Iga Swiatek trionfa agli Internazionali d’Italia: terzo titolo a Roma per
la polacca
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via Internazionali BNL d'Italia fb*FRANCESCO LOIACONO *- La campionessa
polacca Iga Swiatek ha conquistato gli Internazionali d'Italia WTA Masters
1000, s...
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lunedì 23 novembre 2015
Uccise decine di elefanti in India
sabato 21 novembre 2015
India, bimba di 5 anni violentata e uccisa
mercoledì 18 novembre 2015
Piogge in India: 95 morti
mercoledì 11 novembre 2015
Oggi in India la Festa delle luci
mercoledì 4 novembre 2015
New Delhi, ergastolo per tassista Uber
Lo scorso 20 ottobre il 32 enne Shiv Kumar Yadav è stato giudicato colpevole dallo stesso tribunale di New Delhi, con le accuse di sequestro di persona, intimidazione e violenza sessuale.
lunedì 26 ottobre 2015
Terremoto di magnitudo 8.1 tra Afghanistan e Pakistan
Il terremoto è stato così potente da essere stato avvertito anche a New Delhi. Nerendra Modi, premier indiano, ha immediatamente offerto assistenza ai Paesi vittime della calamità, dove è stato dichiarato lo stato d'emergenza: “Ho appreso del forte sisma nella regione di Afghanistan-Pakistan con scosse avvertite anche in alcune zone dell’India. Prego per la salvezza di tutti. Ho chiesto una valutazione urgente e siamo pronti a fornire assistenza dove richiesto, anche in Afghanistan e Pakistan”, questo il messaggio lanciato in un tweet.
mercoledì 21 ottobre 2015
Torna il Festival dell'Oriente. Tra le novità anche il coloratissimo Holi Festival
12:29
Cina, Corea del Sud, Cultura, Eventi, Giappone, India, Indonesia, Italia, Sri Lanka, Tibet, Tradizione, Vietnam
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di Pierpaolo De Natale - Torna a grande richiesta il Festival dell'Oriente, una fiera interamente dedicata all'arte, alla tradizione e alla cultura asiatica. Vietnam, Cina, Thailandia, Giappone, Malesia, Tibet, Sri Lanka, passeggiare per gli stand del Festival sarà come viaggiare alla scoperta del continente più ricco e colorato del mondo. Anche in questa edizione - che si terrà a Padova nei mesi di novembre e dicembre - sono riconfermate grandi aree tematiche e tante attività che coinvolgeranno i visitatori.
Bazar e stand commerciali consentiranno di acquistare oggetti frutto dello stile orientale, mentre angoli di gastronomia tipica permetteranno di deliziare le papille gustative assaporando tante varietà di cibi. Ancora una volta, il programma del Festival dell'Oriente prevede cerimonie tradizionali, spettacoli folkloristici, concerti, danze e lezioni aperte di arti marziali. Le giornate saranno inoltre arricchite da interessanti mostre fotografiche e da seminari e incontri sulle culture dell'Asia.
In attesa che i battenti di Padova Fiere siano riaperti, abbiamo incontrato la dott. ssa Valentina Nobili, responsabile dell'Ufficio Stampa del Festival.
Quali novità sono previste per questa attesissima edizione che avrà luogo a Padova?
Questa seconda edizione di Padova sarà ricca di molte, coinvolgenti novità. A partire dal settore "Salute e Benessere: da Oriente a Occidente", completamente dedicato al mondo olistico con molte attività ed esperienze interattive; al divertentissimo "Holi Festival", la festa del colore di tradizione Indiana reinterpretata dal Festival dell'Oriente in chiave Bollywood, che si terrà nell'area esterna dei padiglioni nelle tre giornate di domenica 29 novembre, domenica 6 dicembre e domenica 13 dicembre; ed ancora moltissime affascinanti mostre di abiti tradizionali, di splendide statue, di strutture tipiche dell'architettura Orientale; un'area appositamente dedicata ai bambini con l'animazione della simpatica mascotte Kung Fu Panda; molte aree culturali dedicate ai vari paesi d'Oriente dove assistere e provare in prima persona cerimonie tradizionali ed attività folkloristiche; e tantissime altre.
