mercoledì 6 settembre 2017

Giappone, sesto test Nord Corea 10 volte più forte di Hiroshima

TOKYO – Pyongyang fa tremare ancora una volta il mondo. Sono state riviste al rialzo dal Giappone le stime della portata del test nucleare effettuato dal Nord Corea, dichiarando che la bomba all’idrogeno testata nel fine settimana da Pyongyang ha liberato 160 chilotoni di potenza, 10 volte l’energia della bomba atomica sganciata su Hiroshima.

E' la seconda revisione di Tokyo sull’intensità del test: le prime due stime erano di 70 e 120 chilotoni. Il ministro della Difesa Itsunori Onodera ha dichiarato ai giornalisti che la modifica è stata effettuata in base alla magnitudo aggiornata da parte dell’Organizzazione del trattato per il bando complessivo dei test nucleari.

Un test nucleare nordcoreano. Foto d'archivio
“E’ di gran lunga il più potente dei loro test nucleari. Lo sviluppo nucleare e missilistico della Corea del Nord è a un nuovo stadio di minaccia grave e imminente”, ha proseguito il ministro, che lo ha evidenziato anche al segretario alla Fifesa Usa Jim Mattis.

venerdì 25 agosto 2017

Cinque anni all'erede dell'impero Samsung

SEUL - Lee Jae-yong, leader ed erede della famiglia fondatrice del gruppo Samsung, è stato condannato a cinque anni di reclusione per le accuse di corruzione ed altri reati. Il 49enne è stato riconosciuto colpevole di corruzione, appropriazione indebita e altri reati, oltre che di falsa testimonianza. La Procura sudcoreana aveva chiesto una condanna a 12 anni di reclusione.

Lee era imputato per corruzione dinanzi alla Corte centrale distrettuale di Seul, nell'ambito dello scandalo che ha portato all'impeachment e poi all'arresto dell'ex presidente della Repubblica Park Geun-hye.

Il manager, arrestato a febbraio, avrebbe promesso o versato 43,3 miliardi di won (38,3 milioni di dollari) a Choi Soon-sil, la confidente di Park, al fine di ottenere il sostegno del fondo pensione pubblico al piano di riassetto intragruppo.

mercoledì 16 agosto 2017

Fca, cinese Great Wall interessata ad acquisto

TORINO - Il colosso cinese Great Wall Motor, famoso per i suoi Suv, sarebbe interessato a rilevare Fca. E' quanto si legge sul sito di Automotive News che indica una prima offerta nei giorni scorsi, che sarebbe stata "respinta perché non abbastanza allettante", mentre altre fonti citate dal sito specializzato indicano "responsabili di altri gruppi automobilistici impegnati in due-diligence (verifiche di bilancio) per un potenziale acquisto di Fca".

Si parla in particolare di un "viaggio in Cina di alcuni dirigenti Fca" per incontrare i colleghi di Great Wall, che, a loro volta, avrebbero ricambiato la cortesia recandosi "la scorsa settimana" nel quartier generale di Auburn Hills, in Michigan. I gruppi cinesi - fanno notare i commentatori del sito - sono "oggetto di pressioni governative per espandersi fuori dalla Cina" ed il gruppo guidato da Sergio Marchionne "potrebbe essere l'obiettivo giusto".  "Nessun commento" da Fca alle indiscrezioni.

sabato 22 luglio 2017

"Veleni nelle verdure asiatiche": Svizzera pronta a bandirle

ZURIGO - L'Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria ha lanciato una vera e propria allerta mettendo in guardia i consumatori: le verdure provenienti dall'Asia conterrebbero un vero cocktail di veleni.

Una notizia ripresa dalla stampa elvetica che stando ai dati raccolti e pubblicati in data di ieri, avrebbe rilanciato l’allarme secondo cui, anche nel 2016, quasi un terzo dei campioni controllati alle frontiere svizzere presentava un tenore troppo elevato in pesticidi. Particolarmente critici sono risultati i prodotti provenienti dalla Thailandia e dal Vietnam, come il coriandolo e il peperoncino.

Già precedenti analisi di questo tipo avevano mostrato tassi elevati, compresi tra il 20 e il 53% in eccesso rispetto le soglie di tollerabilità.

domenica 16 luglio 2017

Cina: palazzo in fiamme, 22 vittime

(ANSA)
PECHINO - Tragedia in Cina. Sono almeno 22 persone sono morte e altre tre sono rimaste ferite nell'est del paese in seguito a un incendio in un edificio residenziale di due piani: a renderlo noto le autorità. Le fiamme sono divampate poco prima dell'alba (verso le 4:30) di domenica a Changshu, nella provincia di Jiangsu, circa 80 km a nordovest di Shanghai. Ancora ignote le cause dell'incendio.