domenica 10 gennaio 2016

Bombardiere Usa sorvola Corea del Sud


di Andrea Zeni - Un velivolo usa ha sorvolato quest'oggi il territorio sudcoreano, abbassandosi in picchiata su una base aerea al confine fra Nord e Sud. Il mezzo è un bombardiere B-52, che ha compiuto questa operazione in una dimostrazione di forza conseguente al test di un ordigno nucleare all'idrogeno portato a termine qualche giorno fa da Pyongyang. Il leader nordcoreano, Kim Jong-un, ha dichiarato che il test è stato un gesto di autodifesa e che "è il legittimo diritto di uno Stato sovrano e una giusta azione che nessuno può criticare".

giovedì 31 dicembre 2015

Fiamme nel centro di Dubai

di Pierpaolo De Natale - Paura nel centro di Dubai, dove un grattacielo affianco al celeberrimo Burj Khalifa è stato improvvisamente avvolto dalle fiamme, da terra al ventesimo piano. Ancora sconosciute le cause del terribile incendio, mentre vigili del fuoco e protezione civile sono al lavoro per spegnere le fiamme ed evacuare l'edificio, il The Address Downtown Dubai. Circa due milioni di persone erano attese nell'area dell'incidente, dove di lì a poche ore avrebbe avuto luogo il grande spettacolo di fuochi d'artificio che - come ogni anno - incanta il mondo coi colori degli Emirati Arabi. Ancora ignota la presenza di vittime o feriti.

martedì 22 dicembre 2015

Incidente aereo in India, 10 morti


di Antonio Gianseni - Un velivolo Superking con a bordo membri del personale tecnico delle Bsf (Forze di sicurezza delle frontiere indiane) è precipitato al suolo poco dopo il decollo. A riferire la notizia è la tv Times Now, che riporta un primo bilancio di 10 vittime. Accortosi di un mal funzionamento, il pilota del piccolo aereo ha provato a richiedere un atterraggio d'emergenza, ma non è riuscito a portare a termine la procedura perchè avrebbe urtato contro un muro di recinzione di un aeroporto vicino New Delhi, prendendo fuoco.

giovedì 17 dicembre 2015

I giardini invernali dell’Arte 10-13 dicembre.Iniziano le giornate ortodosse di San Nicola a Bari


di Redazione - Profonde emozioni e passione hanno accompagnato la realizzazione della sesta edizione del "Giardino delle arti invernali" del Festival dell'arte pugliese, promosso ed organizzato dal Cesvir (Centro Economia Sviluppo italo-russo) in collaborazione con la Direzione dei Programmi internazionali di Mosca, che si è svolto nella Capitale russa e nella città di Dmitrov dal 10 al 13 dicembre. Riuscire a portare artisti pugliesi in Russia è per la delegazione del Cesvir sempre motivo di grande orgoglio: una vera missione, in considerazione del particolare momento storico, di tensioni politiche nel mondo, e delle criticità economiche che penalizzano, da tempo ormai, l'arte e la cultura. Il rinnovato interesse e il caloroso coinvolgimento degli spettatori moscoviti è sicuramente la grande soddisfazione che ripaga gli sforzi convogliati nella volontà di non spezzare questo prestigioso dialogo culturale che, a maggio del 2016, con la realizzazione del Festival dell'arte russa a Bari e in Puglia, celebrerà il decimo anniversario. A rappresentare il calore della attraente terra di Puglia in questa ultima edizione si sono avvicendati il cantautore Antonio DIODATO, il DUO FOLKSONG (Francesco PALAZZO e Tiziana PORTOGHESE) e il quartetto COLFISCHIOSENZA (Francesco BIANCO, Andrea CAMPANELLA, Stefano SCAGLIUSO e Massimo Bonuccelli). Sempre più soddisfatta la Direzione dei Programmi internazionali che ha mostrato compiacimento per lo spessore artistico e la professionalità degli artisti che si sono esibiti, confermando ancora una volta come l'arte e la cultura costituiscano i linguaggi universali capaci di rafforzare i rapporti tra due Paesi lontani, ma da secoli uniti da un filo sacro e mai spezzato, l'amore per il Santo delle Genti: San Nicola.

Da domani il capoluogo pugliese suggellerà la propria vocazione all’ecumenismo ed al dialogo interreligioso accogliendo, come avviene da secoli, migliaia di pellegrini ortodossi che, in rispettosa preghiera, sfileranno nella Cripta della Basilica, dinnanzi alla tomba del Santo Taumaturgo, in una suggestiva Basilica dall'atmosfera fortemente spirituale. Sono giunti questa mattina a Bari tre voli charter, due da Mosca e uno da San Pietroburgo, con circa cinquecento tra fedeli e religiosi. Per la giornata clou del 19 sono previsti nella Basilica di San Nicola circa tremila pellegrini. Alle celebrazioni ortodosse parteciperanno anche autorità religiose del Patriarcato di Mosca, tra cui il Metropolita Metodiy della città Perm (Urali) e il Priore della Chiesa Russa di Bari, Padre Andrey Boitsov che, insieme al Direttore Generale del Cesvir , Rocky Malatesta, hanno preso parte oggi anche alla conferenza stampa organizzata presso l'Hotel Palace di presentazione delle giornate ortodosse della festività di San Nicola.