Indubbiamente riscuotono molto successo i vari ristoranti etnici presenti all'interno del Festival, che per tutto il giorno propongono piatti e prelibatezze della tradizione gastronomica Orientale. Il pubblico potrà trovare punti ristoro per tutti i gusti e sperimentare molte cucine tipiche: dalle più conosciute e diffuse, come la cucina Cinese o Giapponese, sino a quelle più insolite e particolari, come la cucina Indonesiana o dello Sri Lanka.
Il Festival d'Oriente concluderà il 2015 a Padova, ma quali sono le tappe previste per l'anno prossimo?
Per il 2016 è previsto un ricco calendario di eventi, che toccherà le principali città di tutta Italia. Solo per citarne alcune, il Festival dell'Oriente sarà nei primi mesi del prossimo anno a Bologna, Torino, Roma e Milano. Maggiori informazioni in merito si potranno trovare seguendo l'evento sul sito ufficiale festivaldelloriente.net e sulla pagina Facebook Festival dell'Oriente.
sabato 17 ottobre 2015
Ancora violenze in India: stuprate bimbe di 2 e 5 anni
martedì 13 ottobre 2015
Bimba di 4 anni torturata e stuprata in India
giovedì 1 ottobre 2015
Uomo linciato per aver macellato mucca in India
sabato 22 agosto 2015
India. cadavere travolto 16 volte dai treni
mercoledì 19 agosto 2015
Nuovo orrore in India: decapitano sorella 17 enne a causa di una "love story"
giovedì 9 luglio 2015
India: genitori costringono figlia 13enne a prostituirsi
di Pierpaolo De Natale - Una 13enne indiana è stata salvata dalla polizia che l'ha sottratta ai suoi genitori nella città di Kottakkal, in Kerala. La madre e il patrigno della giovane vittima hanno obbligato per due anni la ragazza a prostituirsi, preoccupandosi anche di procurarle i clienti.
I media locali riferiscono che la donna, 37enne, è madre di sette figli e faceva pagare 3000 rupie (circa 47 dollari) agli uomini che intendessero avere rapporti sessuali con la tredicenne. Il compito di procacciare clienti spettava invece al patrigno della ragazza, un autista 55enne che pubblicizzava l'adolescente mostrando foto ai passeggeri che trasportava.
La polizia ha arrestato i due aguzzini, individuato già 25 dei 40 presunti clienti ed altri dieci sono già finiti in manette, mentre la ragazza è ora affidata ad una casa d'accoglienza statale.
lunedì 6 luglio 2015
Il Dalai lama compie 80 anni
Dalai Lama significa "oceano di saggezza" ed è il titolo attribuito dai sovrani mongoli a quegli esseri illuminati che hanno scelto di rinascere per poter servire l'umanità. Dunque, investito di questa importante responsabilità, Tenzin Gyatso iniziò a sei anni il proprio percorso accademico e terminò gli studi a 25 anni, sostenendo gli esami per ottenere una sorta di "Dottorato in filosofia buddhista".
A partire dal 1950, a soli quindici anni, assunse il ruolo di capo di stato e di governo del Tibet e da allora si impegnò a dialogare con la Cina, affinchè questa rispettasse un trattato che prevedeva l'autonomia e il rispetto religioso dei Tibetani. Nel '59 fu costretto a chiedere asilo politico all'India, a seguito della repressione operata dall'esercito cinese contro l'Insurrezione Nazionale tibetana a Lhasa.
Oggi, il Dalai Lama vive in un villaggio sul versante indiano delle montagne himalayane, divenuto sede del governo in esilio del Tibet, ed è ancora costantemente impegnato nella lotta in difesa dei diritti della propria gente sulla strada della non violenza.
Nel 1989 vinse il Premio Nobel per la Pace e oggi insegna i principi del Buddhismo in tutto il mondo, continuando ad incoraggiare i rifugiati tibetani nella costruzione di templi per tutelare e salvaguardare la loro cultura. Lo stile di vita del Dalai Lama è lo stesso dei monaci buddisti. Egli, infatti, vive in una piccola dimora a Dharamsala, dove ogni giorni suole svegliarsi alle 4 del mattino per meditare. Le ore antimeridiane e pomeridiane sono scandite da udienze private, cerimonie religiose e incontri amministrativi, che solo al calar del sole lasciano spazio alle ultime preghiere prima del ritiro notturno. Tra le sue frasi più famose, ricordiamo: "Non c'è oppressione che possa, alla lunga, vincere sul diritto e la giustizia".
