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venerdì 7 dicembre 2018

Arresto figlia Huawei, Cina: "E' azione di 'spregevole canaglia'"

I media statali cinesi hanno condannato venerdì l'arresto in Canada di un alto dirigente del gigante delle telecomunicazioni Huawei su richiesta di estradizione degli Stati Uniti come "un deprecabile approccio da parte di una canaglia" per contenere le ambizioni cinesi di alta tecnologia.

L'arresto di Meng Wanzhou, chief financial officer e figlia del fondatore dell'azienda, ha irritato il governo cinese e ha sollevato la preoccupazione che possa interrompere la tregua commerciale tra le due maggiori economie del mondo.

Giovedì il Canada ha difeso l'arresto, dicendo che non c'erano motivazioni politiche e un alto consigliere del presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha negato che fosse collegato ai colloqui commerciali tra Cina e Stati Uniti.

Ma i media cinesi hanno intravisto nell'arresto un assalto allo sviluppo dell'industria high-tech del paese.

"Il governo cinese dovrebbe seriamente rimproverare la tendenza degli Stati Uniti ad abusare delle procedure legali per sopprimere le imprese high-tech cinesi", ha detto il tabloid nazionalista del Global Times in un editoriale.

"Ovviamente, Washington sta ricorrendo a un approccio spregevole in quanto non può fermare il progresso dei 5G di Huawei sul mercato", ha detto.

Il China Daily ha avvertito che "contenere l'espansione di Huawei è dannoso per i legami tra Cina e Stati Uniti".

giovedì 16 agosto 2018

Dazi: delegazione Pechino a fine mese negli Usa

PECHINO - Pechino invierà a fine agosto un alto funzionario negli Usa con l'obiettivo di riprendere i negoziati commerciali, in piena guerra dei dazi con Washington. A renderlo noto il Ministero del commercio cinese.

"La parte cinese ribadisce la propria opposizione all'unilateralismo e alle pratiche del protezionismo commerciale e non accetta alcuna misura unilaterale delle restrizioni commerciali", si apprende nella nota di Pechino.

mercoledì 13 giugno 2018

Corea del Nord: Kim invita Trump a Pyongyang

Dopo lo storico meeting del 12 giugno, i presidenti di Usa e Nord Corea si sono invitati a vicenda nei rispettivi paesi: a Trump da Kim di visitare Pyongyang e del leader Usa al leader nordcoreano di andare negli Usa. A riportarlo l'agenzia di stato Kcna, secondo cui entrambi i capi di stato sarebbero stati felici di ricevere l'invito convinti che servirà a rafforzare le relazioni tra i due paesi.

L'agenzia nordcoreana sottolinea anche come il vertice di Singapore sia "un cambio di rotta radicale" nelle relazioni tra i due paesi evidenziando l'importanza dell'accordo di portare avanti azioni "passo passo e simultanee" per arrivare alla pace e alla denuclearizzazione.

I due paesi, secondo l'agenzia di stampa di Pyongyang, "devono impegnarsi a evitare qualsiasi forma di antagonismo e cercare di comprendersi reciprocamente". In serata Trump ha ripetutamente twittato su Kim: "Voglio ringraziare il presidente per aver intrapreso un primo passo coraggioso verso un nuovo futuro radioso per la sua gente". "Un meeting senza precedenti - il primo tra un presidente americano e un leader nordocoreano - e che è la prova che il cambiamento e' possibile".

venerdì 25 maggio 2018

Corea Nord a Usa, "noi pronti al tavolo in qualsiasi momento". E Trump riapre

WASHINGTON - Il presidente Usa Donald Trump è tornato ad aprire alla possibilità di tenere il 12 giugno il summit con il leader nordcoreano Kim Jong-Un. "Vediamo cosa succede, stiamo parlando con loro, (il vertice) potrebbe tenersi persino il 12", ha dichiarato il presidente americano parlando con i giornalisti. Donald Trump aveva definito "un'ottima notizia" la nota diffusa dalla Corea del Nord circa i negoziati sul nucleare. "Ottime notizie ricevere la calorosa e produttiva nota della Corea del Nord", aveva scritto il tycoon in precedenza su Twitter. "Vedremo presto dove porterà, auspicabilmente verso prosperità e pace. Solo il tempo potrà dirlo!".

