martedì 28 ottobre 2014

Corea del Sud, pena di morte per capitano del traghetto Sewol



di Pierpaolo De Natale - Massima pena richiesta dall'accusa per il capitano del traghetto Sewol, responsabile della morte di 476 persone.

I fatti risalgono allo scorso 16 aprile. giorno in cui il 69enne Lee Joon-Sewol era al comando di un traghetto, i cui passeggeri erano per la maggior parte studenti delle scuole superiori in gita scolastica.

Ha abbandonato la nave senza fare nessuno sforzo per salvare i passeggeri e per la sua negligenza oltre 300 persone sono morte. Questa la motivazione dell'accusa, che ha dunque chiesto la pena capitale per il capitano responsabile dell'affondamento dell'imbarcazione.

«Ha mentito, ha accampato delle scuse, non si è mostrato pentito. Per questo chiediamo la pena di morte», queste le parole pronunciate in aula dall'accusa. A incastrare il capitano e l'equipaggio, inoltre, ci sono le testimonianze dei superstiti. A mezz'ora dal lancio della richiesta di aiuto, i membri dell'equipaggio sopravvissuti avrebbero usufruito del primo battello di soccorso per mettersi in salvo. Tutti i componenti della crew indossavano abiti normali e Lee era addirittura in mutande - forse, secondo l'accusa - per rendersi irriconoscibile.

Ergastolo per il primo ufficiale, il secondo ufficiale e il capo ingegnere: questa la pena richiesta; reclusione dai 15 ai 30 anni, invece, per gli altri undici membri dell'equipaggio.

Avanzate, dunque, le seguenti richieste dall'accusa. Si attende, in questi giorni, la sentenza definitiva.

0 commenti:

Posta un commento