domenica 12 aprile 2015

Thailandia: 12enne italiana sta bene

foto: Ansa

di Andrea Zeni - L'esplosione dell'autobomba sull'isola di Samui - in Thailandia - ha coinvolto anche una bambina italiana. La 12enne, secondo quanto riferito dalla Farnesina, è stata subito controllata dal personale medico della zona e sta bene, tanto che è da poco tornata a casa. Le informazioni giungono dall'ambasciata italiana a Bangkok, che mostrava particolare preoccupazione per l'accaduto, considerando che la deflagrazione del veicolo ha causato la morte di sei thailandesi.

venerdì 10 aprile 2015

L'odore intimo del Giappone - 11 aprile - Il Liocorno (Bitetto, BA)


di Redazione - L’11 aprile 2015 (porta 20:15 – ingresso 20:30) ritorna al Liocorno di Bitetto (BA) (Via Nicolantonio Giannini 39) “L’odore intimo del Giappone” della compagnia Notterrante, un lavoro teatrale che nasce nel 2012 con una volontà precisa: volersi confrontare con la cultura giapponese attraverso il teatro.

Una donna occidentale, che trova corpo nell’attrice Barbara De Palma, sconfitta dalla realtà in cui vive, si rintana nella sua stanza di libri. Oggetti giapponesi e decorazioni orientali la fanno sentire quasi a casa. Inizia così un viaggio interiore, attraverso la rievocazione intima di lontane poetesse giapponesi, ma anche di autori contemporanei. La donna rivive fisicamente le loro parole, le danza, le mima. Eros e thanatos, bellezza e disperazione contemporanea, rabbia e maledizione di sogni: “L’odore intimo del Giappone” oscilla tra due dimensioni contaminate e necessarie.

La regia di Mariella Soldo ha ricercato, nelle letture, l’azione fisica della parola, attraverso ritmi, intensità e contrastate variazioni.

Nel 2013 lo spettacolo ha ricevuto il patrocinio da parte dell’Ambasciata Giapponese in Italia che ne ha riconosciuto il valore culturale, “dal momento che la letteratura giapponese sembra quasi assente in Italia”. Il progetto è sostenuto anche da Momiji – Centro di lingua e cultura giapponese a Bari e dal portalebibliotecagiapponese.it

Prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti. Tel. 3473083308- 0809924878. Contributo soci Euro 8 - Non soci euro 9.00.

mercoledì 8 aprile 2015

SESTA CONVENTION HALAL ORGANIZZATA DA “JAKIM”. LA MALESIA DA IL BENVENUTO AL “MADE IN ITALY”.