India: violenze in ospedale sulle future mamme
foto: Reuters/Vivek Prakash |
di Pierpaolo De Natale - “Noi trattiamo con molta più cura le nostre capre e i nostri bufali, rispetto a come loro trattano i pazienti”, sono queste le terribili parole con cui le donne tribali del villaggio indiano di Santhal, a Birbhum, descrivono il comportamento del personale sanitario nei confronti delle madri prossime al parto. I bambini in possesso di un certificato di nascita sono davvero pochi, perchè le donne preferiscono mettere al mondo i propri piccoli tra le mura domestiche, piuttosto che affidarsi alle "cure" degli ospedali.
Il governo indiano sta tentando di rendere obbligatorio il parto all'interno di cliniche ufficialmente riconosciute dallo Stato, soprattutto sotto l'occhio vigile della comunità internazionale, che come Obiettivo di sviluppo del Millennio intende ridurre a 109 donne per ogni 100mila nati il tasso di mortalità. Si ritiene che i decessi durante il parto avvengano a causa delle pessime condizioni igieniche e a seguito dell'incompetenza dell'assistenza sanitaria.
“Tutti i miei compagni del corso hanno preso a schiaffi le pazienti. È quasi un rito di passaggio”, racconta Romit, giovane medico di un ospedale di Calcutta, al Quartz. “Una volta c'era un ragazzo così timido che non perdeva mai la pazienza. Il giorno in cui ha dato il suo primo schiaffo a una paziente lo abbiamo costretto a offrirci la cena per festeggiare”. Vittime di questi abusi sono le donne appartenenti alle classi meno elevate della popolazione, poichè le famiglie d'élite hanno la fortuna permettersi onerosi ricoveri in cliniche private.
Il governo indiano, a partire dal 2005, ha intrapreso un percorso per l'istituzionalizzazione del parto e per la promozione della crescita della popolazione. Il programma messo a punto dall'esecutivo è il Janani Suraksha Yojana (JSY) e prevede l'assegnazione di compensi economici per le donne che scelgono di partorire in cliniche pubbliche. La linea di governo è stata però fortemente criticata dagli attivisti, in quanto programmi come il JSY mirano a incoraggiare le donne senza considerare i comportamenti delle equipe sanitarie. La National Health Mission ha anche dato il via a costanti ispezioni per il miglioramento della salute degli abitanti delle zone più lontane dai distratti cittadini, ma queste indagini si limitano a giudicare infrastrutture e pulizia ospedaliere e non valutano anche gli atteggiamenti del personale.
“Tutti i miei compagni del corso hanno preso a schiaffi le pazienti. È quasi un rito di passaggio”, racconta Romit, giovane medico di un ospedale di Calcutta, al Quartz. “Una volta c'era un ragazzo così timido che non perdeva mai la pazienza. Il giorno in cui ha dato il suo primo schiaffo a una paziente lo abbiamo costretto a offrirci la cena per festeggiare”. Vittime di questi abusi sono le donne appartenenti alle classi meno elevate della popolazione, poichè le famiglie d'élite hanno la fortuna permettersi onerosi ricoveri in cliniche private.
Il governo indiano, a partire dal 2005, ha intrapreso un percorso per l'istituzionalizzazione del parto e per la promozione della crescita della popolazione. Il programma messo a punto dall'esecutivo è il Janani Suraksha Yojana (JSY) e prevede l'assegnazione di compensi economici per le donne che scelgono di partorire in cliniche pubbliche. La linea di governo è stata però fortemente criticata dagli attivisti, in quanto programmi come il JSY mirano a incoraggiare le donne senza considerare i comportamenti delle equipe sanitarie. La National Health Mission ha anche dato il via a costanti ispezioni per il miglioramento della salute degli abitanti delle zone più lontane dai distratti cittadini, ma queste indagini si limitano a giudicare infrastrutture e pulizia ospedaliere e non valutano anche gli atteggiamenti del personale.
