giovedì 23 settembre 2021

New Delhi: proclamato uno sciopero nazionale degli agricoltori per il 27 settembre

(Ansa)

A New Delhi, a 300 giorni dall'avvio della protesta degli agricoltori contro la riforma del commercio agricolo approvata un anno fa dal governo, il Samyukt Kisan Morcha (Skm) - il Fronte unito degli agricoltori che raggruppa 40 sigle sindacali - ha proclamato uno sciopero nazionale per il 27 settembre. L'adesione alla serrata, che minaccia di bloccare l'intero Paese, sarà particolarmente alta negli stati del Punjab, Haryana, Rajasthan e Uttar Pradesh, dove numerosi gruppi, inclusi sindacati di varie altre categorie, hanno già annunciato la partecipazione.

Oltre a loro, aderiranno anche i partiti di opposizione, come il Congresso. Si prevede una giornata di gravi problemi per i trasporti pubblici e sulle autostrade nazionali, che i manifestanti bloccheranno ovunque con sit-in. Le due più recenti mobilitazioni dei contadini contro le tre leggi di riforma del commercio agricolo si sono tenute il 28 agosto in Haryana, con violenti scontri tra manifestanti e polizia, e il 5 settembre, in Uttar Pradesh.
Ma i centri nevralgici della lotta, una delle più accese nella storia dell'India indipendente, sono sempre gli accampamenti, allestiti nel novembre del 2020 accanto ai principali ingressi autostradali della capitale, ai confini con gli stati di Punjab e Haryana; in questi megacampi, alcune migliaia di agricoltori hanno resistito ininterrottamente, anche se il Covid ha ridotto il numero iniziale delle presenze.
I contadini sostengono che le leggi, che liberalizzano il mercato, li lasceranno in balia dei grandi gruppi privati, che detteranno le condizioni per l'acquisto dei loro prodotti, e chiedono il ripristino del Prezzo minimo garantito, la tutela statale che per decenni ha garantito un reddito fisso ai produttori.

mercoledì 22 settembre 2021

Cina: semi-chiusa la città di Harbin dopo aver segnalato nuovi casi di Covid-19

(Ansa)

In Cina la città di Harbin, capoluogo da 10 milioni di abitanti della provincia nordorientale dello Heilongjiang, è stata semi-chiusa dopo aver segnalato per la prima volta dal 4 febbraio nuovi contagi di Covid-19 trasmessi localmente. Si tratta di tre casi sui 16 registrati complessivamente ieri, in base agli aggiornamenti quotidiani forniti dalla Commissione sanitaria nazionale.

Il governo locale di Harbin ha detto ai suoi residenti di evitare di lasciare la città se non per ragioni essenziali, mentre locali pubblici come cinema e palestre sono stati chiusi.
Ai siti turistici è stato disposta la limitazione di visitatori alla metà della capacità, ha riferito il network statale Cctv, secondo cui c'è stata la stretta di una settimana alle lezioni in presenza per asili, scuole primarie e superiori.
Non è chiaro se i tre casi di Harbin siano collegati al focolaio di Fujian, l'ultimo fronte caldo in Cina. In quest'ultima provincia, le città di Xiamen e Putian hanno riportato 13 nuovi casi totali, ha riferito la Commissione sanitaria nazionale.

martedì 21 settembre 2021

Afghanistan: iniziate le attività per la cerimonia di insediamento del governo dei Talebani

(Ansa)

In Afghanistan, dopo giorni di rinvii, sono iniziate a Kabul le attività preparatorie per l'organizzazione della cerimonia di insediamento del governo dei Talebani in Afghanistan. Lo ha dichiarato la Afghan Islamic Press.

Una commissione speciale è stata formata per preparare l'evento, secondo quanto dichiarato dal responsabile designato degli Affari amministrativi, Mawlawi Ahmed Jan Ahmed.
L'insediamento dell'esecutivo ad interim dei sedicenti studenti coranici, la cui composizione è stata annunciata due settimane fa, è stato posticipato tra l'altro per l'assenza del vicepremier Abdul Ghani Baradar. Secondo fonti degli stessi mullah, Baradar è rientrato oggi a Kabul dopo giorni di misteriosa assenza dalla scena pubblica, in cui si era ritirato nella sua roccaforte di Kandahar dopo un presunto scontro - negato a livello ufficiale - con la rete Haqqani all'interno della leadership talebana.

lunedì 20 settembre 2021

India: si pensa di riaprire le porte del turismo dopo un anno e mezzo

(Ansa)

In India si sta pensando di riaprire presto le sue porte al turismo, per la prima volta dopo oltre un anno e mezzo di chiusura, spinta dalle buone notizie sul declino delle cifre delle infezioni e delle morti da Covid-19, e starebbe ipotizzando i concedere visti d'ingresso gratuiti ai primi 500.000 visitatori. A dichiararlo è il Times of India, citando funzionari del ministero federale dell'Interno, secondo i quali l'annuncio ufficiale potrebbe arrivare in una decina di giorni.

Il costo per il bilancio federale dei visti gratuiti per mezzo milione di turisti stranieri (il prezzo per ogni turista è di 25 dollari per un mese o di 40 dollari per un anno con entrate multiple) è stato calcolato in un miliardo di rupie (circa 11,5 milioni di euro). Ma la riapertura darebbe una boccata d'ossigeno all'industria del turismo e alle linee aeree dopo un anno e mezzo di bonaccia, scrive il Times of India.

domenica 19 settembre 2021

Afghanistan: almeno due morti nei diversi attentati a Jalalabad

(Ansa)

Nell'est dell'Afghanistan almeno due persone sono morte e 19 sono rimaste ferite in diversi attentati con bombe a Jalalabad. A riferirlo i media locali e un responsabile sanitario.

Almeno due delle bombe esplose hanno preso di mira veicoli delle forze di sicurezza dei talebani, secondo fonti concordanti. Si tratta dei primi attentati registrati dopo la nascita del governo ad interim dei talebani il 7 settembre.