domenica 12 aprile 2015

Arriva da Tokyo l'omaggio enoico di Edgar Lizarazu per l'italiana Arianna Greco


di Redazione - Tokyo, 10 Aprile 2015. Si chiama Edgar Lizarazu, nato in Sud America, ha studiato Arte presso l’Accademia Nazionale delle Belle Arti in Bolivia e Graphic Design presso l’Università Privata di Santa Cruz. Da 12 anni vive e lavora a Tokio, in Giappone, dove coltiva la sua passione per la pittura classica, dall’acquarello all’acrilico, dalle matite ai colori ad olio. Si ispira a Picasso, Henry Asencio, Pier Toffoletti e ad altri grandi . Ama la natura, una costante nella sua produzione artistica. Tanti paesaggi, tanti scorci di vita.

E proprio la vita è un’eterna scoperta. Bellezza, natura e buona tavola. Così si imbatte in un “colore naturale” quale il Vino. Il vino è colore vivo, rosso rubino per eccellenza, colore di passione e sentimento. E questo nuovo elemento ispiratore porta Edgar Lizarazu ad imbattersi nelle opere dell’Italiana Arianna Greco, l’Artista del vino. Arianna usa il vino alla stregua di colore su tela già da alcuni anni e proprio questo le ha permesso di essere conosciuta a livello internazionale. Le sue donne sono calde e sensuali, rotonde, armoniche, ispiratrici di pensieri peccaminosi ma anche di tanta dolcezza. Così come solo l’interpretazione di una donna è in grado di fare. Edgar Lizarazu restando affascinato dalla sapiente Arte Enoica dell’artista di Porto Cesareo, decide di renderle omaggio. E quale miglior “mezzo” se non quello che ha reso famosa e che continua ad inebriare l’Artista Italiana? Sì, proprio attraverso il vino! E la donna ritratta col vino è, per la prima volta, proprio Arianna Greco! Edgar Lizarazu plasma il suo volto, il suo sorriso, le sue espressioni a colpi di pennello intinto in diversi tipi di vitigno, ottenendo per i suoi ritratti, sfumature cromatiche che virano dal viola al bordeau, dal blu all’aranciato. 



Ne son venuti fuori quattro splendidi ritratti che, oltre ad essere un Omaggio ad un Artista, ci fanno comprendere come il Vino e l’Arte riescano a fare da “ponte” tra l’Italia e il Giappone in questo caso, auspicando magari una collaborazione futura tra Lizarazu e Greco, due Eccellenze “inebrianti”.





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