Venerdì la Corea del Nord aveva dichiarato di voler parlare con gli Stati Uniti "in qualsiasi momento" dopo che il presidente Donald Trump ha improvvisamente annullato l'atteso vertice del 12 giugno, una decisione che ancora una volta getta una cappa di incertezza sulla turbolenta penisola coreana.

Trump ha incolpato "l'ostilità aperta" dal regime nordcoreano per la sua decisione di richiamare i colloqui programmati con Kim Jong Un, e ha avvertito Pyongyang di non commettere atti "folli o imprudenti".

In una lettera personale a Kim, Trump aveva annunciato giovedì che non andrà avanti con il vertice del 12 giugno a Singapore, seguendo quello che la Casa Bianca ha definito una "scia di promesse non mantenute" dal Nord.

La reazione immediata di Pyongyang all'improvvisa inversione a U è stata tuttavia conciliante.

Il primo vice ministro degli Esteri Kim Kye Gwan ha definito la decisione di Trump "inaspettata" e "deplorevole". Ma ha lasciato la porta aperta, dicendo che i funzionari sono disposti a "sedersi faccia a faccia in qualsiasi momento".

sabato 12 maggio 2018

Corea del Nord, atterra l'aereo con i 3 prigionieri Usa liberati

WASHINGTON - E' atterrato alla base aerea Andrews di Washington l'aereo con a bordo i tre prigionieri americani liberati dalle autorità nordcoreane. Il presidente americano Donald Trump, insieme alla First lady Melania, hanno salutato i tre civili liberati. La liberazione dei tre - Kim Hak-song, Tony Kim e Kim Dong-chul - è un gesto di buona volontà da parte di Pyongyang in vista dello storico incontro fra Trump e il leader nordcoreano Kim Jong-un.

In una dichiarazione di qualche ora fa, i tre avevano voluto "esprimere il nostro profondo apprezzamento al governo degli Stati Uniti, al presidente Trump, al segretario di Stato Pompeo e al popolo americano per averci riportato a casa".

"Ringraziamo Dio e tutte le nostre famiglie e amici che hanno pregato per noi e il nostro ritorno", hanno dichiarato.

lunedì 7 maggio 2018

Corea del Nord, a metà giugno a Singapore l'incontro Kim-Trump

L'attesissimo summit fra il presidente americano Donald Trump e il leader nord-coreano Kim Jong Un si terrà probabilmente a Singapore a metà giugno. Lo scrive il quotidiano sudcoreano Chosun Ilbo. Venerdì il presidente statunitense aveva annunciato che data e luogo dell'incontro sono stati stabiliti e che saranno annunciati prossimamente.

Secondo il quotidiano sud-coreano, che cita fonti diplomatiche informate dal consigliere americano per la sicurezza nazionale John Bolton, il vertice si terrà a metà giugno ed è "cresciuta" la probabilità che sia ospitato a Singapore. Venerdì la Casa Bianca aveva annunciato che Trump riceverà il suo omologo sud-coreano Moon Jae-in martedì 22 maggio a Washington.

Anche l'agenzia di stampa sudcoreana Yonhap ha riferito questo fine settimana che la sede preferita per l'incontro di Trump-Kim sarebbe Singapore. Anche la Mongolia e la Svizzera sono state menzionate come possibili sedi del summit.

martedì 19 dicembre 2017

Gli Stati Uniti accusano Pyongyang per il caso Wannacry

di MARIAGRAZIA DI RAIMONDO - La Casa Bianca attraverso Thomas Bossert, consigliere di Trump per la sicurezza interna e l'antitrrorismo, ha puntato il dito contro la Corea del Nord per l'attacco hacker di maggio scorso. "Il caso Wannacry ha paralizzato tutto il mondo", ha riferito Bossert al Wall Street Journal, sottolineando che le accuse sono sostenute anche da altri Stati e società private, con la presenza di prove a carico di Pyongyang.

