Risultati del primo turno del torneo Masters 1000 di Madrid: Darderi,
Altmaier, Munar e altri si qualificano al secondo turno
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*via Atptour.comFRANCESCO LOIACONO -* Nel primo turno del prestigioso
torneo Masters 1000 di Madrid, si sono disputati diversi incontri
emozionanti che h...
giovedì 26 febbraio 2015
Italia, allarme parrucchieri ed estetisti cinesi
di Andrea Zeni - La crisi economica colpisce tutti i settori, compresa la cura della propria immagine. Secondo quanto censito dalla Cgia di Mestre, in Italia vi sarebbero circa 3.500 imprese gestite da Cinesi che si occupano di hairsyle e makeup. Parrucchieri ed estetisti asiatici attirano sempre più clienti con i loro prezzi stracciati e fortemente competitivi, ma quanto riportato dai dermatologi ha qualcosa di sconcertante. Tinture di dubbia provenienza, smalti aggressivi e attrezzi non sterilizzati: queste alcune delle cause principali che portano a compromettere in modo significativo la salute di pelle e capelli. Il monito proviene da Fabio Rinaldi, docente alla Sorbona di Parigi e presidente dell'International Hair Research Foundation. "Saranno tre o quattro mesi - riferisce Rinaldi - che stiamo assistendo a un incremento esponenziale di pazienti che vengono da noi in studio non tanto dopo aver fatto un taglio di capelli in saloni cinesi, bensì un trattamento con cosmetici, soprattutto tinture e permanenti, riscontrando in seguito delle grosse reazioni infiammatorie: si parte da un semplice prurito o arrossamento della pelle, sintomi che comunque devono essere curati, per arrivare a infiammazioni di gran lunga più importanti. Problemi che, se trascurati, possono portare all'alopecia cicatriziale e, quindi, a patologie semi-gravi con eventuale caduta importante di capelli". "Naturalmente - precisa il dermatologo - non si deve generalizzare, ma posso quanto meno consigliare di prestare attenzione innanzitutto alle condizioni igieniche del negozio e alla preparazione del personale, per poi sincerarsi che gli attrezzi utilizzati per tagliare i capelli o sistemare le unghie siano stati opportunamente sterilizzati con gli appositi apparecchi. Altra cosa fondamentale è farsi mostrare la lista dei prodotti disponibili perché, per esempio, alcuni potrebbero non essere a norma CE (basta leggere sulla scatola) e, in questo caso, non conviene proprio usarli poiché non si sa neanche cosa contengano".
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