sabato 23 maggio 2015

Arabia Saudita, in arrivo l'hotel più grande del mondo


di Andrea Zeni - Quelle che vedete sono le immagini dell'edificio che, a breve, sarà il più grande albergo del mondo. Il progetto conta 10mila camere da letto e 70 ristoranti. La struttura presenta 12 torri separate e ben 6 eliporti sul tetto. L'hotel sarà adornato da pavimenti dorati e sarà anche provvisto di un grande centro congressi.
                                       

Il nome del progetto è "Abraj Kudai", si estenderà su un'area di 1,4 milioni di metri quadrati e sarà costruita in Arabia Saudita. Ideatore di questo fantasmagorico albergo a cinque stelle è Dar Al Handasah, il quale avrebbe individuato il quartiere di Manafia - nella zona centrale di La Mecca - come luogo ideale per erigere questo strabiliante palazzo. Costo totale del progetto? 3,5 miliardi di dollari.

(foto: Ibipress)

La Puglia in mostra a Shanghai


di Pierpaolo De Natale - Il fotografo salentino Roberto Rocca ha avuto l'onore di portare i suoi magnifici scatti del panorama pugliese al K11 Art Mall di Shanghai, in Cina, dove la Puglia sta riscuotendo un enorme successo grazie alle sue splendide vedute mozzafiato.



Con immagini che ritraggono dalla Basilica di S. Nicola a Porto Miggiano, il Consolato generale d'Italia a Shanghai e l'Istituto italiano di cultura hanno voluto offrire una nuova prospettiva del turismo italiano. "Con questa mostra approda in città una meravigliosa parte nascosta dell'Italia, andando oltre le tradizionali mete di Venezia, Firenze, Roma e Milano", ha dichiarato il console Beltrame.

       
Dopo l'esposizione a Shanghai, gli scatti faranno tappa prima a Toronto e poi ad Abu Dhabi.

Macchine agricole italiane: “motori accesi” in India


di Redazione - Pieno successo della manifestazione dimostrativa di macchine e attrezzature agricole svoltasi in provincia di Pune nello Stato del Maharashtra. Un folto pubblico di tecnici e operatori indiani ha visto all’opera tecnologie made in Italy, grazie all’iniziativa organizzata da FederUnacoma in collaborazione con la Regione Emilia Romagna e con importanti enti scientifici ed economici indiani.

Si è conclusa questo pomeriggio a Manjiri in provincia di Pune, nell’area sperimentale del Centro Nazionale di Ricerca sulla Viticoltura, la manifestazione di EIMA Show India 2015, la prima realizzata nello stato del Maharashtra, nel quadro di una cooperazione italo-indiana che vede impegnate varie importanti istituzioni. La manifestazione – dedicata alle prove tecniche di macchine e attrezzature agricole prodotte da undici industrie italiane – ha registrato una grande partecipazione di pubblico, proveniente dalle diverse aree del Maharashtra e da altri Stati del Paese, e ha permesso di vedere all’opera mezzi meccanici di nuova generazione per la lavorazione del terreno, per l’irrigazione, e per la coltivazione della vite che nell’economia agricola indiana sta assumendo un’importanza crescente. La federazione dei costruttori italiani di macchine agricole FederUnacoma – organizzatrice dell’evento – stima una presenza nei due giorni di circa mille operatori professionali indiani, e sottolinea l’importanza della cornice istituzionale nella quale si è realizzata l’iniziativa, che garantisce prospettive di sviluppo per questa cooperazione bilaterale.

Alla cerimonia di inaugurazione, svoltasi ieri mattina, erano presenti Vikas Deshmukh, commissario per l’agricoltura del governo del Maharashtra, G. Sawant, direttore del centro nazionale di ricerche per la viticoltura, T. Janakiraman, direttore del dipartimento di scienze orticole del consiglio indiano delle ricerche, Satish Magar, presidente della camera di commercio, industria e agricoltura di Mahratta, Sopan Kanchan, responsabile del comitato indiano per l’agribusiness della camera di commercio di Mahratta, Alessandro Lambrucchi, rappresentante della camera di commercio Italo-Indiana, e Marco Acerbi direttore ufficio eventi di FederUnacoma.

L’obiettivo della manifestazione – che vede la partecipazione attiva della Regione Emilia Romagna a sostegno delle imprese della meccanica agricola dei propri distretti produttivi – è rafforzare la collaborazione con gli enti indiani per il trasferimento ottimale delle tecnologie Made in Italy nella realtà agricola del Subcontinente, e favorire le relazioni commerciali fra i due Paesi. Le imprese italiane che partecipano ad EIMA Show sono Annovi Reverberi (componentistica), Braglia (componentistica), Cima (atomizzatori, impolveratori e diserbatrici), F.lli Annovi di Annovi Marino (spandiconcime per vigneto), Fieni Giovanni (ventole per atomizzatori), Martignani (atomizzatori), Nobili (atomizzatori e trincia), Selvatici (vangatrici e trivelle), Sicma (frese e trincia), Tifone (atomizzatori), Zanon (forbici e attrezzi per lavorazioni nel vigneto e frutteto).