"Il virus informatico chiamato Lazarus ha colpito 150 Paesi ma in particolare il sistema sanitario inglese, mettendo a rischio vite umane", ha dichiarato Bossert. Il consigliere dell'amministrazione Trump, però, non ha riferito quali azioni specifiche potrebbero prendere gli Usa. Lazarus è stato ritenuto responsabile anche dell'attacco hacker effettuato nel 2014 contro Sony Pictures Entertainment, in cui ha distrutto vari file e ha diffuso le comunicazioni aziendali, causando notevole imbarazzo.

Sony, per timore di altri cyberattacchi, ha sospeso l'uscita di una commedia incentrata sul personaggio del dittatore nordcoreano. Il presidente di quel periodo, Barack Obama, condannò il regime promettendo di "rispondere in modo proporzionale", senza però dare seguito alla minaccia.

domenica 10 gennaio 2016

Bombardiere Usa sorvola Corea del Sud


di Andrea Zeni - Un velivolo usa ha sorvolato quest'oggi il territorio sudcoreano, abbassandosi in picchiata su una base aerea al confine fra Nord e Sud. Il mezzo è un bombardiere B-52, che ha compiuto questa operazione in una dimostrazione di forza conseguente al test di un ordigno nucleare all'idrogeno portato a termine qualche giorno fa da Pyongyang. Il leader nordcoreano, Kim Jong-un, ha dichiarato che il test è stato un gesto di autodifesa e che "è il legittimo diritto di uno Stato sovrano e una giusta azione che nessuno può criticare".

sabato 21 marzo 2015

Tokyo, arrestato uomo per minacce ad ambasciata Usa


di Andrea Zeni - Arrestato in Giappone un 52enne accusato di aver minacciato l'ambasciata americana a Tokyo. L'uomo - Mitsuyoshi Kamiya, un residente di Okinawa - ha ammesso di aver fatto tre telefonate minatorie all'ambasciata e attacchi ventilati all'ambasciata e ad una base militare Usa di Okinawa. Secondo quanto riferito dai media nipponici, l'uomo potrebbe essere anche responsabile delle minacce di morte giunte all'ambasciatrice Caroline Kennedy, figlia del celebre Jfk.

venerdì 13 marzo 2015

Corea del Nord: lanciati 7 missili


di Antonio Gianseni - Sono sette i missili terra-aria che la Corea del Nord ha lanciato nel mar del Giappone, in un'azione interpretata come risposta alle esercitazioni militari in corso tra Usa e Corea del Sud. A dare la notizia è lo Stato maggiore di Seul, citato dall'agenzia di stampa Yonhap. I test, fanno sapere dai vertici della capitale della Corea del Sud, sono stati effettuati ieri sera da Seondok, nella provincia meridionale di Hamkyong del Sud.

giovedì 5 marzo 2015

Corea del Sud: ferito ambasciatore Usa

foto: Xinhua
di Andrea Zeni - Pochi minuti fa Mark Lippert, ambasciatore americano in Cora del Sud, è stato vittima di un accoltellamento. L'ambasciatore è stato ricoverato e, secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa Yonhap, ha riportato ferite a guancia, polso, braccio e mani. "Non si tratta di ferite che mettono in pericolo la sua vita" - ha fatto sapere il Dipartimento di Stato di Washington.

Secondo una prima ricostruzione, l'aggressore avrebbe attaccato Lippert alle spalle, urlando "Le due Coree devono essere riunite", per poi colpirlo. Bloccato ed identificato, l'uomo è Kim Ki Long, 55enne membro di un gruppo sostenitore della riunificazione delle due Coree e già condannato nel 2010 per aver lanciato blocchi di calce contro l'ambasciatore giapponese a Seul.

giovedì 22 gennaio 2015

Cina: aumento stipendio per Xi Jinping


di Antonio Gianseni - Dopo un aumento del 62% del proprio stipendio, il presidente cinese Xi Jinping guadagnerà 19.200 euro all'anno. È quanto riferito oggi dalla stampa cinese, la quale fa anche sapere che prima dell'aumento il presidente Xi guadagnava circa 986 euro al mese, oggi saliti a 1.600.