Nonostante l'alta persistenza di violenze e maltrattamenti - secondo i dati raccolti dall'Organizzazione mondiale della Sanità - il tasso di mortalità dal 1990 al 2013 è sceso da 560 a 190.
domenica 5 luglio 2015
India: chiude pasticceria aperta dal Settecento
di Andrea Zeni - Ghantewala: è questo il nome della più famosa e antica pasticceria indiana, che ha dovuto chiudere per sempre dopo 225 anni di attività nel centro storico di New Delhi. Il locale fu aperto nel lontano 1790 all'inteno del bazar di Chandni Chowk er era indicato su tutte le guide turistiche ed enogastronomiche, soprattutto per via dei suoi deliziosi dolci al burro, i "sohan halwa". Per via della scarsità di clienti e a causa della forte concorrenza dei negozi più moderni, il Ghantewala chiude clamorosamente dopo oltre due secoli di attività e dopo che riuscì a conquistarsi il titolo di pasticceria preferita dal sultano moghul Shah Alam II, discendente del celebre Taj Mahal di Agra.
mercoledì 24 giugno 2015
Tragica vendetta in India, ragazza arsa viva
di Antonio Gianseni - Una folle vendetta si è consumata nel distretto di Fatehpur, in Uttar Pradesh (India settentrionale). Quattro persone sono state colte in flagrante mentre cercavano di rubare manghi in un frutteto e, per vendicarsi contro il proprietario, hanno deciso di recarsi presso la sua abitazione. I quattro, giunti sul luogo, hanno trovato solo la figlia minorenne del proprietario del frutteto e hanno scelto di sfogare su di lei la propria rabbia, cospargendone il corpo di cherosene e bruciandola viva.
La notizia arriva dalla Cnn-Ibn. La polizia indiana ha registrato una denuncia e subito aperto un'inchiesta per omicidio, anche se ad ora non è stato compiuto alcun arresto.
giovedì 18 giugno 2015
India: ritirate dal mercato 27 tonnellate prodotti Nestlè
foto: Ansa |
Nestlé continua a sostenere, anche tramite il CEO, Paul Bulcke, che l'articolo "è atto al consumo" e a tal proposito ha anche presentato un ricorso contro l'ordinanza emessa dalla Fssai e giunta all'Alta Corte di Mumbai, la quale non ha ancora esaminato il caso.
Il valore di 45 milioni di euro della merce da distruggere, fa sapere Nestlè, si aggiunge, "è approssimativo, perchè non include i costi di ritiro degli stock dal mercato, del loro trasporto nei centri di eliminazione e della eliminazione stessa".
Il quotidiano economico Mint stima che saranno necessari circa 40 giorni per portare a termine la distruzione delle tonnellate di prodotto, che verranno smaltiti in sei impianti per la produzione di cemento presenti in vari Stati indiani.
lunedì 1 giugno 2015
India: un video sulla bellezza dal '900 ad oggi
Aishwarya Rai, attrice e modella indiana |
Ecco il curioso esito di questa ricerca sull'estetica.
sabato 23 maggio 2015
Macchine agricole italiane: “motori accesi” in India
di Redazione - Pieno successo della manifestazione dimostrativa di macchine e attrezzature agricole svoltasi in provincia di Pune nello Stato del Maharashtra. Un folto pubblico di tecnici e operatori indiani ha visto all’opera tecnologie made in Italy, grazie all’iniziativa organizzata da FederUnacoma in collaborazione con la Regione Emilia Romagna e con importanti enti scientifici ed economici indiani.
Si è conclusa questo pomeriggio a Manjiri in provincia di Pune, nell’area sperimentale del Centro Nazionale di Ricerca sulla Viticoltura, la manifestazione di EIMA Show India 2015, la prima realizzata nello stato del Maharashtra, nel quadro di una cooperazione italo-indiana che vede impegnate varie importanti istituzioni. La manifestazione – dedicata alle prove tecniche di macchine e attrezzature agricole prodotte da undici industrie italiane – ha registrato una grande partecipazione di pubblico, proveniente dalle diverse aree del Maharashtra e da altri Stati del Paese, e ha permesso di vedere all’opera mezzi meccanici di nuova generazione per la lavorazione del terreno, per l’irrigazione, e per la coltivazione della vite che nell’economia agricola indiana sta assumendo un’importanza crescente. La federazione dei costruttori italiani di macchine agricole FederUnacoma – organizzatrice dell’evento – stima una presenza nei due giorni di circa mille operatori professionali indiani, e sottolinea l’importanza della cornice istituzionale nella quale si è realizzata l’iniziativa, che garantisce prospettive di sviluppo per questa cooperazione bilaterale.