Terminata la due giorni di prove in campo, l’evento di Manjiri prevede infatti una terza giornata, quella di domani, dedicata proprio agli incontri “business–to-business” tra le aziende del settore e gli operatori economici provenienti da ogni parte dell’India. “Con il successo di pubblico e con i suoi contenuti tecnici - ha dichiarato il responsabile organizzativo Marco Acerbi – l’evento di EIMA Show si sta confermando un progetto vincente, e un ottimo ‘ponte’ verso la grande esposizione di EIMA Agrimach, che in collaborazione con la Federazione indiana delle camere di commercio e dell’industria FICCI realizzeremo a New Delhi dal 3 al 5 dicembre prossimo”. “Una manifestazione a cadenza biennale - ha aggiunto Acerbi – che giunge quest’anno alla sua quarta edizione e che non smette di sorprendere per la sua dinamicità e capacità di crescita”.

domenica 10 maggio 2015

India: 15enne resiste a tentativo di stupro, bruciata viva


di Pierpaolo De Natale - È di nuovo un caso di violenza e stupro a riportare i riflettori sulla cronaca nazionale indiana. Una ragazza di 15 anni è stata bruciata viva nello Stato dell'Uttar Pradesh. Responsabile del terribile episodio è lo zio della vittima, che ha scelto di arderla dopo che la giovane si era rifiutata di soccombere all'ennesimo tentativo di stupro. 

Ieri mattina - secondo il racconto del vice sovrintendente di polizia, Arvind Kumar - lo zio della ragazza, accompagnato da sua moglie, si è recato dalla minorenne per violentarla, ma il coraggioso diniego della fanciulla ha portato la coppia al folle gesto. Entrambi hanno cosparso il corpo della ragazza con del kerosene per poi darlo alle fiamme. 

L'uomo aveva già ripetutamente violentato la minorenne nel corso degli ultimi otto mesi e si era messo al riparo ricattando la vittima con video ed immagini ritoccate e comprando il silenzio della moglie per poche rupie.

La sconcertante notizia giunge dall'Hindustan Times, quotidiano che riporta quanto raccolto dalla polizia locale. Scoperta la vicenda, lo zio della 15enne è stato immediatamente arrestato dalle autorità, che hanno messo in manette anche la moglie dello stupratore e due uomini, partecipi degli abusi sulla ragazza.

Subito dopo l'accaduto, a seguito delle disperate urla della vittima, molti vicini sono accorsi sul luogo dell'incendio, hanno allertato le forze dell'ordine e hanno collaborato affinché la giovane potesse essere subito sottoposta alle adeguate cure. Nell'intera area urbana di Noida, però, non vi sono reparti specializzati nella cura delle ustioni, motivo per il quale la povera ragazzina non ha sopravvissuto al terribile gesto messo in atto dai suoi famigliari.

giovedì 7 maggio 2015

India: quattro atlete tentano suicidio di gruppo, salve in tre

Anju Bobby George
di Pierpaolo De Natale - Non ci sono dubbi: è un suicidio di gruppo quello che hanno tentato quattro atlete indiane di 15 anni. I loro corpi sono stati ritrovati ieri sera. Per una di loro non c'era più nulla da fare, mentre le altre tre erano in stato d'incoscienza. Il gesto è stato spiegato all'interno di un biglietto di addio, in cui lamentavano la durezza della loro vita di sportive. Per togliersi la vita le ragazze hanno scelto di ingerire frutti avvelenati.

A riferire del biglietto d'addio è il direttore del Centro Governativo per gli Sport acquatici dell'Autorità Sportiva indiana, Injeti Srinivas, che le ospitava nel Kerala.

Secondo quanto denunciato dai famigliari delle vittime, "le ragazze non erano in grado di sopportare le torture fisiche e mentali" dei loro allenatori. Dal Centro Sportivo negano le accuse e il direttore Srinivas ha assicurato: "Se emergeranno mancanze da parte nostra o saranno individuati dei colpevoli, prenderemo i più severi provvedimenti".

"Siamo tutti profondamente scioccati. Gli istituti dell'Autorità Sportiva Indiana sono posti sicuri per le ragazze" ha detto la campionessa indiana medaglia d'oro di atletica leggera Anju Bobby George.

Cina: 60% acque inquinate


di Pierpaolo De Natale - Lo sviluppo industriale cinese è rapido e inarrestabile, tanto che in pochi anni il Paese della Grande Muraglia ha raggiunto e superato i profitti economici di colossi come Stati Uniti e Russia. Questa crescita però, se si è rivelata indubbiamente positiva per la salute economica della Cina, non si è dimostrata altrettanto utile per l'assetto paesaggistico del territorio, che ne ha risentito fortemente.

Dopo aver effettuato quasi 5.000 test, il governo cinese ha riferito che il 60% delle acque sotterranee dello Stato è inquinato. Dati resi noti da fonti governative nel 2013, affermano che il 78% delle acque al di sotto della pianura della Cina del Nord - pari ad oltre 410mila chilometri quadrati e con più alta densità di popolazione - non è potabile.

Esperti sanitari, infine, sostengono che il forte aumento di malati di cancro, abitanti sulle sponde del fiume Huai, sia dovuto all'inquinamento di quelle acque.

Il 16 aprile 2015 il governo ha pubblicato un piano d'azione per il controllo e la prevenzione dell'inquinamento che entro il 2020 mira a migliorare la qualità delle acque di almeno sette fiumi ed entro il 2050 l'intero ecosistema acquatico della nazione.
La spazzatura nel fiume Shenling dove gli abitanti della regione lavano i vestiti.

Lago Donghu.

Confronto tra acqua prelevata da un ruscello e acqua minerale in bottiglia.

Acque di scarico riversate nel fiume Yangtze.

Pesci morti sulle rive del fiume Fuhe.

Pescatore ricoperto di alghe nel lago Chaohu.

Lago Wuhan.

Costa ricoperta di alghe nel lago Qingdao.

Terreno e acque contaminate da una fabbrica di tinture nell'Henan.

Acque del fiume Jianhe inquinate da impianti chimici illegali.

foto: Reuters