovo che la gente adesso sia molto più politicizzata non solo rispetto al 1990, ma molto più politicizzata rispetto al 2012, quando abbiamo fatto la campagna elettorale per le elezioni suppletive".

lunedì 20 ottobre 2014

Carrara, Festival dell'Oriente




di Pierpaolo De Natale - La magia dell'Oriente approda in Italia. Sono tre giornate uniche ed imperdibili quelle che sono state organizzate presso il complesso fieristico Carrarafiere. 31 ottobre, 1 e 2 novembre: Carrara. Dopo il successo e i numerosi consensi raccolti dalla sesta e settima edizione - avute luogo a Milano e Roma - il favoloso "Festival dell'Oriente" torna in Italia. 
Nessuno ha badato a spese per questa ottava edizione. Mostre fotografiche, bazar, stand commerciali, gastronomia tipica, cerimonie tradizionali, spettacoli folklorisitici, medicine naturali, concerti, danze e arti marziali si alterneranno nelle numerose aree tematiche dedicate ai vari paesi, in un continuo ed avvincente susseguirsi di show, incontri, seminari ed esibizioni. 
Un evento unico per tutti gli amanti dell'Asia e per tutti coloro che vogliono avvicinarsi alla strabiliante e ricca cultura orientale.
Interagisci e sperimenta gratuitamente decine di terapie tradizionali, visita il settore dedicato alla salute e al benessere con i suoi padiglioni dedicati alle terapie olistiche le discipline bionaturali,lo yoga, ayurvedica, fiori di bach, theta healing, meditazione, spazio vegano, reiki, massaggi, ci kung, tai chi chuan, shiatsu, tuina, bio musica, rebirthing, integrazione posturale, e molte altre ancora.
La lista di Paesi che prenderanno parte all'evento è infinita. India, Cina, Giappone, Thailandia, Indonesia, Filippine, Malesia,Vietnam, Mongolia, Nepal, Birmania, Cambogia e ancora tanti altre nazioni vi aspettano nei loro stand, per trasmettervi la millenaria tradizione delle patrie di Ghandi, Gengis Khan, Osho e Lao Tzi. 

Per maggiori informazioni sull'evento è possibile consultare il sito www.festivaldelloriente.it e - per coloro che sono curiosi di sapere cosa riserverà questa fantastica ottava edizione del Festival - è disponibile un'anteprima in questo video.

sabato 6 settembre 2014

Bando per imprenditoria Ue-Asia



di Pierpaolo De Natale - Pubblicato dall'Unione Europea il bando di gara per una piattaforma di coordinamento per l'internazionalizzazione della comunità imprenditoriale Ue in Asia.
Questi i Paesi coinvolti nel progetto: Cambogia, Cina, India, Indonesia, Laos, Malaysia,
Myanmar/Birmania, Filippine, Singapore, Thailandia, Vietnam; 1.300.000 euro, invece, la somma stanziata.

Obiettivo dell'operazione è creare una piattaforma con fondamenta in Ue ed Asia, per rafforzare la cooperazione fra le iniziative finanziate, per riunire i prestatori di servizi di sostegno alle imprese e per rafforzare i legami tra le iniziative delle parti interessate della comunità imprenditoriale europea Asia, per accedere ai mercati asiatici o sviluppare attività in tali mercati.

Il contraente svilupperà gli strumenti informatici che sono alla base della piattaforma e ne garantirà la manutenzione, terrà viva la piattaforma tramite una stretta e continua interazione tra gli interessati.

Il contraente dovrà essere una parte terza e non un membro della piattaforma o parte interessata, onde evitare conflitti d'interessi e i consorzi interessati potranno presentare domanda per la candidatura entro il 2 ottobre, seguendo le istruzioni disponibili al seguente link: Contract Notice