lunedì 27 settembre 2021

India: migliaia di persone evacuate in vista dell'arrivo del ciclone Gulab

(Ansa)

In India decine di migliaia di persone sono state evacuate in tre stati in vista dell'arrivo del ciclone Gulab che dovrebbe colpire la costa orientale. Gulab dovrebbe atterrare tra gli stati costieri dell'Odisha e dell'Andhra Pradesh, con raffiche fino a 95 chilometri all'ora, ha annunciato il dipartimento meteorologico statale indiano.

Il sistema di tempeste dal Golfo del Bengala porterebbe "venti forti e precipitazioni estremamente intense", ha preannunciato l'ufficio meteorologico.
I funzionari dell'Odisha e dell'Andhra Pradesh hanno ordinato a decine di migliaia di persone che vivono lungo la costa di trasferirsi nei rifugi, mentre centinaia di operatori di emergenza sono stati inviati nella regione. Le autorità del Bengala occidentale, a nord dell'Odisha, hanno dichiarato oggi che, sebbene sia improbabile che Gulab colpisca direttamente lo stato, stanno ancora prendendo precauzioni.
"Finora abbiamo evacuato più di 20.000 persone nelle scuole e negli uffici governativi, che sono stati trasformati in rifugi anticicloni" ha detto Bankim Hazra, ministro di stato responsabile delle aree pianeggianti.
A maggio, più di un milione di persone sono state evacuate dalle loro case lungo la costa orientale dell'India prima che fosse colpita dal ciclone Yaas con raffiche di vento fino a 155 chilometri all'ora, equivalenti a un uragano di categoria due.

sabato 25 settembre 2021

Hong Kong: si scioglie l'Alleanza del gruppo veglia di Tienanmen

(Ansa)

Ad Hong Kong l'Alleanza, il gruppo di attivisti che per trenta anni ha organizzato nell'ex colonia britannica la veglia annuale del 4 giugno in ricordo della violenta repressione di Piazza Tienanmen, ha deciso lo scioglimento, dopo essere finita nel mirino delle autorità locali. La risoluzione è passata con 41 voti a favore e 4 contrari.

"Questo è uno scioglimento molto doloroso" ha commentato Tsang Kin-shing, uno dei componenti del gruppo.

venerdì 24 settembre 2021

Afghanistan: i talebani si preparano a ripristinare le esecuzioni dei condannati per omicidio

(Ansa)

In Afghanistan i talebani si preparano a ripristinare le esecuzioni dei condannati per omicidio e le amputazioni delle mani e dei piedi dei condannati per furto, anche se forse non in pubblico: lo ha detto all'agenzia di stampa Associated Press Nooruddin Turabi, uno dei fondatori dell'organizzazione e responsabile dell'applicazione della legge islamica nel Paese durante il precedente governo dei mullah. Lo ha dichiarato il Guardian.

Nel precedente governo dei talebani Turabi era ministro della Giustizia e capo del cosiddetto ministero della Propagazione della virtù e della prevenzione del vizio, mentre adesso è responsabile del sistema carcerario ed è uno dei leader inclusi nella lista delle sanzioni Onu.
A giudicare i casi, ha spiegato, saranno i giudici, comprese le donne: "Il taglio delle mani è molto necessario per la sicurezza", ha affermato, ricordando che quando veniva praticato ha avuto un effetto deterrente. Il governo, ha concluso, sta studiando se eseguire le punizioni in pubblico e "svilupperà una politica" al riguardo.
Quando i talebani erano al potere 20 anni fa, le esecuzioni dei condannati per omicidio venivano eseguite in genere con un colpo di arma da fuoco alla testa sparato da un membro della famiglia della vittima, che aveva l'opzione di accettare i cosiddetti "soldi insanguinati" in cambio della vita del condannato. Per i ladri, inoltre, la punizione era l'amputazione di una mano, mentre per il reato di rapina in autostrada venivano amputati una mano e un piede.

giovedì 23 settembre 2021

New Delhi: proclamato uno sciopero nazionale degli agricoltori per il 27 settembre

(Ansa)

A New Delhi, a 300 giorni dall'avvio della protesta degli agricoltori contro la riforma del commercio agricolo approvata un anno fa dal governo, il Samyukt Kisan Morcha (Skm) - il Fronte unito degli agricoltori che raggruppa 40 sigle sindacali - ha proclamato uno sciopero nazionale per il 27 settembre. L'adesione alla serrata, che minaccia di bloccare l'intero Paese, sarà particolarmente alta negli stati del Punjab, Haryana, Rajasthan e Uttar Pradesh, dove numerosi gruppi, inclusi sindacati di varie altre categorie, hanno già annunciato la partecipazione.

Oltre a loro, aderiranno anche i partiti di opposizione, come il Congresso. Si prevede una giornata di gravi problemi per i trasporti pubblici e sulle autostrade nazionali, che i manifestanti bloccheranno ovunque con sit-in. Le due più recenti mobilitazioni dei contadini contro le tre leggi di riforma del commercio agricolo si sono tenute il 28 agosto in Haryana, con violenti scontri tra manifestanti e polizia, e il 5 settembre, in Uttar Pradesh.
Ma i centri nevralgici della lotta, una delle più accese nella storia dell'India indipendente, sono sempre gli accampamenti, allestiti nel novembre del 2020 accanto ai principali ingressi autostradali della capitale, ai confini con gli stati di Punjab e Haryana; in questi megacampi, alcune migliaia di agricoltori hanno resistito ininterrottamente, anche se il Covid ha ridotto il numero iniziale delle presenze.
I contadini sostengono che le leggi, che liberalizzano il mercato, li lasceranno in balia dei grandi gruppi privati, che detteranno le condizioni per l'acquisto dei loro prodotti, e chiedono il ripristino del Prezzo minimo garantito, la tutela statale che per decenni ha garantito un reddito fisso ai produttori.

mercoledì 22 settembre 2021

Cina: semi-chiusa la città di Harbin dopo aver segnalato nuovi casi di Covid-19

(Ansa)

In Cina la città di Harbin, capoluogo da 10 milioni di abitanti della provincia nordorientale dello Heilongjiang, è stata semi-chiusa dopo aver segnalato per la prima volta dal 4 febbraio nuovi contagi di Covid-19 trasmessi localmente. Si tratta di tre casi sui 16 registrati complessivamente ieri, in base agli aggiornamenti quotidiani forniti dalla Commissione sanitaria nazionale.

Il governo locale di Harbin ha detto ai suoi residenti di evitare di lasciare la città se non per ragioni essenziali, mentre locali pubblici come cinema e palestre sono stati chiusi.
Ai siti turistici è stato disposta la limitazione di visitatori alla metà della capacità, ha riferito il network statale Cctv, secondo cui c'è stata la stretta di una settimana alle lezioni in presenza per asili, scuole primarie e superiori.
Non è chiaro se i tre casi di Harbin siano collegati al focolaio di Fujian, l'ultimo fronte caldo in Cina. In quest'ultima provincia, le città di Xiamen e Putian hanno riportato 13 nuovi casi totali, ha riferito la Commissione sanitaria nazionale.