Quando il tiragraffi per gatti diviene indispensabile
Tra le molteplici specie di gatti esistenti, solo alcune risultano apprezzare realmente la vita domestica. Benchè ormai numerose razze abbiano sperimentato l’ ebrezza della convivenza in famiglia infatti, è stato constatato che l’ adattamento forzato non fa per tutti. Non è casuale l’introduzione dei cosiddetti tiragraffi per gatti, strumenti volti a riprodurre quelle condizioni naturali indispensabili alla salute del micio: ostacoli e gradini per saltare, corde per rifarsi le unghie. E’ importante sfatare il luogo comune secondo cui un felino sia nato per stare in casa e ricevere meno attenzioni di altri animali domestici. I gatti nascono e muoiono predatori, per cui sarebbe stupido illudersi che la loro indole, per quanto scalfita da usi e costumi dei nostri tempi, cambi radicalmente. Di seguito, alcune regole basilari per conquistare il vostro micio e perseguire una sana coabitazione.Ci sono gatti e gatti. Amici a quattro zampe in grado di restare imbambolati per ore davanti alla tv, mici atletici, incapaci di restar fermi per più di dieci minuti e perciò di grande compagnia per i bambini, cuccioli avventurosi, sempre in vena di esplorare ed inseguire uccellini sul terrazzo, gatti socievoli e molto affettuosi, altri scontrosi e diffidenti. Ma cosa accomuna veramente questi piccoli felini? E’ possibile educarli o bisogna rassegnarsi?
La famiglia di appartenenza ed il contesto all’interno del quale il gatto è stato allevato, sono senza dubbio i fattori più determinanti, quelli che per intenderci, tenderanno ad influenzare il comportamento dell’animale nel tempo. Tuttavia dei piccoli accorgimenti potrebbero accentuare o smussare le singole sfumature caratteriali. Un tiragraffi per gatti ad esempio, non cambierà il temperamento del vostro gatto, bensì tenderà ad assecondarlo e fare in modo che l’animale si senta a proprio agio anche in ambienti estranei.
Anche coccole ed attenzioni possono fare molto per le relazioni uomo-gatto, creando una maggiore sintonia tra i due universi. Tuttavia comprendere i bisogni psicofisici del proprio amico a quattro zampe e riconoscere eventuali segnali di malessere, non è poi così semplice. Un rapporto basato sulla fiducia è un rapporto che non prescinde dalle premure. Sarà dunque fondamentale prestare attenzione ai comportamenti del gatto, distinguendo tra l’aggressività indotta da uno stato di cattività, fastidio, disagio, e l’irruenza tipica della specie.
Altre alterazioni comportamentali del micio, che devono essere prontamente riconosciute ed attribuite ad uno stato di malessere, sono la deiezione esterna alla lettiera, la perdita di pelo, perdita di appetito, eccessiva toelettatura, isolamento progressivo e perdita d’interesse per l’ambiente circostante. Entrare a far parte dei suoi giochi, magari spronandolo a salire sull’apposito tiragraffi per gatti , potrebbe costituire un valido aiuto.
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