“Questa sesta edizione - ha spiegato il Direttore Generale del Centro Economia e SViluppo Italo-Russo (CESVIR) Rocky Malatesta – ha per noi un valore molto particolare. In questo momento in cui si vivono quotidianamente attimi di tensione per le note vicende legate al terrorismo islamico, proseguire nell’opera di costruzione di un ponte culturale e relazionale tra due grandi Paesi come la Russia e l’Italia, è motivo per tutti noi di grande orgoglio”.

“Siamo pertanto davvero grati ai nostri partner russi – ha continuato Malatesta - per aver sostenuto e organizzato ancora una volta questa missione e apprezziamo molto l’entusiasmo con il quale tutti gli artisti pugliesi hanno accolto il nostro invito. Altresì non possiamo non constatare come l’amministrazione della Città di San Nicola, che tanto ha operato negli anni passati per la valorizzazione di questo progetto e per il rafforzamento delle relazioni istituzionali ed economiche bilaterali, sia ormai lontana da tutti i processi non solo di sviluppo, ma anche di mantenimento di quanto sino ad oggi faticosamente costruito nell’ambito dello straordinario patrimonio spirituale e storico che lega la Città di Bari al mondo ortodosso dell’Est Europa e della Russia in particolare”.

Per tutti coloro che fossero interessati a partecipare alla celebrazione delle liturgie ortodosse, di seguito si indicano le date e gli orari degli incontri:
  • 18 Dicembre, Venerdi:
16.00 - Vigilia festiva (Chiesa russa )

  • 19 Dicembre, Sabato:
8.30 - Divina liturgia (Basilica di San Nicola)

martedì 15 dicembre 2015

Hiroshima mon amour

Il quindici agosto scorso tutto il mondo ha ricordato la fine della seconda guerra mondiale, nel suo settantesimo anniversario. Pochi giorni prima di quello stesso agosto 1945, due bombe atomiche furono sganciate dagli americani per – si giustificheranno essi in seguito – accorciare la durata del conflitto. Le tragedie passano sempre attraverso un’incapacità di giudizio.

L’estate scorsa, dunque, il Giappone aspettava il discorso che il suo leader, Shinzo Abe, avrebbe tenuto per l’importante occasione.

Il primo ministro, eletto nel 2012, ha espresso profondo rimorso per il ruolo avuto dal suo paese nella Seconda Guerra Mondiale. In questa cornice, Cina e Corea del Sud si aspettavano delle scuse formali per l’aggressione giapponese ma il primo ministro giapponese, invece, ha minimizzato, facendo notare come i giapponesi non siano obbligati a chiedere scusa in eterno.

Sono parole che fanno un’eco sinistro, se si considera che a luglio lo stesso Abe aveva promosso una riforma legislativa per ampliare il ruolo delle forze armate, modificando la costituzione pacifista che il Giappone fu costretto a darsi all’indomani della fine del conflitto.

In un’epoca che il santo padre già definisce “terza guerra mondiale”, sapere che il Giappone progetta un riarmo non fa una bella impressione.

Certo, la Cina e la Corea del Sud non sono in pericolo diretto, il Giappone vuole solo mostrare i muscoli e sentirsi forte.

Ma questa ansia di riscatto del potere nipponico non può lasciare del tutto indifferenti: ci sono diverse questioni di politica estera e di economia internazionale che prenderanno connotati più angosciosi, se uno degli interlocutori, quali il Giappone, fa sapere che si sta armando.

La cultura nipponica avrebbe altro da offrire che un nazionalismo testosteronico.

Una cultura secolare che comprende la riflessione del silenzio zen, la sapienza dello scintoismo, la tradizione rituale del tè, la disciplina delle arti marziali del budo e, più vicino a noi, i fantastici disegni delle storie a fumetti manga, il mito afrodisiaca delle geishe,.

La presenza della cultura in occidente è profonda, essendo alcune sue parti diventate una moda. Il successo del sushi è l’esempio classico. Ma non sempre il successo da rima con l’autenticità.

Se vuoi avere però un contatto più sincero con la cultura giapponese, considera che i circoli culturali giapponesi presenti in Italia sono molto attivi.

Potresti cercarne uno sul web: un sito come Bakeca potrà essere un valido aiuto. Può vantare un’esperienza decennale e un ampio spazio dedicato ai corsi di formazione.

Una ricerca mirata sulla lingua e la cultura del Giappone sarà per te senza dubbio rapida!

E pensa che un corso del genere potrebbe non essere che l’innesco di un bel viaggio nel Sol Levante, in un futuro non molto lontano!