Alla cerimonia di inaugurazione, svoltasi ieri mattina, erano presenti Vikas Deshmukh, commissario per l’agricoltura del governo del Maharashtra, G. Sawant, direttore del centro nazionale di ricerche per la viticoltura, T. Janakiraman, direttore del dipartimento di scienze orticole del consiglio indiano delle ricerche, Satish Magar, presidente della camera di commercio, industria e agricoltura di Mahratta, Sopan Kanchan, responsabile del comitato indiano per l’agribusiness della camera di commercio di Mahratta, Alessandro Lambrucchi, rappresentante della camera di commercio Italo-Indiana, e Marco Acerbi direttore ufficio eventi di FederUnacoma.
L’obiettivo della manifestazione – che vede la partecipazione attiva della Regione Emilia Romagna a sostegno delle imprese della meccanica agricola dei propri distretti produttivi – è rafforzare la collaborazione con gli enti indiani per il trasferimento ottimale delle tecnologie Made in Italy nella realtà agricola del Subcontinente, e favorire le relazioni commerciali fra i due Paesi. Le imprese italiane che partecipano ad EIMA Show sono Annovi Reverberi (componentistica), Braglia (componentistica), Cima (atomizzatori, impolveratori e diserbatrici), F.lli Annovi di Annovi Marino (spandiconcime per vigneto), Fieni Giovanni (ventole per atomizzatori), Martignani (atomizzatori), Nobili (atomizzatori e trincia), Selvatici (vangatrici e trivelle), Sicma (frese e trincia), Tifone (atomizzatori), Zanon (forbici e attrezzi per lavorazioni nel vigneto e frutteto).
Terminata la due giorni di prove in campo, l’evento di Manjiri prevede infatti una terza giornata, quella di domani, dedicata proprio agli incontri “business–to-business” tra le aziende del settore e gli operatori economici provenienti da ogni parte dell’India. “Con il successo di pubblico e con i suoi contenuti tecnici - ha dichiarato il responsabile organizzativo Marco Acerbi – l’evento di EIMA Show si sta confermando un progetto vincente, e un ottimo ‘ponte’ verso la grande esposizione di EIMA Agrimach, che in collaborazione con la Federazione indiana delle camere di commercio e dell’industria FICCI realizzeremo a New Delhi dal 3 al 5 dicembre prossimo”. “Una manifestazione a cadenza biennale - ha aggiunto Acerbi – che giunge quest’anno alla sua quarta edizione e che non smette di sorprendere per la sua dinamicità e capacità di crescita”.
L’obiettivo della manifestazione – che vede la partecipazione attiva della Regione Emilia Romagna a sostegno delle imprese della meccanica agricola dei propri distretti produttivi – è rafforzare la collaborazione con gli enti indiani per il trasferimento ottimale delle tecnologie Made in Italy nella realtà agricola del Subcontinente, e favorire le relazioni commerciali fra i due Paesi. Le imprese italiane che partecipano ad EIMA Show sono Annovi Reverberi (componentistica), Braglia (componentistica), Cima (atomizzatori, impolveratori e diserbatrici), F.lli Annovi di Annovi Marino (spandiconcime per vigneto), Fieni Giovanni (ventole per atomizzatori), Martignani (atomizzatori), Nobili (atomizzatori e trincia), Selvatici (vangatrici e trivelle), Sicma (frese e trincia), Tifone (atomizzatori), Zanon (forbici e attrezzi per lavorazioni nel vigneto e frutteto).
Terminata la due giorni di prove in campo, l’evento di Manjiri prevede infatti una terza giornata, quella di domani, dedicata proprio agli incontri “business–to-business” tra le aziende del settore e gli operatori economici provenienti da ogni parte dell’India. “Con il successo di pubblico e con i suoi contenuti tecnici - ha dichiarato il responsabile organizzativo Marco Acerbi – l’evento di EIMA Show si sta confermando un progetto vincente, e un ottimo ‘ponte’ verso la grande esposizione di EIMA Agrimach, che in collaborazione con la Federazione indiana delle camere di commercio e dell’industria FICCI realizzeremo a New Delhi dal 3 al 5 dicembre prossimo”. “Una manifestazione a cadenza biennale - ha aggiunto Acerbi – che giunge quest’anno alla sua quarta edizione e che non smette di sorprendere per la sua dinamicità e capacità di crescita”.
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