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In India, l'habitat della fauna selvatica si sta restringendo a causa della dispersione umana. Il ripetersi di questi episodi, con grandi felini ma anche con elefanti, ha seminato il panico nel distretto e, ha assicurato il responsabile delle guardie forestali, «almeno 500 persone sono entrate nella foresta per cercare di catturare il felino». Sono state collocate videocamere in punti strategici, e predisposte varie trappole all'interno delle quali si trovano prede viventi, come capre o cani. Trattandosi di animali agili, è difficile renderli inoffensivi con proiettili anestetizzanti. L'anno scorso, secondo i dati del governo, sono stati uccisi 431 leopardi. Non ci sono numeri sul numero di persone uccise dagli animali, ma è probabile che ci siano centinaia di persone ogni anno.
Statistiche indicano che nelle differenti riserve indiane vivono circa 13.000 leopardi, in difficoltà sempre più grandi per l'espandersi delle coltivazioni agricole che li spingono verso i centri abitati. La deforestazione selvaggia negli anni in India ha modificato l'equilibrio biologico dei predatori e non solo e ne ha alterato il comportamento, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. I leopardi, attaccano spesso l’uomo, specialmente quegli che vivono ai margini della foresta o dei Parchi Nazionali. Difficilmente i morsi sono letali, ma le aggressioni possono essere molto pericolose come nel caso non isolato di questa tragedia.
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