lunedì 17 settembre 2018

Mangkhut, le vittime salgono a 64 nelle Filippine. Ad Hong Kong tremano i grattacieli

Magkhut, il potente tifone che sta facendo tremare le Filippine e la Cina, ha mietuto già le prime vittime. L'emittente Cctv ha reso noto che due persone sono rimaste uccise dopo che il tifone ha toccato terra, nella provincia meridionale di Guangdong.

Sale intanto a 64 il bilancio delle vittime nelle Filippine, ma la polizia ha avvertito che altre 45 persone risultano disperse e 33 sono ferite, dopo suo passaggio ieri nel nord dell'arcipelago. Nella provincia di Benguet si contano la maggior parte delle vittime e dei dispersi, a causa di due fran

Colpita anche Hong Kong, dove i grattacieli hanno ondeggiato, sono esplose finestre e dove oltre 100 persone sono rimaste ferite a causa dei danni provocati ai palazzi della metropoli.

Massimo grado di allerta ad Hong Kong: le autorità hanno avvisato i residenti di rimanere nelle proprie case per evitare di essere colpiti dagli oggetti e dai detriti sollevati dal tifone. Finora i funzionari governativi parlano di 111 feriti, mentre i livelli delle acque sono saliti di quasi 3,5 metri. L'aeroporto internazionale ha cancellato oltre 800 voli creando forti disagi per oltre 100.000 passeggeri.

sabato 15 settembre 2018

Il super tifone Mangkhurt si abbatte sulle Filippine: 12 morti, migliaia di sfollati

di MARIAGRAZIA DI RAIMONDO - Il tifone Mangkhurt, che si è abbattuto sulla costa nordorientale delle Filippine, ha già causato 12 morti. Per il sottosegretario Ricardo Jalad, direttore dell'agenzia nazionale per la gestione dei disastri, il bilancio è senza dubbio destinato a crescere, come anche quello dei danni.

Venti fino a 212 chilometri orari, 87 mila residenti hanno dovuto lasciare le loro abitazioni, 7 province hanno subìto frane e sono senza elettricità; nella regione della Cordillera si sono verificate 42 smottamenti. Le strade completamente allagate sono impercorribili e gli aeroporti chiusi. L'Osservatorio meteorologico delle Hawaii ha declassato a forza 4 il super tifone, che si dovrebbe spostare verso la Cina meridionale, toccando terra domani.

giovedì 6 settembre 2018

Giappone: forte scossa di terremoto colpisce l'isola di Hokkaido

di MARIAGRAZIA DI RAIMONDO - Una forte scossa di terremoto pari a 6,7 gradi della scala Richter ha colpito quest'anno notte (le 02.00 in Italia) l'isola di Hokkaido, situata nella zona più settentrionale dell'arcipelago giapponese. La scossa ha provocato diverse frane, che hanno ricoperto strade ed edifici, un blackout, l'intera interruzione dei servizi telefonici e televisivi.

Sembra non ci siano stati, invece, particolari danni alla centrale nucleare dell'isola. Si sono registrati 8 morti, 130 feriti e circa 40 dispersi. L'epicentro è stato capitato nella città di Atsumo. Il ministro dei Trasporti ha dichiarato che l'aeroporto di Sapporo rimarrà chiuso per tutta la giornata e ci saranno delle restrizioni sulla viabilità delle strane e treni.

mercoledì 5 settembre 2018

Jebi si abbatte sul Giappone: 11 vittime

TOKYO - Jebi, il tifone più potente degli ultimi 25 anni, ha causato al suo passaggio in Giappone una decina di vittime e 300 feriti. Lo riferisce un portavoce del governo. Il tifone ha colpito il Paese con piogge torrenziali, straripamenti di fiumi e venti che hanno superato i 210 chilometri all'ora, causando ingenti danni materiali a edifici e veicoli.

Le compagnie aeree hanno cancellato 800 voli tra martedì e oggi. L'aeroporto di Kansai (Osaka, nell'ovest del Paese) è il più colpito: lo scalo si è parzialmente allagato e 5.000 persone sono state evacuate martedì con 25 autobus e un traghetto; le autorità lo hanno chiuso fino a nuova comunicazione.

Solo ad Osaka e a Kyoto, più di 1,6 milioni di famiglie sono rimaste senza elettricità. Il premier Abe ha annullato un impegno a sull'isola meridionale di Kyushu, per monitorare il disastro naturale e dare una risposta celere attraverso il Governo.

martedì 4 settembre 2018

Jebi devasta il Giappone: almeno 6 vittime

TOKYO - Sono almeno 6 i morti accertati per il tirone Jebi, che si è abbattuto sul Giappone ed è considerato il più potente degli ultimi 25 anni. Lo riferisce il canale televisivo pubblico NHK, aggiungendo che i feriti sono almeno 170, uno dei quali in condizioni critiche.

Jebi, considerato il più violento degli ultimi 25 anni, attraverserà martedì il Giappone centro-occidentale e metterà a dura prova i trasporti e le attività commerciali. Jebi si troverà al mattino nella parte meridionale dell'arcipelago e nel corso della giornata raggiungerà le coste, ma colpirà con tutta la sua forza la parte occidentale del Paese, con venti fino a 220 chilometri all'ora in un perimetro molto ampio che comprende anche Tokyo.

Sono già 550 i voli cancellati e diversi i collegamenti ferroviari sospesi per precauzione. Le aziende nelle zone che si pensa saranno più colpite hanno chiesto ai loro dipendenti di restare a casa e le scuole resteranno chiuse.

Prima dell'arrivo del tifone sono stati emanati ordini di evacuazione per oltre 300 mila cittadini, 280 mila dei quali nella sola prefettura di Kobe, dove Jebi è arrivato poco dopo, intorno alle due del pomeriggio. I meteorologi hanno emesso allarmi per possibili slavine, alluvioni e per la presenza di alte onde, come mostrano le immagini diffuse oggi dai media giapponesi. Finora, circa 1500 ripari temporanei sono stati allestiti dalle autorità locali delle aree piu' interessate dal passaggio del tifone.

Il premier giapponese Shinzo Abe ha annullato un viaggio all'interno del Paese per coordinare gli sforzi del governo, e il portavoce del governo, Yoshihide Suga, ha chiesto di prendere "tutte le misure possibili" contro il tifone. Il Giappone occidentale è stato pesantemente colpito dai tifoni nell'estate 2018: il bilancio delle alluvioni che nel luglio scorso hanno colpito le parti centrali e occidentali del Paese è di circa 220 vittime.