di Redazione - Presto la Malesia e altri Paesi Islamici potranno dare il benvenuto al “Made in Italy”, ovvero a centinaia di aziende italiane desiderose di avviare nuovi sbocchi nell’export. Dunque, si fa sempre più concreta la nascita del primo Halal Hub Euromediterraneo con sede in Italia. E’ l’interessante novità emersa a Putrajaya, in Malaysia in occasione della Sesta Convention dedicata al mondo Halal. L’evento (che si è svolto il 30 e il 31 marzo scorsi) è organizzato dal Dipartimento di Sviluppo Islamico della Malesia, JAKIM. Due giorni di intensi lavori e focus di approfondimento durante i quali i rappresentanti degli enti certificatori si sono scambiati interessanti aggiornamenti sui nuovi standard Halal in recente vigore nello stato della Malaysia, ritenuto il Paese per eccellenza in questo genere di certificazione, in totale sinergia con i dettami della Shariah islamica. Determinate la partecipazione di Halal International Authority, l’unico organismo italiano, membro del World Halal Food Council (Concilio Mondiale delle autorità del mercato Halal) riconosciuto a livello internazionale da enti Governativi e non, in grado di certificare a livello mondiale prodotti agroalimentari e servizi secondo gli standard islamici. A rappresentare l’importante ente ai lavori, il presidente Sharif Lorenzini. E’ stato lo stesso Lorenzini ad annunciare, a fine evento che Jakim, l’Autorità per eccellenza mondiale di certificazione e controllo sul mercato Halal si conferma al momento l’unico riferimento per i 57stati islamici appartenenti all’Organizzazione di Cooperazione Islamica (OIC) sul fronte innovativo legato alle certificazioni Halal. All’evento hanno preso parte anche Mohamed Elkafrawy, direttore generale e membro del “Board of Directors” di Halal International Authority e Basma Farrag, una degli esponenti dell'International Relations Division di Halal International Authority. “La Malesia è il modello per eccellenza di un mercato Halal integrato, dove più dell’80% del suo sistema produttivo è effettivamente certificato Halal – ha dichiarato Mohamed Elkafrawy - ciononostante la percentuale della popolazione musulmana residente non supera il 70%, come evidenziato dai rappresentanti di JAKIM durante l’evento. Essendo uno degli obiettivi di Halal International Authority, nell’ottica di un arricchimento culturale da portare alla nostra società, nonché come misura anti-crisi, quello di far diventare l’Italia il modello d’eccellenza del mercato Halal integrato a livello europeo – ribadisce Elkafrawy - mi chiedo: è possibile prevedere un sistema produttivo italiano, autenticamente certificato almeno al 50%, entro i prossimi 10 anni, portando a triplicare l’attuale quota di esportazione del “made in Italy” verso i paesi dell’OIC? HIA, insieme ai suoi fedeli e rispettosi partner, istituzionali e non, percorrerà ogni strada possibile al fine di raggiungere tale obiettivo”. Sul fronte tecnico delle certificazioni, inoltre, è emerso che, per consentire l'ingresso delle merci importate, l’elenco delle Autorità di certificazione Halal riconosciute da JAKIM si conferma quello attualmente operativo nella maggior parte degli altri Stati Islamici. Tra queste figura Halal International Authority in Italia che è l'unica Autorità riconosciuta da JAKIM. Qualsiasi altro certificato rilasciato da altri enti italiani, dunque, non avrà alcun valore. In casi differenti le merci verranno bloccate in dogana, né potranno essere impiegate nelle filiere certificate Halal. Insomma, un’occasione imperdibile per un mercato, quello dell’Halal, da 3,100 mila miliardi l’anno, in crescita del 15% ogni anno, che raggiunge due miliardi di musulmani, che nel mondo consumano prodotti e servizi che rispettano i precetti del Corano: 41 milioni in Europa e 5 milioni circa in Italia. Per quanto riguarda lo sviluppo degli Standard Halal, l’autorità Jakim ha ribadito che cresce la sinergia tra i 57 paesi islamici dell'OIC. Tutto questo consentirà di esportare con più facilità i prodotti appartenenti alle filiere: alimentare, cosmetica o farmaceutica negli Stati non ancora in possesso della certificazione Halal rilasciata dalle Autorità riconosciute. Ma la vera novità per l’Italia annunciata dal presidente di Halal International Authority, Sharif Lorenzini riguarda l’avvio di contatti con i governi regionali per lo sviluppo del primo Halal Hub Euro Mediterraneo, con sede in Italia. Progetto che ha accolto in pieno Hajjah Hakimah binti Mohd Yusoff, direttore del Dipartimento Halal Hub di JAKIM che ha affermato la sua volontà e il suo interesse a rafforzare la cooperazione con HIA non solo in Italia, ma anche al di fuori dei confini nazionali. Nei prossimi mesi, infatti, si comincerà a porre le basi per la definizione delle linee operative sul progetto da realizzare. Un importante ruolo in questo progetto epocale per l'Italia avrà senz'altro la Finanza Islamica, che sarà l'unico strumento finanziario ammissibile. Il primo Halal Hub Mediterraneo sarà in grado di assicurare nuovi progetti di cooperazione commerciale, al fine di favorire l’istituzione di consorzi e gruppi di impresa, favorendo i flussi di export e di internazionalizzazione delle imprese nonché l’incoming di turismo Halal, senza dimenticare mai i valori etico-morali ai quali i consumatori musulmani non intendono per nessuna ragione rinunciare. Una realtà che, se realizzata, sarà in grado di consolidare nuove potenzialità economiche rilanciando il prodotto interno lordo di Paesi attualmente in serie difficoltà economiche. Tuttavia il progetto potrà prendere forma e decollare solo ed esclusivamente a patto che sarà rispettata la conformità dei progetti rispetto agli standard Halal e quindi alla Shariah islamica.

venerdì 3 aprile 2015

India: insegnanti molestano 49 studentesse

foto: Ansa
di Pierpaolo De Natale - Due uomini, insegnanti in una scuola superiore del Maharashtra, sono stati denunciati per molestie sessuali nei confronti di 49 studentesse appartenenti alla loro classe. A riferire la notizia, ennesimo episodio di pedofilia in India, è il The Times of India, secondo cui i due insegnanti hanno importunato le loro allieve con ripetute e pesanti avances durante le lezioni di biologia e chimica. La denuncia fatta da due delle ragazze riporta che gli uomini hanno chiesto esplicitamente favori sessuali che, se non prestati, avrebbero causato la bocciatura delle povere alunne. Rivoltesi al preside dell'istituto in cerca di aiuto, le ragazze hanno subito ottenuto la convocazione urgente di tutto il corpo docente e dei genitori. Al termine della riunione, il preside Ramayatar Singh si è subito rivolto alla polizia, che ha indagato i due uomini in base ad una legge antipedofilia.

mercoledì 1 aprile 2015

Nyotaimori: il sushi come non lo avete mai gustato


di Antonio Gianseni - Siete amanti del sushi? Vi piace la cultura giapponese e siete affascinati dalla sua cucina? Allora sarete sicuramente curiosi di provare il Nyotaimori. Diffuso ormai da molto tempo in tutto il Giappone e, da qualche anno, anche nei Paesi occidentali, il Nyotaimori è un modo tutto particolare di consumare il pesce crudo. Il termine letteralmente significa "servire cibo sul corpo femminile" e, in effetti, è proprio quello che accade nei locali che offrono questo tipo di servizio. 

Coloro che sceglieranno di sperimentare questa intrigante pratica, secondo alcuni avente origine nel geticismo sessuale giapponese, si ritroveranno a gustare tipiche porzioni sdi sushi o sashimi prendendole direttamente dal nudo corpo di una ragazza sdraiata sul tavolo. Il Nyotaimori è così diffuso che, alcuni locali, da poco offrono anche un comodo servizio a domicilio. Uno chef ricopre artisticamente il corpo della bella e giovane ragazza distesa e gli avventori assaggiano il cibo che, a contatto con la pelle, viene mangiato alla temperatura corporea della modella.

Portato in occidente, il Nyotaimori ha assunto il nome di Naked Sushi o Body Sushi ed ha riscosso grande successo in moltissime metropoli; Los Angeles, New York, Chicago, Londra - e ancora, Roma e Milano, dove c'è una sede operativa che offre servizi in tutta Italia!