lunedì 1 giugno 2015

Bangladesh, spunta lista contro blogger atei e salgono gli omicidi


di Pierpaolo De Natale - Sono tre i blogger atei uccisi nel Bangladesh dall'inizio del 2015. Pochissimo temp ofa un quarto, Anyana Azad, ha iniziato a ricevere minacce di morte su Facebook.

Si ritiene che responsabile dei tre omicidi finora compiuti sia il gruppo di matrice islamica Ansarullah Bangla Team (ABT), motivo per cui questo è stato dichiarato fuori legge dallo stesso governo nazionale.

Il padre di Anyana, Humayun Azad - che in un libro da lui pubblicato nel 2003 criticava il fondamentalismo islamico - nel 2004 era stato vittima di un tentato omicidio perpetrato da assalitori sconosciuti, che lo ferirono gravemente.

Anyana ha seguito le orme del padre, autore di un libro che critica il fondamentalismo islamico, e allo stesso modo ha scritto libri contro le intolleranze di alcune confessioni religiose. A seguito del proprio operato, il suo nome è comparso insieme a quelli di altri 83 blogger atei raccolti in una lista inviata al Ministero dell'Interno. La lista è stata inviata al dicastero da un gruppo di islamisti radicali, che richiedeva una giusta punizione per quanto affermato da questi blogger sull'Islam e su Maometto.

“In molti mi hanno consigliato di smettere di scrivere” - riferisce Anyana. La scorsa settimana, dopo l’omicidio di Das, terzo nome presente su quella lista nera, Anyana ha ricevuto un messaggio che recita: “Tu sarai il prossimo. Fai attenzione”.

Anyana oggi ha smesso di postare le proprie idee sul suo blog, limita le proprie uscite, ma non smette di manifestare il proprio pensiero sui social, scambiando opinioni con una sua ristretta cerchia di lettori.

“Chiunque abbia una visione critica riguardo alla religione qui è a rischio. Forse scrivo con meno frequenza rispetto a prima, ma il contenuto non è cambiato”, fa sapere Anyana.

Alcuni sono scettici riguardo la reale esistenza della lista inviata al Ministero, ma “sia che la lista sia credibile o meno, quando le persone elencate cominciano a morire, le minacce non possono più essere prese alla leggera” ha riferito Shubhajit Bhowmik, scrittore che si occupa di politica, il cui nome figura tra quelli dei blogger atei. “Le minacce sono così frequenti che molti di noi non riescono più a contarle”.

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