mercoledì 7 aprile 2021

Thailandia: quarantena ridotta per i viaggiatori in arrivo

(Ansa)

In Thailandia quarantena ridotta per i viaggiatori in arrivo. La Tourism Authority of Thailand (TAT) ha annunciato che il governo reale thailandese ha approvato nuove norme di prevenzione Covid-19 in materia di ingressi nel Paese.

Dall'1 aprile la quarantena scende a 7 giorni per i turisti internazionali completamente vaccinati contro Covid-19 con un vaccino approvato e registrato presso il MoPH (Ministero di salute pubblica thailandese) o approvato dall'Oms, non meno di 14 giorni prima della data di viaggio. Tuttavia i soggetti in arrivo devono provenire da paesi senza ceppo mutato di virus SARS-CoV-2. Chi non è in grado di presentare un certificato vaccinale valido al Controllo Sanitario Portuale Internazionale verrà invece sottoposto a quarantena. Il periodo è ridotto da 14 a 10 giorni (11 notti) per chi proviene da paesi senza ceppo mutato di virus SARS-CoV-2 che non siano stati vaccinati o che non abbiano completato l'intero ciclo di vaccinazione. I 14 giorni rimangono invece in vigore per chi arriva dagli 11 paesi in cui sono presenti mutazioni e varianti del virus (Botswana; Camerun; Congo; Ghana; Kenya; Mozambico; Ruanda; Sudafrica; Tanzania; Zambia e Zimbabwe).
Per entrare in Thailandia, si deve essere in possesso di visto valido o permesso di rientro, certificato di ingresso (COE) rilasciato da Ambasciata o Consolato reale thailandese; polizza di assicurazione sanitaria Covid-19 con copertura minima di 100.000 dollari; conferma della prenotazione alberghiera in una struttura del circuito Alternative State Quarantine (ASQ) e certificato medico attestante il risultato di un tampone molecolare rilasciato non più di 72 ore prima della partenza.
Durante la quarantena in Thailandia, gli stranieri devono sottoporsi a test molecolari e tutti gli arrivi sono soggetti a tracciamento (info: http://turismothailandese.it).

martedì 6 aprile 2021

Indonesia: sono almeno 101 i morti provocati dalle inondazioni improvvise

(Ansa)

In Indonesia sono almeno 101 i morti provocati dalle inondazioni improvvise e dalle frane che hanno colpito anche il vicino Timor orientale: a dichiararlo la Bbc online.

Le piogge torrenziali, le frane e l'acqua fuoriuscita da alcune dighe hanno sommerso migliaia di abitazioni provocando 80 vittime nella sola Indonesia, dove l'area più colpita rimane l'isola di Flores, a est del Paese, e dove decine di persone risultano ancora disperse.

lunedì 5 aprile 2021

Iran: iniziata la quarta ondata di Covid-19, Teheran ad alto rischio

(Ansa)

In Iran, la capitale Teheran ed alcune città vicine, tra cui Karaj, sono diventate 'zone ad altissimo rischio Covid'. A comunicarlo il ministero della Sanità iraniano, avvisando che la quarta ondata di pandemia di coronavirus è iniziata nel Paese e che le aree al massimo livello di rischio sono diventate 88 mentre quelle arancioni, o ad alto rischio, sono 100.

In assenza di rigorose misure contenitive del virus durante le vacanze del Capodanno iraniano, iniziato il 21 marzo, molte città hanno visto crescere il numero di contagi e di decessi per Covid-19. Nelle ultime 24 ore a Teheran si sono registrate 161 vittime.

sabato 3 aprile 2021

Birmania: il bilancio dei morti per le proteste anti golpe sale a quota 550

(Ansa)

In Birmania il bilancio dei morti accertati dall'inizio delle proteste anti golpe è salito a quota 550: a dichiararlo l'Associazione per l'assistenza ai prigionieri politici (Aapp).

Secondo l'organizzazione non profit per la difesa dei diritti umani basata in Thailandia, nella giornata di venerdì 2 aprile 2021 sono state uccise due persone, mentre altre cinque avevano perso la vita nei giorni scorsi ma non erano state conteggiate. Finora nel Paese le forze di sicurezza hanno arrestato 2.751 persone.

venerdì 2 aprile 2021

Cina: la Sinovac ha raddoppiato la capacità di produzione del suo vaccino

(Ansa)

In Cina la Sinovac ha annunciato di aver raddoppiato la capacità di produzione del suo vaccino CoronaVac contro il Covid-19, a 2 miliardi di dosi annue. Il suo è tra i quattro antidoti approvati dal governo cinese e negli studi condotti in Brasile la sua efficacia è stata valutata intorno al 50% per prevenire la contaminazione e all'80% per evitare l'intervento medico.

In una nota, Sinovac ha precisato di aver completato una terza linea di produzione portando la capacità a 2 miliardi di dosi annue. La compagnia ha anche spiegato di aver già consegnato 200 milioni di dosi a più di 20 Paesi, compresa la Cina, avendo ricevuto le autorizzazioni alla sua commercializzazione in più di trenta Paesi.