Con un simile reddito, Xi Jinping si colloca molto più in basso di altri suoi colleghi. Basti guardare lo stipendio dell'americano Obama, che ammonta a 400mila dollari annui, o del primo ministro di Singapore, che guadagna circa 1,2 milioni di euro.

martedì 6 gennaio 2015

Corea del Sud: allarme nucleare nordcoreano



di Pierpaolo De Natale - Il libro bianco diffuso a Seoul dal ministero della Difesa sudcoreano ha rivelato che la Corea del Nord ha raggiunto un "livello significativo" di sviluppo tecnologico in ambito di miniaturizzazione delle testate nucleari, le quali potrebbero anche essere installate sui missili e arrivare negli Usa.

Secondo quanto riporta l'agenzia Yonhap, Pyongyang conterebbe già circa 40 kg di plutonio "per uso militare" e sarebbe al lavoro su un "programma sull'uranio altamente arricchito".

lunedì 29 dicembre 2014

Afghanistan: droni Usa, 12 morti



di Andrea Zeni - Droni operanti per la Cia americana sono stati protagonisti di tre azioni militari, ieri sera, in tre province dell'Afghanistan orientale.

Le operazioni militari hanno causato la morte di causando la morte di almeno 12 militanti; a riferire la notizia è la stampa di Kabul.

I blitz dei velivoli Usa comandati a distanza hanno avuto luogo nelle province di Nuristan, Kapisa e Nangarhar, al confine afghano.

sabato 27 dicembre 2014

Corea del Nord: critiche razziste per Obama



di Pierpaolo De Natale -
L'uscita in Usa del contestatissimo film "The Interview" non è stata piacevolmente accolta dalla Corea del Nord.
A seguito del film che Pyongyamg considera "disonesto e reazionario nell'offendere la dignità della nostra leadership suprema e nel fomentare il terrorismo", parole dure e con sfumature razziste sono state pronunciate nei confronti di Barack Obama.

Un portavoce della Commissione nazionale di Difesa, infatti, ha detto che "Obama parla sempre in modo irresponsabile e si comporta come una scimmia in una foresta tropicale".

La stessa Commissiona nazionale di Difesa, inoltre, è tornata ad accusare Washington di "aver collegato senza prove gli attacchi di hacker alla Sony alla Corea del Nord". Fu proprio a causa di questi attacchi che - infatti - si scelse di sospendere l'uscita del film satirico che immagina un complotto della Cia per uccidere il leader nordcoreano, Kim Jong-un.

martedì 23 dicembre 2014

Corea del Nord: blackout web


di Andrea Zeni - È ormai da ore che in Corea del Nord si stanno registrando diffusi blackout della rete internet. Secondo quanto riferito da media americani, il web è ora completamente bloccato.

Sono ancora sconosciute le cause di questi problemi tecnici, ma in molti ipotizzano l'azione americana in risposta all'attacco hacker che poco tempo fa colpì la Sony.

domenica 21 dicembre 2014

Sony: Corea del Nord propone inchiesta congiunta



di Vito Ferri - Secondo quanto dichiarato dalla Corea del Nord, le loro autorità governative sarebbero pronte e dimostrare che gli attacchi informatici alla Sony e le minacce contro The Interview, il film la cui uscita per Natale è stata bloccata, non sono opera del regime.

Pare che la potenza di Kim Jong-un abbia anche proposto agli Usa - secondo quanto riportato dall'agenzia nazionale Kcna - un'inchiesta congiunta. Se tale proposta verrà respinta, fanno sapere dai vertici nordcoreani, Pyongyang prevede "gravi conseguenze".